MANILODGES2

March 21, 2025
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Nelle monete romane, la stretta di mano era simbolo della “Concordia”; nell’araldica indicava fedeltà e alleanza; nella tradizione massonica era il segno di riconoscimento della “catena dei fratelli”

Congiungere il visibile all’invisibile

Le volontà individuali sono spesso deboli e vacillanti, le nostre stesse aspirazioni al bene sono talvolta incerte, ma esse potranno essere vigorosamente sostenute e rafforzate se esiste in ogni coscienza individuale la certezza e la sicurezza di un sostegno collettivo.  

Nella Catena simbolica si considera volentieri che la mano destra sia una emittente e che questa trasferisca alla mano sinistra l’energia ricevuta. Quest’energia si propaga poi da un anello all’altro.


La Squadra e il Compasso, strumenti di lavoro per chi deve costruire un edificio, sono un altro simbolo classico della massoneria, anche detta Libera Muratura.

La Squadra indica la rettitudine morale del massone, mentre il compasso rappresenta l’abilità di mantenere la propria condotta entro certi limiti.

In altre parole, la Squadra e il Compasso ricordano ai massoni di esplorare i propri desideri senza uscire dai dettami della morale.

Le mani Sono un altro segno simbolico attuale per i Massoni

Cosa osservate di un persona che vi sta parlando? Gli occhi? Sicuramente; dallo sguardo si può capire molto del vostro interlocutore. E le mani? Io le guardo sempre, osservo i loro movimenti, le proporzioni, la forma.

E così ho iniziato a prendere in esame un particolare che ai più sfugge quando si osservano quadri o affreschi pure molto celebri: mi riferisco alla gestualità delle mani, che molte volte sono assai più espressive degli stessi visi e venivano appunto usate per far emergere i veri sentimenti dei personaggi rappresentati.

Ad esempio esiste un gesto che è spessissimo presente nei quadri a tema sacro, in particolare quelli che riguardano la Madonna.

Come si vede, si tratta di autori diversi in tutto (stile, epoca, scuola pittorica, strumento) che però hanno tutti una cosa in comune: rappresentare una figura quasi sempre femminile, di solito la Vergine, con una strana e innaturale postura delle mani.

La sola eccezione in questo caso sarebbe Van Gogh, ma la sua è una palese citazione della pittura sacra dei secoli precedenti.

Questa posa, piuttosto particolare e persino scomoda, è stata variamente interpretata nel corso dei secoli.

Secondo l’interpretazione più probabile non sarebbe altro che il gesto dell'”Auspice Maria”, un monogramma da secoli associato alla Madonna e presente in numerosissime riproduzioni.

Del resto non è così strano il fatto che un simbolo religioso fosse poi riconvertito ad altro nella massoneria, visto che quest’ultima attinse in effetti moltissimo dall’Arte sacra, arricchendola al contempo di altri e più reconditi significati, come il triangolo con l’occhio, le due colonne, la fonte d’acqua, ecc.

Ad ogni modo, questo interesse per le mani non riguarda soltanto i tempi moderni dell’arte, ma fin dai primissimi secoli i nostri antenati lasciavano tracce di sé imprimendo le loro dita sulle pareti rocciose di grotte e caverne.

Difatti, come si nota, il medio e l’anulare uniti assieme a indice e mignolo distaccati, riproducono una “M” maiuscola, iniziale del nome “Maria”.

Secondo altri le origini del gesto sarebbero ancora più misteriose e oscure, rimandando all’alchemico Rebis, chiamandolo in tanti altri modi come gesto del marrano, segno della triade, dell’ artiglio del drago, della mano del Moloch, eccetera eccetera..

Interessante che, a partire dal Settecento, la massoneria ne cambiò il significato, associandolo alla squadra e al compasso: due simboli chiave.

Del resto non è così strano il fatto che un simbolo religioso fosse poi riconvertito ad altro nella massoneria, visto che quest’ultima attinse in effetti moltissimo dall’Arte sacra, arricchendola al contempo di altri e più reconditi significati, come il triangolo con l’occhio, le due colonne, la fonte d’acqua, ecc.

Ad ogni modo, questo interesse per le mani non riguarda soltanto i tempi moderni dell’arte, ma fin dai primissimi secoli i nostri antenati lasciavano tracce di sé imprimendo le loro dita sulle pareti rocciose di grotte e caverne.

Per non parlare delle mani che parlano, che toccano, che affondano, che accarezzano… rese vere e “pulsanti” dalle sapienti mani (per restare in tema) dei più famosi scultori.

Ma veniamo a versioni più contemporanee delle mani e iniziamo con una “performance” di sole mani per mettere in scena il cenacolo leonardesco.

E poi un dialogo vero e proprio composto da una serie di tredici fotografie scattate da Rudolf Bonvie dal titolo, appunto, “Dialog“.

Esempi di Strette di Mano, ai nostri giorni

“Stretta di mano dell’apprendista muratore. … Se i due massoni non si conoscono, diranno: sta viaggiando? oppure: è in viaggio? Il che in gergo vuol dire: “è anche lei nel lungo viaggio della massoneria?” “ [1h 22′ 15″]

“Quindi, prima gli stringe la mano, poi gli chiede se sta viaggiando. Se la risposta è affermativa, è chiaro che l’altro è un massone.  [1h 22′ 15″]  …”

[1h 22′ 39″]  “C’è un gesto che ha ricordato l’altra puntata, se non erro era un segnale di richiesta di aiuto in caso di pericolo.”

“… succede spesso che un avvocato massone davanti ad un giudice in tribunale  [1h 22′ 50″]  faccia velocemente il segno dell’apprendista muratore e il giudice molto spesso dopo aver riconosciuto l’affiliazione di quell’avvocato, sentenzia in modo favorevole al suo cliente. Ma, è proprio questo il motivo per cui la gente vuole affiliarsi alla massoneria, cioé proprio per i benefici che se ne possono trarre nel lavoro. Ovviamente è un’ingiustizia.”  [1h 23′ 13″]

“L’altra volta parlava anche del segnale di pericolo, che mi pare abbia fatto anche vedere. Il segno del massone in pericolo com’è?”

“È il grande segno di soccorso. Durante il giuramento per il terzo grado della massoneria si fa un’affermazione legata alla cerimonia di sepoltura e resurrezione alla quale ogni  [1h 23′ 13″ fa vedere il segno massonico di soccorso]  massone deve partecipare per potere andare avanti. La frase è: “Oh Signore, mio ​​Dio, non c’è aiuto per il figlio della vedova?” …”

[1h 24′ 06″]  “Quindi fanno i gesti così, così e così, questo è il segno di soccorso, giusto?”

“Sì, ed è un segno molto impegnativo, …, perché a quel punto sei obbligato ad assistere quel fratello nel bisogno, anche se questo può costarti la vita.”  [1h 24′ 41″]

 

“Qual è invece quello dell’altro simbolo, per il secondo grado?

Nel secondo grado, il massone pronuncia il giuramento così, è chiamato il “segno di guardia”.

Il grado di apprendista muratore, il segno di guardia è il modo con cui si pongono le mani sul testo della legge sacra quando pronunci il tuo giuramento. È fatto così  [1h 24′ 40″]  e simboleggia la pena legata al giuramento del’apprendista muratore.

Il segno di guardia del grado di compagno d’arte, invece, è questo  [1h 24′ 50″]  segno qui, la pena legata al giuramento di questo grado è: “avere il torace aperto e il cuore strappato e posto sul tempio”.

Infine, durante il giuramento per il terzo grado di maestro massone le mani si pongono sul testo sacro in questo modo  [1h 25′ 07″]  

il segno di guardia, e questo è il segno normale: “che il mio corpo possa essere smembrato e le mie viscere strappate, ridotte in cenere e sparse ai quattro venti del cielo”. …”

1. Il dito che punta verso l’alto. Indica l’approvazione da parte dell’elite dell’intelletto dell’individuo e la sua idoneità alla promozione al successivo livello.

Da sinistra: un disegno da un vecchio testo massonico (foto da: Texe Marrs, Codex Magica, 2005, Edizione Kindle); Jenner Edward Anthony (1749-1823) medico e naturalista britannico, noto per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo e considerato il padre dell’immunizzazione (foto da: http://it.wikipedia.org/); Malcom X (1925-1965) un attivista statunitense, massone appartenente alla Prince Hall Freemasonry (foto da: http://axiomamnesia.com/).

Da sinistra: Licio Gelli, che è stato a capo della Loggia Massonica P2; Aleister Crowley (1875-1947), mago occultista, anche lui massone (foto da: http://im9.eu/picture/aleister-crowley-thinker); Ernest Borgnine (1917-2012), famoso attore americano, che era un massone di alto grado. Qui le dita sotto hanno una posizione leggermente diversa, in quanto una di esse è sulla bocca o vicina ad essa, per cui è possibile che questo segno abbia un altro significato.

Sempre in merito a questo segnale massonico, ecco da sinistra Gustavo Raffi, il Gran Maestro del GOI, che fa lo stesso segnale, ma con il dito indice leggermente più in basso (foto da: http://politicainrete.it/), e Gianni Agnelli, che faceva parte della Loggia di Montecarlo, in un ritratto fatto dal pittore Mauro Capponi nel 1984 (foto da: http://www.gigarte.com/).

2. Due dita rivolte verso l’alto. Stanno ad indicare la legge degli opposti presente nella Massoneria e tra gli Illuminati, che è la legge del portare ordine fuori dal caos, del riconciliare gli opposti, ossia il bene e il male, la luce e le tenebre; ma esse indicano anche le due colonne del tempio massonico. Ecco qua alcuni esempi.
Da sinistra: un disegno da un testo massonico (foto da: Richardson’s Monitor of Freemasonry, pag. 42); Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (foto da: http://www.luogocomune.net/); il primo ministro israeliano Ariel Sharon, massone, su un manifesto (foto da: International Jerusalem Post, 9 Febbraio 2001); Leonard Nimoy, ebreo e massone, famoso attore della serie televisiva Star Trek, in una foto apparsa sul Time Magazine del 4 aprile 2005; Giuseppe Mazzini, massone; e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (massone, in quanto iniziato alla Loggia massonica P2) sulla copertina del libro ‘Il ritratto di un principe’ scritto da Alessandro Iovino che è uno storico e saggista appartenente alle Assemblee di Dio in Italia (peraltro lo stesso Iovino nel retro del libro ha messo una sua foto in cui è con un dito alla testa e tre dita sotto, posizione che è simile al primo segno sopra visto). Per chi volesse vedere un’altra foto di Berlusconi (quando era più giovane però) dove dà questo segnale massonico, che è praticamente uguale a quello di Gustavo Raffi, vada a questa pagina http://www.fanpage.it/ma-berlusconi-legge-fanpage/

Qui invece potete vedere il principe Antonio De Curtis (in arte Totò, 1898-1967) – massone – in due pose che rimandano a quella massonica, e difatti tra le tantissime foto su Totò presenti su Internet il sito massonico http://www.montesion.it/ nella sezione intitolata ‘Antonio De Curtis il Fratello’ ha messo quella a sinistra, mentre il sito del Grande Oriente d’Italia (http://goirsaa.it/) nella pagina dedicata a Totò ha messo quella a destra. La ragione? E’ evidente.

 

Riprtiamo anche di seguito LA MANUALITTA’ GESTUALE DI COMUNICAZIONE HORECA

I gesti delle mani e delle braccia nell’Horeca

1 – Dita delle mani intrecciate tra loro

Atteggiamento esplicito di frustrazione od ostilità. Esistono tre tipi principali di posizionamento:

  1. Soggetto seduto: braccia appoggiate sui gomiti, mani di fronte al viso (ostilità molto forte – in quanto il soggetto compie uno sforzo fisico nel mantenere questa posizione).
  2. Soggetto seduto: braccia appoggiate sul tavolo, mani di fronte al busto (ostilità di media intensità – forse più frustrato che ostile).
  3. Soggetto in piedi: braccia lungo il corpo, mani davanti al pube (è lo stadio più “debole” di ostilità – in seguito il soggetto potrebbe distaccare le due mani e assumere un atteggiamento più accondiscendente verso colui che ha di fronte).

2 – Dita delle mani che si toccano solo sui polpastrelli

Atteggiamento di conoscenza del problema e dimostrazione di superiorità intellettuale. Generalmente ha valenza positiva. Esistono due tipi principali di posizionamento:

  1. Soggetto seduto: braccia appoggiate sui gomiti, mani di fronte al viso. Il soggetto sta parlando e comunicando le sue opinioni o idee.
  2. Soggetto seduto: braccia lungo il corpo, avambracci appoggiati sulla parte superiore delle gambe, mani di fronte al pube. Il soggetto sta ascoltando qualcuno che parla (posizione abitualmente più sfruttata dalle donne anche in fase oratoria).

Nota: consiglio la posizione (b) ai venditori nella fase finale della trattativa, quando si sta per raggiungere la firma dell’ordine.

3 – Palmo racchiudente l’altra mano dietro la schiena.

Posizione dichiarante superiorità e/o confidenza. Tipico del poliziotto di quartiere, della famiglia reale e degli alti ufficiali in rassegna a plotoni o autorità. Si espongono tramite un incosciente atto di coraggio, le parti molli del proprio corpo, il cuore e il petto. Esperienze fatte in varie università di psicologia hanno dimostrato che un soggetto sotto stress per attesa (sala aspetto di un dentista, intervista televisiva, ecc.), se assume questa posizione tende a calmarsi, acquisire maggior confidenza e addirittura divenire autoritario.

4 – Mani in tasca

I soggetti che infilano le proprie mani nelle tasche posteriori dei pantaloni tentano di nascondere l’attitudine dominante della persona. Le donne in particolare hanno ben sfruttato questo atteggiamento: comportamenti tipici maschili sono permessi ora anche alle esponenti del sesso femminile, attuando in questo modo manifestazioni comportamentali aggressive finora negate (sfruttando talvolta anche il dondolarsi sui piedi a mo’ di “tacco/punta”).

Le barriere delle braccia nell’Horeca

Le braccia conserte

Un curioso esperimento tendente a rilevare una correlazione tra attenzione e posizione del corpo, fu con-dotto diversi anni fa in un’università americana dell’Illinois. Vennero scelti due campioni di studenti i quali avevano il compito di leggere alcuni brani di letteratura e commentarli inseguito. Al primo gruppo fu detto di scegliersi liberamente la posizione più comoda senza peraltro incrociare gambe e braccia. Al secondo gruppo fu imposto il contrario. Bene. Al termine delle letture e avviata la discussione di verifica con gli studenti, si notò che gli appartenenti del secondo gruppo che avevano letto con braccia e gambe conserte, dimostrarono uno scarso livello conoscitivo e sintetico delle letture (con uno scarto a loro sfavore del 38% rispetto ai membri primo gruppo), e inoltre furono an-che fortemente critici verso gli autori.

 

La cordicella di cui si servivano i Massoni operativi per tracciare e delimitare il contorno di un edificio in costruzione formava essa pure una forma chiusa, quasi una catena che circondava tutto l’edificio, delineandone le sue forme esteriori. Bisogna tuttavia ricordare che le grandi costruzioni antiche erano sempre costruite secondo un modello cosmico; d’altronde è espressamente specificato che la Loggia è l’immagine del cosmo. La cordicella che ha racchiuso e delimitato l’edificio nella sua fase di progettazione ha dunque saputo determinare il suo perimetro esterno e dunque la sua capienza; essa è pertanto diventata la cornice di una determinata costruzione che si voleva appunto su modello cosmico. La Catena può anch’essa essere considerata una cornice, perché delimita le frontiere esterne di una costruzione racchiusa nel suo interno, ed è per questo motivo che ha tra le sue funzioni, e forse anche come funzione principale, quella di mantenere al loro posto i vari elementi che contiene o che racchiude al suo interno, in modo da formare un tutto ordinato. 

Spilla Massone

MANILODGES 1

Di seguito potete leggere con un altro post relativo alla simbologia gestuale massonae degli Illuminati potete lefggerslo pigiando sul link sotto

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