Ingerenze Nato

February 7, 2024
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N.2 INGERENZE AMERICANE E NATO SULL’INTERO GLOBO DOPO GUERRA FREDDA

26) 1991: Kuwait

Dopo l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq nell’agosto del 1990, il governo degli Stati Uniti fece pressioni sui governi rappresentati nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per sostenere una risoluzione che autorizzava gli stati membri dell’ONU a usare “tutti i mezzi necessari” per rimuovere le forze irachene dal Kuwait.[228] La risoluzione 678 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite fu approvata e gli Stati Uniti riunirono una forza di coalizione di 34 stati per la guerra. L’operazione venne lanciata nel gennaio 1991 e aveva il nome in codice “Operation Desert Storm”. La coalizione guidata dagli Stati Uniti respinse le forze irachene dal Kuwait e tornò al potere l’emiro, sceicco Jabir III al-Ahmad al-Jabir Al Sabah.[229]

27) 1991: Haiti

Otto mesi dopo le elezioni ad Haiti, il neoeletto presidente Jean-Bertrand Aristide fu deposto dall’esercito haitiano. Secondo alcuni, la CIA avrebbe “pagato i membri chiave delle forze del colpo di Stato, identificati come trafficanti di droga, per informazioni dalla metà degli anni ’80, almeno fino al colpo di Stato”.[230] I dirigenti di colpi di stato Cédras e François avevano ricevuto addestramento militare negli Stati Uniti.[231]

28) 1991-2003: Iraq

Dopo la guerra del Golfo nel 1991, il governo degli Stati Uniti volle appesantire le sanzioni prebelliche[232] contro l’Iraq, le quali furono adottate poi dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nell’aprile 1991 con la “Risoluzione 687”.[233][234] Successivamente alle sanzioni più severe, i funzionari statunitensi dichiararono nel maggio 1991 – quando era ampiamente previsto che il governo iracheno di Saddam Hussein sarebbe collassato[235][236]— che le sanzioni non sarebbero state revocate a meno che Saddam non fosse rovesciato.[237][238][239]

 

Solo da questo elenco Ristretto a Ben vedere. Non ci sono luoghi nel mondo dove Gli stati Uniti, con la parvenza di Peace Keeping, non siano intervenuti, creando Democratizzazzione con Centinaia di Migliaia di Morti

1) INGERENZE E COLPI DI STATO AMERICANI. dal 1955

Di seguito riportiamo in successione le azioni imperialisticheportate avanti dal 1950 dai due contendenti Russia e America

1) 1955-1960: Laos

Il governo degli Stati Uniti finanziò il bilancio militare del governo del Royal Lao nella guerra civile contro il movimento comunista Pathet Lao, che aveva preso il controllo di una parte del paese. Gli Stati Uniti pagarono il 100% del bilancio militare del governo e nel 1957 pagarono gli stipendi dell’Armée royale du Laos. Gli Stati Uniti schierarono personale civile statunitense con esperienza militare nonostante avesse firmato un trattato che vietava espressamente l’impiego di consulenti militari statunitensi.[73][74] Nel luglio 1959, gli Stati Uniti inviarono dei commando vestiti da civili per addestrare l’Armée royale du Laos,[75] questi interventi non comportarono cambiamenti di regime.

2) 1956-1957: Siria

    • 1956 operazione Straggle: fallito colpo di Stato in Siria. La CIA pianificò un colpo di Stato per la fine di ottobre 1956 per rovesciare il governo siriano. Il piano prevedeva l’occupazione da parte dell’esercito siriano di città chiave e valichi di frontiera.[76][77][78] Esso fu rinviato quando Israele invase l’Egitto nell’ottobre del 1956 e gli statunitensi pensarono che la loro operazione non avrebbe avuto successo in un momento in cui il mondo arabo stava combattendo Israele. L’operazione fu scoperta e i cospiratori statunitensi dovettero fuggire dal paese.[79]

    • 1957 operazione Wappen: fallito colpo di Stato in Siria. Un secondo tentativo di colpo di Stato, orchestrato l’anno seguente, prevedeva l’assassinio di alti funzionari siriani, la messa in scena di incidenti militari sul confine siriano per incolpare la Siria e poi essere usati come pretesto per l’invasione da parte delle truppe irachene e giordane, un’intensa campagna di propaganda statunitense indirizzata verso la popolazione siriana, sabotaggi e azioni per poi incolpare il governo siriano.[78][80][81][82] Questa operazione fallì quando gli ufficiali militari siriani, collegati col piano, pagarono con milioni di dollari in tangenti per effettuare il colpo di Stato, rivelando così la trama all’intelligence siriana. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America negò l’accusa di aver tramato il tentativo di colpo di Stato e insieme ai media statunitensi accusò la Siria di essere un “satellite” dell’Unione Sovietica.[81][83][84]

 

3) 1957-1959: Indonesia

Come membro fondatore del Movimento dei paesi non allineati e ospite della conferenza di Bandung dell’aprile 1955, l’Indonesia si avviava verso una politica estera indipendente, non impegnata militarmente in nessuna delle due parti nella guerra fredda.[85][86] A partire dal 1957, la CIA organizzò un golpe da parte di ufficiali militari indonesiani ribelli, fallendo. I piloti della CIA, come Allen Lawrence Pope, guidarono aerei della Civil Air Transport (CAT), una compagnia aerea manovrata segretamente dalla CIA, i quali bombardarono obiettivi civili e militari in Indonesia. La CIA ordinò ai piloti CAT di prendere di mira le navi mercantili al fine di spaventare quelle straniere lontane dalle acque indonesiane, indebolendo così l’economia indonesiana e quindi destabilizzando il governo democraticamente eletto dell’Indonesia. Il bombardamento aereo della CIA provocò l’affondamento di diverse navi commerciali[87] e il bombardamento di un mercato, in cui rimasero uccisi molti civili.[88] Il tentativo di colpo di Stato fallì in quel momento[89] e il presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower negò qualsiasi coinvolgimento del suo paese.[90]

4) 1958: Libano

Gli Stati Uniti lanciarono l’operazione Blue Bat nel luglio 1958 per intervenire nella crisi libanese del 1958: fu la prima applicazione della dottrina Eisenhower, secondo la quale gli Stati Uniti dovevano intervenire per proteggere i regimi considerati minacciati dal comunismo internazionale. L’obiettivo dell’operazione era di impedire il rovesciamento del governo libanese filo-occidentale del presidente Camille Chamoun da parte dell’opposizione comunista. Le forze armate statunitensi furono dispiegate sul territorio e i ribelli cessarono le attività. Chamoun venne comunque deposto e venne eletto il Fu’ad Shihab, alla nomina di un governo di riconciliazione nazionale.

5) 1960: Repubblica Democratica del Congo

Nel gennaio del 1961, il primo primo ministro della Repubblica del Congo Patrice Lumumba, democraticamente eletto e filocomunista, finì nel mirino della CIA, la quale orchestrò un piano per assassinarlo.[91] L’amministrazione Eisenhower si impegnò per l’elezione di forze politiche anticomuniste e fedeli agli Stati Uniti, convogliandogli finanziamenti segreti e organizzando manifestazioni di massa che avrebbero portato alla fine Mobutu Sese Seko a compiere un colpo di Stato nel 1960 per spodestare Lumumba,[1][92] il quale venne arrestato dalle truppe golpiste, poi fucilato, fatto a pezzi e sciolto nell’acido con il supporto di agenti statunitensi e militari belgi.[93] Nel 1965 la CIA appoggiò anche il successivo colpo di Stato di Mobutu contro il presidente Joseph Kasa-Vubu, il quale instaurò un regime totalitario durato fino al 1997.[94]

7) 1961: Repubblica Dominicana

Trujillo su un francobollo del 1933

Nel maggio del 1961, il dittatore della Repubblica Dominicana Rafael Leónidas Trujillo fu assassinato con armi fornite dalla Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti.[100][101] Un memorandum interno della CIA afferma che un’indagine dell’Ufficio generale ispettore del 1973 sull’omicidio rivelò “un ampio coinvolgimento dell’agenzia con i cospiratori”. La CIA descrisse il proprio ruolo nel “cambiare” il governo della Repubblica Dominicana come un “successo”, in quanto ha contribuito a trasformare la Repubblica Dominicana da una dittatura totalitaria a una democrazia di stampo occidentale”.[102][103] Juan Bosch, uno dei primi beneficiari dei finanziamenti della CIA, fu eletto presidente della Repubblica Dominicana nel 1962 e fu deposto nel 1963.[104]

8) 1961: Cuba, Baia dei Porci

La CIA organizzò e addestrò le forze controrivoluzionarie composte da esuli cubani per invadere Cuba con il sostegno e l’equipaggiamento delle forze armate statunitensi, nel tentativo di rovesciare il governo cubano di Fidel Castro. L’invasione della baia dei Porci fu lanciata nell’aprile del 1961, tre mesi dopo l’insediamento di John Fitzgerald Kennedy alla presidenza degli Stati Uniti. Le forze armate cubane, addestrate e equipaggiate dalle nazioni del blocco sovietico, sconfissero i combattenti invasori in tre giorni.

9) 1960: Cuba

L’operazione Mongoose fu un programma di lunga durata del governo degli Stati Uniti per rovesciare il governo di Cuba.[105] L’operazione comprendeva la guerra economica, l’embargo, affinché il governo comunista non riuscisse a fornire beni alla popolazione, un’iniziativa diplomatica per isolare Cuba e guerra psicologica “per trasformare il risentimento della popolazione sempre più contro il regime”.[106] La guerra economica dell’operazione includeva anche l’infiltrazione di agenti della CIA per compiere atti di sabotaggio contro obiettivi civili, come per esempio ponti ferroviari, un deposito di melassa, una centrale elettrica o il raccolto di zucchero, nonostante le ripetute richieste di Cuba al governo degli Stati Uniti di cessare le sue operazioni armate.[106][107] Inoltre, la CIA ha orchestrato numerosi tentativi di assassinio contro Fidel Castro, compresi alcuni in collaborazione tra CIA e Cosa nostra statunitense.[108][109][110]

 

11) 1963: Iraq

Dopo il colpo di Stato in Iraq del febbraio 1963, che portò alla formazione di un governo baathista gli Stati Uniti offrirono sostegno materiale al nuovo governo, nonostante la sanguinosa epurazione anticomunista e le atrocità irachene contro ribelli e civili curdi.[114] Per questo, afferma Nathan Citino: «Sebbene gli Stati Uniti non abbiano dato il via al colpo di Stato, nel migliore dei casi lo hanno avallato e nel peggiore dei casi ha contribuito alla violenza che ne è seguita».[115] Il governo baathista crollò nel novembre 1963 sulla questione dell’unificazione con la Siria (dove un ramo rivale del partito Baath aveva preso il potere a marzo). Ci fu una grande discussione accademica sulle accuse del re Husayn di Giordania che indicava nella CIA (o altre agenzie statunitensi) chi fornì al governo baathista elenchi di comunisti e di altri esponenti di sinistra, che sono furono poi arrestati o uccisi dai milizia del partito Ba’ath, la guardia nazionale. Citino considera le accuse plausibili perché l’ambasciata USA in Iraq aveva effettivamente compilato tali elenchi e perché i membri della Guardia Nazionale irachena coinvolti nella purga erano stati addestrati negli Stati Uniti.[116][117][118]

12) 1963: Vietnam

Sebbene gli Stati Uniti fossero alleati del Vietnam del Sud durante la guerra del Vietnam, l’amministrazione Kennedy tramava contro il presidente Ngô Đình Diệm, alla luce del suo rifiuto di adottare alcune riforme politiche. Gli Stati Uniti ordinarono quindi al proprio ambasciatore nel Vietnam del Sud, Henry Cabot Lodge Jr., di “esaminare le possibili alternative di leadership e fare piani dettagliati su come poter sostituire Diem”. Lodge e Lucien Conein, stabilirono contatti con i membri dell’Esercito della Repubblica del Vietnam e li incitarono a rovesciare Diem. Questi sforzi culminarono in un colpo di Stato il 2 novembre 1963, durante il quale Diem e suo fratello furono assassinati.[119]

Pentagon Papers riportano: «Dall’agosto del 1963 abbiamo autorizzato, sanzionato e incoraggiato in modo diverso gli sforzi per il colpo di Stato dei generali vietnamiti e offerto pieno sostegno a un governo successore. A ottobre abbiamo tagliato gli aiuti a Diem con un rifiuto diretto, dando luce verde ai generali. Abbiamo mantenuto contatti clandestini con loro durante la pianificazione e l’esecuzione del colpo di Stato e abbiamo cercato di rivedere i loro piani operativi e proposto un nuovo governo».[120]

13) 1965-66: Repubblica Dominicana

Lo stesso argomento in dettaglio: Operazione Power Pack.

Nella guerra civile dominicana, una giunta guidata dal presidente Joseph Donald Reid Cabral stava combattendo le forze “costituzionaliste” o “ribelli” che sostenevano il ripristino del potere del primo presidente democraticamente eletto della Repubblica Dominicana, il presidente Juan Bosch, il cui mandato era interrotto da un colpo di Stato. Gli Stati Uniti lanciarono la “Operation Power Pack”, un’operazione militare per interporre l’esercito USA tra i ribelli e le forze della giunta in modo da impedire l’avanzata dei ribelli e la loro vittoria.[121][122] La maggior parte dei consulenti statunitensi aveva sconsigliato l’intervento militare, nella speranza che la giunta potesse porre fine alla guerra civile, ma il presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson ritenne di ascoltare il consiglio del suo ambasciatore in Santo Domingo, William Tapley Bennett, il quale suggerì l’intervento statunitense.[123] Il capo di stato maggiore, il generale Wheeler disse ad un subordinato: «La tua missione è impedire che la Repubblica Dominicana diventi comunista».[124] Una flotta di 41 navi statunitensi fu inviata per bloccare l’isola mentre gli Stati Uniti procedevano con l’invasione. Un totale di 42.000 soldati e marines statunitensi occuparono la Repubblica Dominicana.[125]

Continueremo con : NAto Ingerenze 3, ma l’elenco è molto LUNGO

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