Aloe Arborescens

October 28, 2023
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ad oggi non esistono studi scientifici che dimostrano un ruolo certo dell’Aloe vera nella prevenzione o nella cura del cancro.

  • Secondo alcune teorie non scientificamente dimostrate, l’Aloe – una pianta piuttosto comune anche in Italia – sarebbe in grado di curare molti tipi di tumore, anche quelli in fase avanzata.
  • I numerosi studi scientifici condotti sull’argomento non hanno finora dimostrato in modo chiaro e indiscutibile che i composti a base di Aloe vera possano prevenire o curare il cancro negli esseri umani.
  • Gel e creme a base di Aloe vera possono essere in genere utilizzate per il trattamento di alcuni problemi cutanei, come piccole ferite o bruciature senza effetti collaterali gravi.
  • È in fase di studio anche il ruolo dell’Aloe nel ridurre l’impatto di alcuni effetti collaterali dei trattamenti oncologici, come le infiammazioni delle mucose dopo la radioterapia.
  • Anche se spesso ritenuti innocui perché “naturali”, in casi particolari prodotti contenenti Aloe possono interferire con l’azione di alcuni farmaci e causare gravi problemi alla salute, in alcuni casi addirittura letali.
  • Da aprile 2021 la Commissione europea ha vietato l’uso di integratori alimentari a base di Aloe, o meglio di derivati dell’idrossiantracene che possono essere presenti nell’estratto totale della pianta, in quanto si sono dimostrati genotossici e cancerogeni.
Tuttavia avendo conosciuto in Brasile personalmente Padre Zago, e conoscendo la sua dedizione a questa pianta, tento di spiegare meglio quello che spesso viene definito una Panacea, in maniera volgare
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E’ bene in primis distinguere la differenza fra Aloe Arborescens (Nella foto sopra) ed Aloe Vera come nelle immagini che seguono

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Differenze nella composizione

L’aloe vera è la specie più popolare di aloe, perché, come abbiamo visto poco fa, la sua produzione è più semplice. Questo dipende dal fatto che le foglie sono più grandi e si sviluppano più velocemente. I principi attivi contenuti sono però minori in confronto a quelli dell’aloe arborescens e i suoi benefici si possono notare soprattutto in prodotti per uso esterno come i cosmetici. Le proprietà dell’aloe vera sono comunque numerose: idratante, lenitiva, battericida e coagulante. Il gel all’aloe vera è quindi un prodotto universale, che dovrebbe essere sempre presente in casa: è adatto infatti a curare bruciature solari e non, punture di insetto e abrasioni cutanee. 

L’aloe arborescens presenta più principi attivi e vitamine, quindi maggiori benefici quando viene ingerita. Si consiglia in particolar modo per la cura di disturbi come l’acidità di stomaco e la gastrite. Ha anche una funzione gastroprotettiva: contrasta gli effetti collaterali che alcuni farmaci possono provocare nell’apparato digerente. 

Le vitamine di cui è ricca l’aloe arborescens sono numerose: la B12, per esempio, è utilizzata come antianemico, quindi ideale per chi decide di intraprendere un regime alimentare vegetariano o vegano (in questo caso sarebbe consigliabile anche l’assunzione della spirulina). 

L’Aloe Arborescens ha senza ombra di dubbio una concentrazione di principi attivi decisamente superiore rispetto all’Aloe Vera e quindi un’attività terapeutica maggiore.

Tale caratteristica è stata dimostrata da numerosi studi. Come esempio, riportiamo di seguito una tabella estratta dalla relazione della Fondazione Raphael che compara il contenuto di 7 aminoacidi presenti nelle due piante:

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Visto che è molto più efficace, come mai non utilizzano tutti l’Aloe Arborescens?

La risposta è molto semplice: La minore resa in termini produttivi, rende il suo costo decisamente superiore. Torniamo per un attimo al discorso della morfologia che accennavamo prima. L’alta resa delle foglie e la facile trasformabilità della polpa in gel da bere, ha reso l’Aloe Vera la più utilizzata e conosciuta al mondo. Al contrario, l’Aloe Arborescens, vista l’enorme difficoltà di lavorazione, che può essere fatta soltanto manualmente, è stata relegata in secondo piano PUR ESSENDO DI GRAN LUNGA SUPERIORE IN TERMINI DI PRINCIPI ATTIVI.

 
Le varie ricerche e la recente bibliografia internazionale hanno evidenziato che l’Aloe Arborescens è molto più efficace dell’Aloe Vera se si mira ad un’azione terapeutica del prodotto.

padre romano zago

Prima di andare avanti con la narrazione riteniamo utile cosa ne pensava padre ZAGO, scopritore dei benefici dell’Aloe Arborescens

 

Padre Romano Zago, francescano brasiliano di origine italiana è nato a Layeado nel 1932. Dopo i corsi di Filosofia e teologia, fu ordinato Sacerdote Francescano nel 1958. Nel 1971 si diplomò in lingue e letteratura latina, portoghese, francese e spagnola, nella facoltà di lettere dell’Università Pontifica Cattolica. Fu nel 1988 nella parrocchia si Sant’Antonio, di Passo Fundo (RS), che cominciò ad applicare la ricetta di Aloe Arborescens e constatò nella pratica i primi casi di guarigione. Dopo di questo fu mandato a Gerusalemme, sempre usando tra i malati la sua ricetta con grande successo! Fu chiamato a dare corsi e conferenze in Portogallo, Spagna, Svizzera, Francia e Italia.

ricetta di padre zago aloe

Quando lo conobbi nel 1992 in Brasile, mi spiegò con semlicità, che questa pianta aveva differenti effetti benefici, molto dei quali aveva sperimentato per anni, nelle comunità del Rio Grande do SUL. 

Mi spiegava caso per caso come usare questo prodotto per  averne i migliori benefici, e su quali malattie aveva riscontrato i maggiori successi. Solo su mia richiesta se avesse riscontrato che l’aloe potesse avere effetti benefi anche su alcune forme tumorali, con uguale calma mi spiegò che l’aveva sperimentata su centinaia di casi  – pazienti già con situazioni tumorali avanzate- e aveva riscontrato alcuni benefici, soprattutto nell’area inguinale. Prostata Linfomi allo stomaco etc. Tuttavia aggiunse che non aveva una casistica scientifica. Per potere dire che l’Aloe Arborescens fosse un antitumorale. Soprattutto perchè i casi che aveva trattato erano già in forma avanzata. Quindi in Concreto non poteva asserire che fosse una terapia che si potesse assumere. Se non in momenti disperati, e che comunque sarebbe statonecessario continuare a valutare in maniera scientifica. Gli effetti benefici della pianta

Preparazione dell’Aloe Arborescens

Prima allora di parlare degli effetti  benefici assodati vogliamo spendere qualche riga per parlare del metodo di preparazione dell’Aloe.

Mi spiegò Padre Zago che l’aloe ha delle proprietà fotosintetiche, Quindi dopo la raccolta in fase di preparazione è Indispensabile operare al Buio o nell’ombra, perchè la luce fa decadere velocemente i principi attivi della pianta. Quindi la raccomandazione è ” Preparazione econservazione al BUIO” Per evitare il rapido decadimento dei principi attivi della pianta

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Stando al buio la preparazione è abbastanza  semplice: 

  1. utilizzo per problemi epidermici. Utilizzare il gel dell’aloe estraendolo dalla foglia recidendola partendo dal basso. Conservarlo in frigo,  in barattolo di vetro oscurato utilizzarlo per 7 giorni. Io personalmente aggiungo al Gel una crema idratante a basso contenuto di tutto e una goccia di profumo che mi piace. 
  2. Tagliare via le spine e la punta della foglia di Aloe con un coltello;
  3. Sezionare la foglia a metà e aprirla in due come se fosse un panino;
  4. Con un cucchiaio raspare il gel cercando di non prendere anche la parte fibrosa e verde della foglia;
  5. Frullare il gel in un frullatore;
  6. Riporre il gel all’interno di un barattolo in vetro oscurato.
  7. Per estrarlo, però, la pianta deve avere almeno 3 anni. 

Aloe Per usi terapeutici

La preparazione è uguale alla prima, ma si deve aggiungere la corteccia verde dove c’è un alto concentrato di Aloina e quindi frullarlo insieme come sopra

Personalmente visto che l’aloina e terribilmente amara aggiungo miele o una fraganza alcolica

Inoltre l’Aloina  provoca la diarrea in soggetti deboli. Quindi si raccomanda che il dosaggio di 3 cucchiani al giorno sia personalizzato, fino a quando non si raggiunge un punto di equilibrio

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2. per altri utilizzi: emollienti, idratanti, antinfiammatorie, immunostimolanti e antiossidanti.

L’aloe Arborescens infatti, induce l’organismo a beneficiare degli effetti che ricorrono a limitare la perdita dei capelli, può calmare le forti nausee, potenzia l’organismo che acquisisce energie*.

Infine anche gli effetti devastanti e le conseguenze della chemioterapia

Attenzione però a definire il succo come “miracoloso”. Padre Zago afferma che il tumore è più semplice da curare quando è in una fase iniziale. Più il tumore è avanzato più la situazione è difficile.

A tal proposito il consiglio è quello di prenderlo anche come prevenzione e per abbattere il rischio di incorrere in recidive. La ricetta del succo di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago, come da Lui stesso specificato, può essere utilizzata anche per ridurre drasticamente la possibilità che ci si ammali, facendo 1 o 2  trattamenti di sciroppo l’anno. Infatti, essendo l’Aloe Arborescens un potente immunostimolante, diminuisce drasticamente il rischio di ammalarsi rinforzando il sistema immunitario*.

 

Come detto e ribadiamo, nelle conversazioni ricorrenti, Padre Zago  mai mi ha confermato con certezza gli effetti antitumorali della pianya.

Per la guarigione e l’aiuto nella difesa dal cancro è essenziale che il sistema immunitario reagisca e certamente l’Aloe Arborescens svolge un’azione notevolmente stimolante e rafforzativa per le difese immunitarie*. MA non c’è una evidenza scientifica.

“Nessun medico e nessun farmaco possono avere successo a prescindere da un efficace intervento del sistema immunitario(Dott. Albert Schweitzer)”.

Testimonianze raccolte sui Social, di cui non posso sottoscrivere niente. PQ sui social c'è di tutto

DOSAGGI

 

1 cucchiaio da cucina (circa 10 ml.) 3 volte al giorno, qualche minuto prima dei pasti principali.
Quando il frullato di Aloe Arborescens riposa è normale che il miele, essendo più pesante, si depositi sul fondo. Pertanto, prima dell’assunzione, agitare bene il barattolo.

 Importante (dal libro di Padre Romano Zago):

  • Per il preparato del succo di Aloe di Padre Romano Zago è necessario utilizzare le foglie della pianta di Aloe Arborescens e non di Aloe Vera. Per conoscere le differenze tra i due tipi di pianta ti consiglio di leggere questi due articoli:

1)L’ Aloe vera è buona ma l’Aloe Arborescens è migliore.

 

  • È consigliabile utilizzare delle foglie raccolte la mattina presto oppure dopo il tramonto e soprattutto raccoglierle almeno 6 giorni dopo l’ultima pioggia.
  • Non sostituire il distillato con prodotti fermentati, tipo vino, birra ecc…

 

 

 

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Molto interessante è anche il libro “Aloe non è una medicina, eppur guarisce!” 

Il Prof. Paolo Lissoni, Oncologo dell’ Ospedale San Gerardo di Monza, ha effettuato una sperimentazione su 240 pazienti affetti da neoplasia, trattati con e senza Aloe Arborescens, preparata secondo la ricetta di Padre Romano Zago*. =>clicca qui per leggere i risultati della sperimentazione<=

Se vuoi iniziare ad utilizzare Aloe Arborescens, non devi far altro che cliccare sul pulsante in basso “SCOPRI DI PIÙ” e davanti a te troverai un prodotto che ha migliorato e reso più pratico il modo di assumere Aloe, con la stessa efficacia del preparato fresco!

Viene creato con un metodo di lavorazione –Metodo HDR® – che permette di sprigionare all’interno del tuo organismo tutti gli oltre 300 principi attivi presenti nella foglia di Aloe Arborescens dalle riconosciute proprietà:

  • antiossidanti e antinvecchiamento*
  • antibatteriche, antimicotiche e antivirali*
  • antinfiammatoria e antidolorifica*
  • cicatrizzanti e stimolanti la crescita epiteliali*
  • immunomodulanti e immunostimolanti*
  • Tonico gastrointestinale ed attività gastro-protettiva*
  • Ipoglicemizzanti*
  • Antitumorali*

e di evitare allo stesso tempo di assumere conservanti, dolcificanti e zuccheri, eccipienti e alcool che potresti trovare all’interno di altri prodotti con Aloe.

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