Linguaggio Etico “Colonizzazione”

April 3, 2018
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Linguaggio Etico    “Colonizzazione” Un mondo Migliore

Il colonialismo  è definito come: l’espansione di una nazione su territori e popoli all’esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro l’ambiente di questi ultimi.
Il termine indica anche l’insieme di convinzioni impiegate per legittimare o promuovere questo sistema ed in particolare la credenza  che i valori religiosi,  etici e culturali dei colonizzatori siano superiori a quelli dei colonizzati.
Il domenicano de Betanzos, ad esempio, affermava nel 1528, che gli indios in quanto esseri bestiali, erano stati destinati dalla Provvidenza ad una meritata estinzione.
 
indios sbranati dai cani-2
Ho letto e mi sono soffermato molto sul significato di questa definizione che sintetizza crudamente un periodo lunghissimo di dominazione, occupazione ed espansione politica religiosa degli europei nei  paesi “Nuovi”.
Un periodo che comincia, nel mondo occidentale, già dal medio evo ellenico e che poi si evolve  in modo più accentuato e scientifico dalla scoperta  dell’America  ai nostri giorni.
Devo confessare che da qualsiasi prospettiva provo ad analizzare  questo fenomeno, non trovo parole per giustificare il bestiale genocidio operato dagli europei bianchi occidentali verso i popoli nativi che vivevano a casa loro, molto spesso pacificamente,  nei loro luoghi, con i loro credi, con la loro cultura.
Si è scomodato perfino Darwin per giustificare La colonizzazione europea.
“Gli animali sono in continua lotta tra di loro per la sopravvivenza e creano così una vera e propria competizione per la sopravvivenza dove il più forte prevaleva sul più debole.”
Si forse è vero la colonizzazione dimostra senza ombra di dubbio che gli animali si evolvono così. Magnificando come un dovere divino e naturale la colonizzazione mentre il genocidio è semplicemente un effetto collaterale.
Questa convinzione viene da molto lontano
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La prima colonizzazione che si ricorda nella storia moderna infatti  è greca, causata dall’invasione dei Dori intorno al IX secolo a.C.  Si tratta di un evento di cui non abbiamo testimonianze dirette, a causa della scomparsa delle fonti scritte nella cosiddetta età pre-arcaica o medioevo ellenico.
Più recentemente la colonizzazione si manifesta attraverso diverse ondate di invasioni di “civilizzazione” operate dalle nazioni europee del tempo: Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, Germania, Italia. E tutte contribuiscono a concretizzare un enorme progetto di dominazione e sottomissione criminale mai visto in precedenza di eguale brutalità.
Conquistadores-sito
Alla prova dei fatti  dall’età,  cosi detta moderna, ai nostri giorni, nessuno dei paesi “Civili” rifugge   di esercitare questo “diritto divino” di civilizzazione verso i popoli Nativi.  Chi più chi meno, ciascun  paese europeo, non importa quale sia la sua storia la sua dimensione, la sua religione,  partecipa alla spartizione,  arrogandosi con vigore e determinazione il diritto  d’invasione, di spartizione, di distruzione, di sottomissione di altre genti. Con le enormi conseguenze che tutto questo ha comportato e comporta fino ai nostri giorni.
Riportiamo , in ordine temporale, per singolo paese, la progressione di questo fenomeno;  La Colonizzazione.
  • Colonialismo Spagnolo
  • Colonialismo portoghese
  • Primo colonialismo francese
  • Colonialismo olandese
  • Primo colonialismo inglese
  • Colonialismo russo
  • Colonialismo Tedesco
  • Colonialismo Belga
  • Colonialismo Italiano
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Colonialismo spagnolo
Questa fase incomincia dal 1493 con la colonizzazione di Hispaniola e finisce nel 1808 con l’indipendenza di 13 stati nel Sud America spagnolo, interessò tutta l’area mesoamericana, vaste zone del Nord America sud-occidentale, la Florida, il Sud America, ad eccezione del Brasile , I Caraibi, e l’Asia. Cosa muoveva Colombo e via via gli altri “Conquistadores”, a navigare verso paesi sconosciuti. La curiosità ?, La Scienza?, Lo spirito umanitario?  «Siamo venuti per servire Dio, il Re e anche per diventare ricchi». (Bernal Diaz del Castillo)
In spagnolo il verbo explorar (= esplorare) e il verbo explotar (= sfruttare) differiscono per 1 sola lettera,
Effetti collaterali della civilizzazione Spagnola
Si stima che questo desiderio di scoperta  causò, solo fra i nativi indiani dell’America del nord, novanta milioni di esseri umani morti (Madri, Padri, Nonni, Nonne, Bambine, Bambini). Senza parlare delle tradizioni, la cultura e dell’habitat naturale incontaminato che venne cancellato per sempre.
Solo se ci vogliamo soffermare ad analizzare la conquista di Tenochititlàn (Città del Messico, una città di 700 mila  abitanti al momento della distruzione) avvenuta il 13 agosto 1521  ad opera di Hernan Cortez ( Conquistador Spagnolo), a battaglia conclusa si contarono trenta mila superstiti. Mentre si ritiene che l’invasione dell’America del sud (escluso Brasile) comportò almeno altri 30 milioni di morti.
La conquista del paradiso di Portorico e Cuba nei Caraibi , delle Filippine in Asia, di Guam, Micronesia, Palau, e Marianne Settentrionali, in  Oceania, comportarono lo sterminio stimato del 70% dei nativi.
Una delle accuse più frequenti  che veniva usata contro gli Indiani d’America era l’ “ottuso tradizionalismo” ossia la legittima ostilità a sottomettersi ad usi e costumi che non gli appartenevano.
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La violazione della sovranità nazionale degli altri Paesi e la pretesa superiorità di uno stile di vita rispetto ad altri giudicati selvaggi e l’intervento violento per imporre quello stile di vita è una tradizione ben radicata nella cultura europea che perdura ancora oggi negli Stati Uniti D’America.
Basti pensare che il reddito medio settimanale di una famiglia indiana negli USA è oggi  di 30 dollari (contro una media nazionale di 130); che hanno una speranza di vita di 42 anni (contro i 67 della media nazionale); una mortalità infantile e un tasso si suicidi tra gli adolescenti rispettivamente di 5 e 10 volte superiore alla media nazionale; che i 45% degli abitanti delle riserve è disoccupato e il 42% di essi è analfabeta. Va poi sottolineato che i territori delle riserve sono ricchissimi di materie prime:l’80% dell’uranio, il 40% del petrolio e il 75% del carbone, estratti negli USA provengono dalle riserve, ma lo sfruttamento di tali risorse è appannaggio di una ventina di grandi compagnie che se ne dividono i profitti, mentre agli Indiani non spettano che ridottissime provvigioni.
Metodi Di Persuasione Nelle Colonie Spagnole
Per convincere i Nativi ai benefici della colonizzazione vengono usati  Metodi di persuasione differenti.
Bartolomé de Las Casas, a proposito della colonizzazione spagnola. scrisse, nel 1542, una “Brevìsima Relacion de la Destruiciòn de las Indias”
“Ammazzavano, ardevano e facevano perire sulle graticole gli indiani, quando non li gettavano in pasto ai cani feroci: per poi opprimere, vessare e torturare i superstiti nelle miniere e con altri lavori, fino alla consumazione e all’annientamento di tutti quegli sciagurati innocenti. V’erano in San Juan e alla Jamaica più di seicentomila anime, forse più di un milione, e non sono rimaste oggi nemmeno duecento persone per isola.”
L’uso della religione per difendere condotte disumane sarà una costante della storia della conquista dell’America. Una simile visione compromise qualsiasi buon rapporto con i nativi, anche perché chi ci provava veniva subito separato e perseguitato dalla comunità.
Naturalmente va detto che non tutti i religiosi che raggiunsero l’America erano di questa risma: molti erano personalità sincere e motivati  dai più nobili sentimenti che spesso presero posizione a fianco degli Indiani, pagando sovente questa loro scelta con la vita.
L’evangelizzazione degli indios fu strumentalizzata da parte della Corona Spagnola con la collaborazione della Chiesa al servizio della ragione di Stato e per giustificare lo spoglio delle terre.
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Le così dette bolle alessandrine giustificavano il dominio di Spagna sulle terre scoperte, ma condizionavano chiaramente la sovranità all’evangelizzazione. Così dice la bolla Inter coetera: «Dovete mandare alle terre e isole sopradette uomini retti e timorosi di Dio, dotti, periti ed esperimentati; per istruire nella fede cattolica i naturali e gli abitanti sopradetti ed indurli ai buoni costumi».
La così detta «conquista spirituale» delle Indias del Cielo andò di pari passo con quella delle Indias de la Tierra: croce e spada camminavano spesso insieme. Nacquero così dal primo momento in quell’incontro fra Europa ed America i problemi di coscienza tanto per i missionari come per i Re di Spagna, i conquistadores e colonizzatori.
Nella sua opera Las Casas descrive sempre le popolazioni di queste Terre come
«la gente più benevola mai vista, aperta e amica di cristiani…, mansuetissima…, molto bene disposta, sensata, politica e ben educata, caratterizzata dalla prudenza, senza vizi e peccati, .. . ricchissima in oro, argento e pietre preziose, che abitava in regioni ammirevoli per la loro fertilità, prospere, delle pile popolate del mondo…».
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Insomma, Las Casas descrive le genti del Nuovo Mondo come “il paradiso terrestre ritrovato dove abitava gente senza malvagità, senza odii né rancori, aperta alla dottrina cristiana, gente insomma quasi senza peccato originale”.
In queste terre e su queste pecore mitissime caddero i conquistatori «come lupi tigri e leoni crudelissimi, affamati da molti giorni…» e «li finirono… crudelmente». Egli descrive genericamente le violenze, le crudeltà dei conquistadores, ciò che egli definisce una «tiranía infernal» che portò a «estirpare dalla faccia della terra quelle miserande nazioni»
L’anarchia Sessuale
Se ne parla pochissimo ma invece una delle pratiche più insidiose professate dai civilizzatori è il rapimento e l’inseminazione delle donne  native.
Una pratica che trasfomò il patriarcalismo monogamico a quello di tipo musulmano. L’harem dei conquistadores spagnoli nelle colonie diviene un’istituzione semi-ufficiale, che la chiesa spagnola cercherà sempre di ostacolare senza alcun successo.
Il paradosso è che mentre i nativi “non vogliono più accostarsi alle loro donne perché non vogliono generare nuovi schiavi”, I conquistadores cominciano, da subito,  una opera sistemica di rapimento di donne indigene istituendo cosi le prime forme di schiavitù che persisteranno per tutto il periodo coloniale. A differenza di quella maschile, la schiavitù femminile però sembra essere tollerata dalla legislazione delle “Indie”, tant’è che non si trovano leggi che vietino tali pratiche.
Ogni conquistador possedeva  una moltitudine di donne native, una condotta che certamente scandalizzava il mondo religioso ma che non fu interrotta in alcun modo, e che fu la causa naturale del meticciato.
Sarà a seguito delle denunce di religiosi “più umani” contro il sistema schiavistico, ma anche per limitare l’autonomia degli encomenderos, che si promulgheranno nel 1512 le “Leggi di Burgos”.  Erano il risultato del lavoro di una junta di giuristi, teologi e consiglieri del re che aveva discusso sulla legittimità della conquista delle Indie occidentali e sulle modalità della colonizzazione che toglievano legittimità all’asservimento degli indios pacifici, alle conversioni forzate.
Tuttavia malgrado tali leggi condannassero l’encomienda repressiva, consentivano il lavoro forzato e l’intervento punitivo nei confronti dei ribelli indigeni, che erano obbligati a partecipare ai riti religiosi quotidiani ed alla messa la domenica, pena la deportazione. Tali Leggi furono un tentativo di rendere più efficace la predicazione della fede cristiana, impedendo che i conquistatori decimassero le popolazioni indigene.
Ma non furono sufficientemente efficaci, lo sterminio dei nativi  continuò al punto che i conquistadores  ritennero necessario cominciare la deportazione degli schiavi africani. Altra conseguenza terribile.
Salvatore Bulgarella
To be continued
  • Colonialismo portoghese
  • Primo colonialismo francese
  • Colonialismo olandese
  • Primo colonialismo inglese
  • Colonialismo russo
  • Colonialismo Tedesco
  • Colonialismo Belga
  • Colonialismo Italiano
  • Influenza Della Chiesa; Cause e Conseguenze
 
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