Proposta Turismo Governo

June 4, 2023
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Proposta Al Governo Renzi:Strategie Sviluppo Turistico Italia

Relatore e progettista. Salvatore Bulgarella

Analisi situazionale

Nonostante l’immenso patrimonio artistico culturale, la varietà delle risorse paesaggistiche e gastronomiche, il turismo nel nostro paese stenta  a porsi come motore prioritario dello sviluppo economico e malgrado i significativi incrementi degli ultimi anni, l’Italia si posiziona nel 2016 solo all’ottavo posto su scala mondiale, sulla base dei fattori di maggiore competitività in questa area, secondo il Travel and Tourism Competitiveness Index 2017 (World Economic Forum), e appena quinto per numero di arrivi internazionali, secondo il Rapporto del Touring Club Italiano. Un dato che va comparato con le posizioni di Spagna e Francia, leader consolidati di tali rapporti; destinazioni che esprimono un grande accento su settore turistico ma non contano certamente su una varietà e ricchezza di risorse turistiche pari al nostro paese . ………………………

Nodi da sciogliere e criticità

Nell’esame del monumentale compendio delle azioni necessarie affinché il nostro paese possa crescere rispetto ai principali player del turismo mondiale tuttavia, intendiamo rilevare e porre all’attenzione di chi legge alcune aree critiche nella struttura della filiera che riteniamo degne di una maggiore e urgente considerazione nella determinazione degli interventi da attuare a favore del settore, che ancora stenta a porsi come strategico nel nostro paese.

Over turismo e Concentrazione

Una fra queste, indubbiamente, riguarda la compressione spazio-temporale della presenza di turisti internazionali. Se è vero infatti che, il turismo è una delle risorse portanti  del bel Paese,  è anche vero che questa risorsa non si spalma nella stessa misura su tutto lo stivale. Anzi, alle aree turistiche che si affacciano timidamente sul mercato si contrappongono quelle che soffrono di eccesso di turismo.

Le prime sono localizzate specialmente al sud; solo il 15% dei turisti stranieri sceglie le regioni dell’Italia meridionale per le proprie vacanze, mentre la rimanente domanda preferisce il resto d’Italia con una particolare concentrazione nel nord-est. Ne emergono sul territorio due economie turistiche profondamente diverse, che producono due mondi concretamente diversi.

Una situazione evidentemente paradossale, dal momento che si pone in manifesta contraddizione con le caratteristiche della domanda internazionale  che identifica ancora, ad esempio, le vacanze estive con le destinazioni balneari. Ma che si può spiegare anzitutto con la scarsa capacità ricettiva delle strutture del sud Italia, un terzo rispetto al centro-nord………………….

Destagionalizzazione e costruzione del Prodotto Turistico Mirato

E veniamo alla limitatezza temporale dei soggiorni nel nostro paese, ovvero la stagionalità, che è una delle caratteristiche preminenti del turismo. E’ legata alle variazioni stagionali del clima durante l’anno; ore di luce e di sole ed alle contingenze istituzionali: periodi di ferie e sospensioni scolastiche. Un fenomeno che ricorre in maniera costate e che pone nei c.d. periodi di “alta stagione” problematiche complesse al comparto e che arriva a creare modificazioni sostanziali anche nel modello di sviluppo locale.

Questo fenomeno, che si poneva nel passato come variabile indipendente oggi, col mutamento del processo decisionale della domanda internazionale – che si spostano con sempre maggiore determinazione dal turismo tradizionale a quello esperienziale specializzato- può essere ridimensionata attraverso una corretta definizione della domanda, seguendo le richieste del mercato e strutturando un’offerta competitiva mirata, precipuamente con le vacanze a tema.

L’individuazione dei fattori comuni delle tematiche esperienziali care alla nuova domanda turistica, può essere considerata una condizione esiziale per ogni futura azione mirata alla destagionalizzazione.

Chiunque fosee interessato al progetto , per motivi didattici, lo può richiedere all’autore. Salvatore Bulgarella

 
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