Biden Hunter1

November 22, 2024
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I Capi di Stato, sicuramente per l’importanza della carica, soffrono di elevate complicazioni psichiche che a volte trasmettono ai figli

Hunter Biden è vittima di questo ??

Hunter Biden ha 53 anni, negli anni è finito a più riprese al centro di alcuni scandali e a partire dalla campagna presidenziale di suo padre per le elezioni del 2020 è stato accusato da una grossa parte del Partito Repubblicano e dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di avere rapporti poco limpidi con alcuni paesi esteri, in particolare l’Ucraina.

Le accuse nei suoi confronti sono iniziate per un’indagine del procuratore dello stato del Delaware David Weiss, nominato da Trump quando era presidente.

Il figlio del presidente degli Stati Uniti, infatti, è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Fbi. Gli agenti federali ritengono di aver accumulato prove sufficienti per accusarlo di reati fiscali e falsa dichiarazione in merito all’acquisto di una pistola. Lo riporta il Washington

Post citando alcune fonti, secondo le quali spetta ora al procuratore del Delaware decidere se presentare le accuse o meno.

Hunter Biden nel 2018 acquistò una pistola, dichiarando sul modulo che bisogna sottoscrivere di non fare uso di stupefacenti. Il registro delle transazioni sulle armi da fuoco richiesto a livello federale recita: 

«Sei un consumatore illegale o un dipendente da marijuana o da qualsiasi sedativo, stimolante, stupefacente o qualsiasi altra sostanza controllata?». Biden selezionò la casella: «No».

Lo rivela il DailyMail, entrato in possesso di alcuni documenti relativi alle indagini, inclusi messaggi privati di Biden Jr. 

Ma nel suo libro di memorie, “Beautiful Things”, Hunter raccontò di aver avuto un passato molto difficile con le droghe, di essere stato «dipendente dal crack» e di aver lottato molto per riuscire ad uscirne.

 


Hunter Biden
 nei guai. Il figlio del presidente degli Stati Uniti, infatti, è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Fbi.

Gli agenti federali ritengono di aver accumulato prove sufficienti per accusarlo di reati fiscali e falsa dichiarazione in merito all’acquisto di una pistola. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali spetta ora al procuratore del Delaware decidere se presentare le accuse o meno.

APPROFONDIMENTI

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Le indagini

Le indagini sul figlio di Joe Biden sono iniziate anni fa e sono state cavalcate da Donald Trump durante la campagna elettorale del 2020.

Inizialmente l’inchiesta era concentrata sui lavori di consulenza e i legami oltreoceano del figlio del presidente. Con il passare del tempo gli investigatori si sono poi concentrati sul suo reddito, le sue dichiarazioni fiscali e sulle falsa dichiarazione del 2018 per l’acquisto di una pistola.

Secondo quanto riporta il Washington Post, gli agenti federali hanno stabilito mesi fa di aver raccolto abbastanza prove contro Hunter Biden, ma sta al Dipartimento di Giustizia decidere se presentare le accuse.

Alla luce dell’elevato interesse politico sul caso, il ministro della Giustizia Merrick Garland ha detto chiaramente che la supervisione del caso ricade sul procuratore del Delaware, David C. Weiss, nominato da Donald Trump.

Garland si è impegnato a non interferire sul caso di Hunter Biden e, aggiunge il Washington Post, non sta premendo su Weiss per decidere.

 

MA NON BASTA

Queste sono infatti le attività ILLECITE più evidenti, ma dietro si cela ancora qualcosa di fortemente problematico, è come aprire una fogna dove poso a poco viene fuori letamente di sapore antico sempre più sporco

LAPTOP CONTENT

 

In primis il comportamento sessuale. I dati provengono dal LapTop Personale Di. H. Biden, mai smentite

Nel novembre 2021, The National File ha riferito che Hallie Biden ha accusato il suo amante Hunter Biden di comportarsi in “modo sessualmente inappropriato”

con un membro della famiglia minorenne nei messaggi di testo sul laptop di Hunter Biden. 

La rappresentante repubblicana Lauren Boebert e la commentatrice Candace Owens avevano identificato questi minori come H. Biden.

Disponiamo dell’archivio del Lap Top, di Biden Figlio che vi mostreremo in dettaglio su richiesta foto che sfiorano il buon gusto mostrano  la marcificante pedofilia

M.G. ha pubblicato un Rapporto di 630 pagine sul Biden Laptop che documenta i crimini commessi dai Biden: •140 reati d’impresa •191 crimini sessuali •128 reati di droga

 

Ma c’è di più molto di più dal punto di vista del comportamento nelle attività imprenditoriali.

In particolare , I rapporti con LA CINA, I rapporti con l’UCRAINA

innumerevoli prove di “Prove di pagamenti cinesi”

Coinvolgimento nei biolaboratori in Ucraina

Un accordo firmato da Hunter Biden e da top manager di una compagnia privata cinese. È quanto rivela il Washington Post che ha trovato documenti che proverebbero la presenza di rapporti tra la famiglia Biden e dirigenti cinesi della Cefc, una delle dieci compagnie private più grandi della Cina.

Per quattordici mesi, scrive il quotidiano americano, il conglomerato dell’energia e i suoi manager hanno versato 4,8 milioni di dollari a entità controllate da Hunter Biden e da uno zio, come risulta da alcuni documenti e dalle email conservate nella memoria di un computer e ritenuto appartenere proprio a Hunter.

Il Post non ha trovato prove che Joe Biden avesse beneficiato direttamente dalle transazioni, ma emergono accordi firmati dal figlio, Hunter, che avrebbe così approfittato della posizione pubblica del padre per guadagnare.

Le attività estere del figlio del presidente sono al centro di un’inchiesta federale. L’obiettivo è capire se Hunter abbia nascosto al fisco gli introiti arrivati dalla Cina.

Personale dello staff presidenziale ed ex membri dell’Intelligence americana ritengono che la memoria del computer di Hunter possa essere stata manipolata dai russi al fine di compromettere la campagna del padre, ma i dati analizzati dal Post sarebbero coincidenti con quelli di altri documenti, tra cui attestati bancari.

Il figlio di Biden avrebbe ricevuto i 3,8 milioni di dollari dalla Cefc attraverso contratti di consulenza. Biden Jr avrebbe ricevuto un ulteriore milione di dollari per rappresentare negli Stati Uniti Patrick Ho, un manager del conglomerato cinese, finito poi sotto inchiesta per un caso di corruzione legato al Chad e all’Uganda. Questo accordo riporta le firme di Hunter e di Ho.

Non solo. Da Mosca arrivano nuove accuse al figlio di Joe. Il ministero della Difesa russo afferma di possedere una corrispondenza di Hunter Biden con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina.

Lo ha detto il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass. “L’esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali”, ha aggiunto. 

“Il contenuto dei messaggi – ha affermato Kirillov – mostra che Hunter Biden è stato determinante nel fornire opportunità di finanziamento per il lavoro con i patogeni in Ucraina, assicurando finanziamenti per Black & Veach e Metabiota (quest’ultima, una società biotecnologica americana)”. Il ministero della Difesa russo ha reso pubblico un elenco di coloro che sarebbero coinvolti nella creazione di componenti di armi biologiche in Ucraina.

Tra questi una delle figure chiave secondo i russi era Robert Pope, un dirigente del Dipartimento della Difesa Usa alla Defense Threat Reduction Agency.

Proprio ieri l’ex presidente americano Donald Trump aveva chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente.

La Duma di Stato russa ha aperto una inchiesta su una presunta rete di bio laboratori controllati dagli Stati Uniti in Ucraina e riferirà delle conclusioni dei lavori al presidente Putin e alle organizzazioni internazionali.

 

L’inchiesta procederà attraverso quattro gruppi di lavoro, ha stabilito la Commissione speciale della Camera bassa del Parlamento, dopo aver ascoltato le testimonianze del ministero della Difesa, secondo quanto ha reso noto la co presidente, Irina Yarovaya.

“Stiamo parlando di attività segrete controllate dal Pentagono, con elementi che indicano lo sviluppo di armi biologiche, di un pericolo sia per l’Ucraina che per la Russia”, ha affermato, citando il coinvolgimento, secondo le accuse di Mosca, di Hunter Biden, con il suo fondo di investimenti Rosemont Seneca, e della sottosegretaria di stato Usa per gli affari politici, Viktoria Nuland, a cui la Duma chiede formalmente spiegazioni.

Al di sopra della legge: l’indagine su Hunter Biden sabotata dal DOJ

5 milioni dalla Cina pochi giorni dopo le minacce di Hunter ad un socio cinese: “sono qui con mio padre, paga o te ne pentirai”. Le testimonianze di due informatori al Congresso

  • Indagini rallentate, negati interrogatori e perquisizioni
  • Nascosti agli investigatori dell’IRS il laptop di Hunter e il rapporto di un informatore FBI sullo schema corruttivo dei Biden
  • 5 milioni dalla Cina pochi giorni dopo le minacce di Hunter ad un socio d’affari cinese: “sono qui con mio padre, paga o te ne pentirai”
  • L’FBI sapeva che il laptop era autentico un anno prima di suggerire ai social di censurarlo in quanto difinsformazione russa

Non c’è solo il patteggiamento-farsa di Hunter Biden, un tentativo di “demolizione controllata” per comunque consentire all’amministrazione Biden e ai media compiacenti di dichiarare chiuso il caso nonostante i ben più gravi reati che emergono dal laptop del figlio del presidente e dal rapporto di un informatore dell’FBI.

L’FBI sapeva del laptop

Innanzitutto, secondo quando riferiscono i due informatori, l’FBI apprese dell’esistenza del laptop di Hunter, e di possibili prove di reati al suo interno, nell’ottobre 2019. Ne verificò l’autenticità nel novembre 2019 tramite l’ID iCloud di Apple e ne prese possesso nel dicembre 2019, notificando all’IRS che probabilmente conteneva le prove di reati fiscali.

La tempistica è molto rilevante, perché stiamo parlando di quasi un anno prima che la CIA e l’FBI suggerissero ai social media di censurare lo scoop del New York Post sul laptop, sostenendo che si trattava di una operazione di disinformazione orchestrata dalla Russia. Argomento usato dallo stesso presidente Biden in un dibattito tv con Trump. La disinformazione era la loro.

Il caso dell’IRS su Hunter, tra l’altro, fu aperto nel 2018 (nome in codice “Sportsman”) “come filone di un’indagine che l’IRS stava conducendo su una piattaforma di pornografia online amatoriale con sede all’estero”.

Indagine sabotata

Ma le due testimonianze sono importanti soprattutto perché rivelano come il Dipartimento di Giustizia di Biden abbia ostacolato l’indagine su Hunter Biden, rallentando le attività investigative, limitando la possibilità di interrogare i testimoni, opponendosi a richieste di perquisizione, fuorviando gli investigatori riguardo la titolarità dell’azione penale, ritardando qualsiasi azione nei mesi precedenti le elezioni presidenziali del 2020.

In particolare, il Dipartimento ha nascosto le prove dei reati fiscali di Hunter e impedito che le accuse fossero portate in due diverse giurisdizioni, Washington DC nel marzo 2022 e California centrale nell’autunno 2022. E ha inoltre respinto nella primavera del 2022 la richiesta del procuratore federale del Delaware, David Weiss, quello del patteggiamento, di essere nominato procuratore speciale.

Agli investigatori dell’IRS che seguivano il caso dall’inizio non fu permesso di visionare il laptop di Hunter, né il rapporto di un informatore dell’FBI in cui si descrive lo schema corruttivo dei Biden con un uomo d’affari ucraino.

Quando Gary Shapley, che guidava gli agenti dell’IRS sul caso, si è fatto avanti denunciando che funzionari politici del DOJ erano intervenuti per impedire l’incriminazione di Hunter e che Weiss non aveva l’autorità per farlo autonomamente, il Dipartimento ha rimosso tutto il suo team dal caso. Uno dei suoi agenti subordinati, ancora non identificato, ha confermato le affermazioni di Shapley in una testimonianza separata.

Reati fiscali e corruzione

L’IRS aveva suggerito l’incriminazione di Hunter Biden per diversi reati gravi (felony): evasione fiscale e false dichiarazioni fiscali nel periodo 2014-2019. E aveva sottoposto le sue raccomandazioni al Dipartimento di Giustizia, ma i reati sono stati declassati a due illeciti minori (misdemeanor).

Stiamo parlando di 2,2 milioni di dollari evasi su 8,3 milioni di proventi da soggetti esteri in Ucraina, Cina e Romania. Hunter Biden avrebbe ricevuto almeno 6 milioni di dollari da CEFC China Energy, un conglomerato energetico legato all’Intelligence militare cinese.

Un altro milione di dollari da un uomo d’affari rumeno indagato per corruzione in cambio del suo aiuto in una causa legale.

E poi 80 mila dollari al mese da Burisma Holdings, una società energetica ucraina, come membro del suo consiglio di amministrazione. Come noto, il padre Joe, quando era vicepresidente, chiese e ottenne da Kiev la rimozione del procuratore generale ucraino che indagava su Burisma.

Le interferenze

Con le sue tattiche dilatorie, il Dipartimento di Giustizia ha lasciato scadere i termini di prescrizione per i crimini commessi nel 2014 e nel 2015, quando Biden non ha denunciato circa 400 mila euro di reddito da Burisma, “la condotta criminale e i fatti materiali nascosti più rilevanti”, secondo gli informatori.

Quando gli investigatori dell’IRS vennero a conoscenza di potenziali prove “nella guest house dell’ex vicepresidente Biden”, nella residenza in Delaware, l’assistente procuratrice del DOJ Lesley Wolf rispose che era “fuori discussione”, il mandato di perquisizione “non sarebbe mai stato approvato”, e i legali di Biden furono allertati dando loro il tempo di rimuovere le prove.

Il 4 settembre 2020, ricorda Shapley, il DOJ ordinò di “cessare” qualsiasi attività di indagine aperta su Hunter Biden o sul traffico di influenza della famiglia Biden a causa delle imminenti elezioni.

E quando nel dicembre 2020 gli investigatori dell’IRS volevano interrogare un socio in affari di Hunter, Rob Walker, sulla frase contenuta in una e-mail “Ten held by H for the big guy”, dieci trattenuti da H (Hunter, ndr) per “the big guy” (Joe Bidenndr), la procuratrice Wolf obiettò spiegando che non voleva che fossero poste domande su “papà” Biden.

L’impedimento a portare avanti l’accusa nei distretti di Washington DC e California centrale è in netto contrasto con la testimonianza al Congresso dell’Attorney General Merrick Garland, che nel marzo del 2023 ha affermato che il procuratore Weiss aveva la piena autorità di “portare casi in altre giurisdizioni”.

Garland ha anche affermato che si sarebbe assicurato personalmente che Weiss potesse “svolgere la sua indagine e che fosse in grado di gestirla”. Affermazioni false, almeno alla luce delle testimonianze dei due informatori dell’IRS.

Dunque, quello che emerge non è un semplice trattamento preferenziale a favore di Hunter Biden, ma un vero e proprio sabotaggio, il tentativo “attivo” di ostacolare passaggi investigativi chiave e impedirne l’incriminazione.

Joe Biden nella stanza

Ma la vera prova-bomba delle rivelazioni di giovedì è un messaggio WhatsApp del 30 luglio 2017, in cui Hunter Biden intima al suo socio in affari cinese, Henry Zhao, di inviargli al più presto il denaro promesso, minacciando esplicitamente che lui e il padre Joe – che diceva essere accanto a lui nella stanza – lo avrebbero rovinato se non avesse pagato immediatamente.

Sono seduto qui con mio padre e vorremmo capire perché l’impegno preso non è stato rispettato. Dì al direttore che vorrei risolvere la questione ora prima che scappi di mano, e ora significa stasera.

Se ricevo una chiamata o un messaggio da chiunque sia coinvolto in questo diverso da te, Zhang o il presidente, mi assicurerò che tra l’uomo seduto accanto a me e ogni persona che conosce, e la mia capacità di portare rancore per sempre, ti pentirai di non aver seguito le mie indicazioni. Sono seduto qui ad aspettare la chiamata con mio padre.

Hunter Biden intrecciava accordi con la Cina e il fondo Bhr grazie al nipote di un gangster. Il PC di Hunter è una miniera.Mails su accordi per Burisma, sull’incontro di Biden padre con uomini d’affari ucraini, negati,poi Poroshenko e la sostituzione del giudice. Longa manu USA

 

Hunter Biden: prove fiscali forensi di milioni illeciti da Cina e Ucraina. Ostruzione del DOG,manomissione delle prove.Un messaggio di supplica su WhatsApp da parte di Hunter ai suoi referenti cinesi che diceva “papà è nella stanza” Nessun giudice può ratificare il patteggiamento

Diversi membri della famiglia Biden hanno ricevuto denaro dai cinesi dopo che è passato attraverso il conto di un associato.Inoltre,Hunter Biden ha ricevuto denaro direttamente sul conto della sua azienda da un’entità controllata dalla Cina.

“Le connessioni tra Silicon Valley Bank, Larry di Wilson Sonsini Goodrich & Rosati, Tuitter, Cina, Elezioni 2020, laptop di Hunter Biden, COVlD, censura, FBI, Obama e Biden, tutti strettamente collegati.”

Durante il tentativo di creare un fondo di private equity cinese, Hunter Biden si è recato in Cina con suo padre nel 2013 a bordo dell’Air Force Two. Dieci giorni dopo, la Cina ha rilasciato all’azienda di Hunter una licenza commerciale.

MOLTO MOLTO DI PIU’ complessi sono i rapporti con UCRAINA E BURISMA

 

Conseguentemente #Biden rischia impeachment! Volevano fregare #Trump e rimasti fregati .Prove su rapporti famiglia #Biden con #Burisma#Ucraina del figlio #Hunter e rapporti corruttivi #Cina Come cuccia cane #Cirinna e sacchi soldi #EvaKaili nessuno sapeva chi avesse portato faldoni classificati

Al momento Il figlio di Biden patteggia alcune condanne minori e probabilmente salva le chiappe su reati di corruzione tra USA/Ucraina/Cina. Quando le guerre si fanno per salvare la democrazia. Delle proprie tasche.

UCCISI IN UCRAINA I TESTIMONI DEL CASO BURISMA- -HUNTERBIDEN

La contabile di Burisma Energy, società UCRAINA sospettata di aver commesso crimini finanziari in relazione a Joe e Hunter Biden, è stata trovata morta prima che potesse testimoniare. Era la moglie dell’ex comproprietario di BURISMA, Nikolai Kisin, morto in un incidente automobilistico in strane circostanze vicino a Kiev nel 2011.

Inoltre, è scomparso senza lasciare traccia il procuratore speciale incaricato di indagare sul sequestro e deposito illegale di documenti segreti relativi alla famiglia Biden. Pochi giorni prima della morte della donna, moglie di Nikolai, l’ex sindaco di New York Rudolpf Giuliani, aveva assicurato che il dipartimento di giustizia USA, sapeva che la donna era in pericolo di vita.

Tra le altre cose, la banca JPMORGAN ha ” erroneamente” cancellato 47 milioni di dati di clienti. La Secutiries and Exchange Commissioni afferma che erano stati richiesti nell’ambito di diverse indagini. ☝️☝️

Grassley rivela che il cittadino straniero che ha corrotto Joe e Hunter Biden ha presumibilmente 17 registrazioni audio delle sue conversazioni con i Biden–15 con Hunter e 2 con Joe !!

Dice che il cittadino straniero le ha conservate come ” Polizza assicurativa”

al 2013 al 2018 Hunter Biden e la sua azienda hanno incassato circa 11 milioni di dollari attraverso i suoi ruoli di avvocato e membro del consiglio di amministrazione di una società ucraina accusata di corruzione e il suo lavoro con un uomo d’affari cinese ora accusato di frode, secondo un’analisi di NBC News di una copia del disco rigido di Biden e dell’account iCloud e dei documenti rilasciati dai repubblicani in due commissioni del Senato. 

I documenti e l’analisi, che non mostrano cosa abbia fatto per guadagnare milioni dai suoi partner cinesi, sollevano interrogativi sulla sicurezza nazionale, l’etica degli affari e la potenziale esposizione legale. 

Nel dicembre 2020, Biden ha riconosciuto in una dichiarazione di essere oggetto di un’indagine federale sulle sue tasse. NBC News è stata la prima a riferire che un ex socio in affari aveva avvertito Biden che avrebbe dovuto modificare le sue dichiarazioni dei redditi per rivelare $ 400.000 di entrate dalla società ucraina Burisma . 

Fonti del Congresso del GOP affermano anche che se i repubblicani riprenderanno la Camera questo autunno, chiederanno più documenti e indagheranno se parte del reddito di Biden è andato a suo padre, il presidente Joe Biden.

“Nessuna regola di etica del governo si applica a lui”, ha detto Walter Shaub, un ex direttore dell’Office of Government Ethics degli Stati Uniti che ora è un esperto di etica con il Project on Government Oversight. Shaub ha aggiunto, tuttavia, che “è imperativo che nessuno al DOJ e nessuno alla Casa Bianca interferisca con le indagini penali nel Delaware”. 

Shaub aveva precedentemente sollevato dubbi sulla nuova linea di lavoro di Hunter Biden, vendendo i propri dipinti, il che ha creato il potenziale per acquistare un dipinto per acquistare l’influenza percepita, e anche perché la Casa Bianca è stata coinvolta nelle transazioni, facendo in modo che nessuno degli acquirenti nomi noti a Biden, alla Casa Bianca o al pubblico.

Frank Figliuzzi, ex vicedirettore del controspionaggio dell’FBI, ha affermato che esiste un rischio per la sicurezza nazionale quando potenze straniere come la Cina vedono un’opportunità per avvicinarsi a qualcuno come Biden. 

“Si tratta di accesso e influenza, e se puoi compromettere qualcuno con accesso e influenza, è ancora meglio”, ha detto Figliuzzi, ora collaboratore di NBC News. “Meglio ancora se quell’obiettivo si è già compromesso.”

I documenti e l’analisi indicano che pochi degli affari di Biden sono mai stati realizzati e fanno luce su quanto velocemente stava spendendo i suoi soldi. Le spese compilate sul suo disco rigido mostrano che ha speso più di $ 200.000 al mese da ottobre 2017 a febbraio 2018 in camere d’albergo di lusso, pagamenti Porsche, lavori dentistici e prelievi di contanti. 

Biden ha ammesso di aver bruciato contanti per pagare droga e feste con estranei che gli derubavano abitualmente, e ha lottato per pagare più mutui o tenere il passo con gli alimenti e il mantenimento dei figli alla sua ex moglie. 

Nella sua autobiografia, “Beautiful Things”, dice che i soldi di Burisma “si sono trasformati in un importante fattore abilitante durante il mio più ripido slittamento verso la dipendenza” e “mi hanno perseguitato a spendere in modo sconsiderato, pericoloso, distruttivo. In modo umiliante. Così ho fatto.”

Per quanto difficile… è giusto che sappiate perché la VERITÀ verrà comunque esposta completamente a breve… e questo è “nulla” confronto a ciò che hanno fatto tutte le BESTIE coinvolte…????☠️????

Queste immagini morbosamente disgustose provengono dal laptop di Hunter Biden insieme a video grafici di un cacciatore che violenta la sua giovane nipote.
Hanno cercato di nasconderlo incolpando i russi…

IL DIARIO RUBATO DELLA FIGLia ASHELY BIDEN

Si scopre che la perquisizione dell’FBI ai giornalisti di Project Veritas riguarda il diario di Ashley Biden. Il New York Times

(https://www.nytimes.com/2021/11/05/us/politics/project-veritas-investigation-ashley-biden-diary.html?referringSource=articleShare)scrive infatti che l’F.B.I. ha perquisito due luoghi associati al gruppo conservatore Project Veritas come parte di un’indagine su come un diario rubato alla figlia del presidente Biden, Ashley, sia stato reso pubblico una settimana e mezza prima delle elezioni presidenziali del 2020.

Gli agenti federali di New York hanno condotto le perquisizioni ordinate dal tribunale giovedì – una a New York City e una nella periferia di Westchester County – prendendo di mira le persone che hanno lavorato con il gruppo e il suo leader, James O’Keefe. L’indagine è gestita da agenti dell’FBI e procuratori federali a Manhattan che lavorano su questioni di corruzione pubblica.

O’Keefe ha confermato che il gruppo aveva recentemente ricevuto un mandato di comparizione dal gran giurì e ha riconosciuto che Project Veritas era stato coinvolto in discussioni con fonti riguardo al diario.

Ma ha offerto una lunga difesa della gestione del diario da parte del suo gruppo, dicendo che lui e i suoi colleghi hanno operato come giornalisti etici. Project Veritas non ha pubblicato il diario della signora Biden, ma decine di pagine scritte a mano da esso sono state pubblicate su National File (https://nationalfile.com/full-release-ashley-biden-diary-reveals-child-sex-trauma-drug-abuse-resentment-for-joe-whistleblower/) il 24 ottobre 2020.

La questione, ampiamente ignorata da tutti i media che comunque erano in possesso dei documenti, riporta all’ormai celeberrimo pc di Hunter Biden che, prima delle elezioni, gli stessi media hanno tacciato essere un’enorme fake news, salvo poi confermarla un mese dopo le elezioni presidenziali

(https://edition.cnn.com/2020/12/09/politics/hunter-biden-tax-investigtation/index.html), evitandone accuratamente di parlarne in seguito.
Project Veritas ha sempre detto di aver ottenuto il diario da un informatore che ha lavorato per un’organizzazione di media che ha rifiutato di pubblicare una storia su di esso prima delle elezioni.

Ha affermato di sapere dove si trovava il diario reale e che l’informatore aveva una registrazione audio della signora Biden che ammetteva che era suo.

Il diario di Ashley Biden dimostra che Joe è un verme e il DOJ è corrotto. Invece di inseguire Joe per essere un pervertito, l’FBI ha inseguito le persone che lo hanno denunciato e le ha perseguite … non il ragazzo che ha fatto la doccia con sua figlia.

Il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Trump, allora guidato dal procuratore generale William P. Barr, ha aperto un’indagine sulla questione poco dopo che un rappresentante della famiglia Biden ha riferito alle autorità federali nell’ottobre 2020 che diversi oggetti personali della signora Biden erano stati rubati in un furto, secondo due persone informate sulla questione.

Il signor O’Keefe ha detto nel video che “informatori” avevano raggiunto Project Veritas nel 2020 per avvisarli dell’esistenza del diario, dicendo che avevano soggiornato in una stanza in cui la signora Biden era stata recentemente.

Ma il signor O’Keefe ha detto che il suo gruppo non poteva autenticare il diario e ha preso la decisione “etica” di non pubblicarlo. James O’Keefe ha inoltre comunicato che Project Veritas ha restituito il diario alle forze dell’ordine e ha cercato di restituirlo a un avvocato di Ashley Biden. L’anno scorso, National File ha pubblicato l’intero diario di Ashley Biden, in cui ha rivelato di aver fatto docce inappropriate con suo padre, Joe Biden.

Oggi, il diario è stato confermato come reale.
Le voci del diario includono che l’autrice rivela di credere di essere stata molestata sessualmente da bambina e di aver condiviso docce “probabilmente non appropriate” con suo padre, alcune che dettagliano la lotta di Ashley con l’abuso di droga e il matrimonio fatiscente dell’autrice con relazioni multiple, insieme alle voci che mostrano le paure della famiglia di un potenziale scandalo dovuto alla nuova casa di suo fratello, e quelle che mostrano un profondo risentimento per suo padre a causa del suo denaro, controllo e manipolazione emotiva.

Il gruppo di ricerca Marco Polo guidato da Garrett Ziegler (https://t.me/GarrettMichaelZiegler)ha pubblicato il diario a questo indirizzo e ha annunciato il rilascio di un report a breve sul laptop di Hunter Biden, dichiarando espressamente che il tutto era a conoscenza dei media mainstream ma che è stato volutamente occultato. All’interno del pc, ci sarebbero prove non solo delle perversioni del figlio di Biden, peraltro dallo stesso ammesse pubblicamente (https://www.businessinsider.com/hunter-biden-smoked-parmesan-cheese-when-addicted-to-cocaine-2021-4), ma della presunta corruzione di tutta la famiglia presidenziale.

L’esistenza di questo laptop è stata confermata da più font (https://www.wsj.com/articles/the-hunter-biden-laptop-is-real-11625868661)i, anche da enti governativi che hanno poi iniziato ulteriori indagini (https://tg24.sky.it/mondo/2020/12/10/biden-figlio-hunter-indagato-usa) anche su altri due pc sequestrati, presumibilmente per reati fiscali.

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