COVID 5

January 29, 2025
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Covid-19: quanto sono cresciuti i patrimoni di chi guida la lotta al virus

Dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità  ha dichiarato  Covid-19 una pandemia globale, i mercati azionari sono crollati in tutto il mondo e l’indice Dow Jones  ha registrato  la peggiore onda di vendite dal 1987.

Anche se i mercati hanno rimbalzato un po’, un gruppo di società non ha mai avuto problemi e, al contrario, è cresciuto costantemente: quello delle attrezzature sanitarie, oltre che quelle al lavoro su vaccini, trattamenti e kit di test.

TENTIAMO IN QUESTO POST DI CAPIRE CHI HA GIOVATO EFFICACEMENTE DELLA PANDEMIA,  e caso mai se i avolri sono stratorferi come sembre  se questi giustificavano una gestione della pandemia in maniera Pilotata

La crisi economica legata alla diffusione del coronavirus  è styata  una delle più violente e al tempo stesso come una delle più peculiari della storia moderna: è una crisi che già nella fase di esplosione ha manifestato enormi polarizzazioni  tra i vincitori ei perdenti, tra gli esiti nell’economia reale  e quella nel giardino chiuso della  finanza,  tra settori estremamente eterogenei.
 
In un certo senso il coronavirus è stato un Giano bifronte perchè ha creato, al tempo stesso, meno globalizzazione con il freno ai commerci e più globalizzazione per il crescente ruolo delle industrie del digitale, enormi accumulazioni e immani devastazioni economiche, nuovi campioni economici e nuovi giganti dai piedi d’argilla.
 
Gli Stati Uniti sono la manifestazione plastica di questa divaricazione, con decine di milioni di disoccupati che si sono affiancate al rally delle borse, col Nasdaq che dopo aver recuperato le perdite del terribile marzo dei mercati ha sfondato il muro dei 10mila punti, trainato dai titoli tecnologici.
 

I giganti del tech sono i trionfatori di questa crisi, in cui l’economia immateriale dei dati, lo smart working, la connettività sono stati temi fondamentali su cui testare la tenuta di un sistema. Non è un caso che nella classifica delle imprese capaci di vedere la propria capitalizzazione svettare nel corso dei mesi della pandemia spicchino molto spesso le imprese del comparto tecnologico, capaci di sfruttare i loro apparati, di processare i dati creati dal comparto economico nel corso della pandemia e di non venire eccessivamente penalizzate del lockdown.

Solo Tra il 2021 e i primi nove mesi del 2022 le multinazionali farmaceutiche Pfizer, BioNTech, Moderna e Sinovac hanno registrato profitti per circa 90 miliardi di dollari dalla vendita di vaccini e farmaci contro il Covid-19.

Guadagni enormi “in larga parte dovuti a decenni di ricerca finanziata da investimenti pubblici, miliardi di sovvenzioni per lo sviluppo e la produzione e decine di miliardi sotto forma di Accordi di acquisto avanzato (APA) con i governi”, sottolinea Somo, organizzazione olandese che indaga i comportamenti e le politiche delle grandi aziende transnazionali, nel rapporto “Pharma’s pandemic profits” pubblicato il 27 febbraio.

Più nel dettaglio, Pfizer ha generato utili netti per 25 miliardi di dollari, BioNTech e Moderna 20 miliardi a testa mentre la cinese Sinovac ha rilevato margini per circa 15 miliardi.

Insomma, Quando la pandemia di COVID-19 ha chiuso intere economie, le aziende farmaceutiche si sono affrettate a sviluppare, produrre e distribuire vaccini su richiesta dei governi di tutto il mondo.

Mai prima d’ora così tanti sforzi e denaro erano stati così rapidamente incanalati nella creazione di vaccini. Mai prima d’ora così tanti soldi pubblici erano stati dedicati e promessi alle aziende farmaceutiche. Di conseguenza, molte aziende farmaceutiche sono state incentivate a sviluppare vaccini contro il COVID-19.

Ma non solo. “La percezione comune è che i vaccini Covid-19 siano stati sviluppati rapidamente dalle aziende farmaceutiche in tempi molto brevi, ma questo non è il quadro completo.

Ricerche precedenti avevano gettato le basi”, ricorda Somo citando diversi articoli di ricerca che hanno evidenziato come la tecnologia utilizzata per sviluppare rapidamente i vaccini era disponibile negli Stati Uniti perché il governo aveva finanziato la ricerca di base e il progresso di queste tecnologie.

“Anche altri governi e organizzazioni internazionali hanno finanziato la ricerca, come la tecnologia mRNA utilizzata da Moderna e Pfizer/BioNtech -si legge ancora nel report-. Ad esempio, la Fondazione Bill&Melinda Gates ha finanziato Moderna per lo sviluppo della tecnologia mRNA, sia nel 2016 sia nel 2019, per un importo totale di 21 milioni di dollari.

In realtà, la tecnologia mRNA ha una lunga storia di sviluppo, che risale al 1961, finanziata da diverse università”.

A queste risorse vanno poi sommate quelle erogate dai governi tramite i cosiddetti Advanced purchase agreements (Apa), ovvero il pagamento anticipato per sostenere i costi di sviluppo e di produzione: miliardi di dollari sono finiti nelle casse delle aziende mentre i vaccini erano ancora in fieri e ancor prima di conoscerne l’efficacia.

Secondo le stime di Somo le aziende avrebbero ricevuto almeno 86,5 miliardi di dollari ma l’importo esatto “è difficile da determinare e potrebbe essere molto più alto perché le aziende e i governi non sono stati trasparenti nei loro accordi -aggiunge Esther de Haan, ricercatrice di Somo-.

Per quanto abbiamo potuto stabilire, questi accordi non richiedevano alle società di restituire il denaro utilizzato per sviluppare e produrre vaccini, anche quando lo sviluppo falliva e il prodotto non veniva mai consegnato”.

Un nuovo rapporto, rivela come i vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna sarebbero stati venduti a prezzi esorbitanti agli stati, che avrebbero pagato 41 miliardi di dollari in più solo nel 2021, rispetto al costo di produzione stimato da 1,18 a 2,85 dollari a dose e nonostante 8,2 miliardi di finanziamenti pubblici ricevuti dalle due aziende.

L’Italia avrebbe potuto risparmiare 4,1 miliardi di euro per l’acquisto dei vaccini, sufficienti a garantire oltre 40 mila nuovi posti di terapia intensiva o l’assunzione di 49 mila nuovi medici.

La Ue nel suo complesso ha speso 31 miliardi di euro in più. I paesi africani li avrebbero pagati quasi 6 volte il costo, il COVAX 5 volte di più: cifra sufficiente a vaccinare già oggi ogni persona nei Paesi a basso-medio reddito. 

Appello urgente per un’immediata sospensione dei brevetti, in occasione della riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio di questa settimana.

Mentre  invece  – Il costo della vaccinazione globale con gli innovativi vaccini a mRNA – Dato per assodato che fossero efficaci, ma  ancora ad oggi i subbi sono  tantissimi)  sostenuto dall’iniziativa COVAX dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – avrebbe potuto essere almeno 5 volte più basso, se i colossi farmaceutici non godessero dei monopoli sui brevetti dei vaccini Covid. Condizione che ha fatto pagare ai Paesi ricchi fino a 24 volte il costo stimato di produzione.

“I miliardari a Davos potranno brindare all’incredibile impulso che le loro fortune hanno ricevuto grazie alla pandemia e all’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, – ha detto Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam International – ma allo stesso tempo decenni di progressi nella lotta alla povertà estrema rischiano di essere vanificati con milioni di persone lasciati senza mezzi per poter semplicemente sopravvivere”.

“La marcata concentrazione della ricchezza – e di potere economico – nelle mani di pochi è il risultato di politiche di lungo corso, di decenni di liberalizzazioni e deregolamentazione della finanza e del mercato del lavoro, di anni in cui le regole del gioco sono state fortemente condizionate da interessi particolari a detrimento della maggioranza dei cittadini”, ha aggiunto Bucher.

A questo punto ci sembra opportuno riportare una recente dichiarazione di Robert F. Kennedy Jr. Nominato Da Trump ne nuovo Governo Usa come responsabile Area Sanitaria

"Non guardo nella testa di Anthony Fauci. Non guardo nella testa di Bill Gates. Non dico che ha fatto questo perché era avido o perché era manipolatore. Racconto semplicemente cosa hanno fatto e la storia parla da sola. E, sai, è una storia di, davvero, di persone coinvolte in comportamenti criminali davvero terribili, terribili, immorali, omicidi." "E usando una posizione nel governo che ha avuto per 50 anni, senza elezioni, per reprimere questi controlli totalitari che non erano basati sulla scienza e che tutti ora ammettono non esistessero. Infatti, ieri, il procuratore capo della FDA ha ammesso che non c'era motivo." "Ha ammesso perché ha perso la causa in tribunale contro il medico. Ma non c'era motivo di scoraggiare le persone dall'assumere Ivermectina. L'ivermectina è stata una cura molto, molto devastante per il COVID." "Ha letteralmente annientato il COVID. E, sapete, privando le persone di Ivermectina, siamo morti molti, moltissimi, milioni di persone in tutto il mondo. E non ne avevano bisogno. C'erano cure per il COVID dal primo giorno, cure molto efficaci. E loro non lo volevano." "Volevano solo il vaccino. E c'era una regola, una regola, sai, una regola federale poco nota di cui erano tutti a conoscenza, che diceva che non si può rilasciare un'autorizzazione all'uso di emergenza per un vaccino se esiste un rimedio esistente che è già stato approvato per qualsiasi uso." "Quindi se avessero ammesso che l'idrossiclorochina o la famotidina o l'ivermectina o uno qualsiasi dei 25 farmaci terapeutici esistenti che erano molto efficaci contro il COVID, se avessero ammesso che uno qualsiasi di loro era efficace, l'intero progetto del vaccino sarebbe crollato. Non avrebbero potuto farlo. E, e così hanno deciso che avrebbero finto che non ci fosse una cura, a parte il vaccino." "E hanno dato alla gente un prodotto che non era stato testato correttamente, e che ora, se un'intera generazione di ragazzi che ha, sai, la miocardite, questi terribili problemi cardiaci nei giovani atleti, vedi così tanti ragazzi ora morire sui campi da gioco. Giusto. E che non avevamo mai visto niente del genere prima. In media, erano, credo, 29 al mese a livello globale, atleti che morivano sul campo. E ora stavamo scendendo a 100 al mese." "Ed è, sai, e lì deve ancora esserci una resa dei conti. I media mainstream non hanno ancora raggiunto la scienza, ma la scienza è là fuori ora, ed è devastante."

A fronte di queste considerazioni, però ormai è in corso Il grande sgretolamento dell'operazione psicologica globale COVID-19 che sembra entrato nella sua fase finale. come vedremo nel prossimo Blog

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