ProfeziaMerde

November 23, 2023
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Questo è abbastanza incredibile. Si tratta del colonnello Lawrence Wilkerson, ex capo di stato maggiore di Colin Powell quando era presidente dei capi di stato maggiore congiunti e segretario di Stato, che prevede che il risultato finale del comportamento di Israele sarà la distruzione del paese.

Lo paragona alla profezia di Geremia nella Bibbia che avvertiva gli ultimi re di Giuda che se non avessero smesso di “riempire questo luogo con il sangue degli innocenti” (come “bruciare i loro figli nel fuoco”, il sacrificio dei bambini sarebbe stato una pratica). allora…) Dio li avrebbe “fatti cadere di spada davanti ai loro nemici”. E infatti poco dopo il Regno di Giuda cadde in mano ai Babilonesi. Queste sono le parole esatte della profezia di Geremia a cui fa riferimento Wilkerson (src: biblehub.com/bsb/jeremiah/1 ): «In quel luogo proclamate le parole che vi dico: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io farò venire tali calamità su questo luogo, al punto che risuoneranno gli orecchi di tutti coloro che ne sentono parlare, perché mi hanno abbandonato e ne hanno fatto un luogo straniero e hanno offerto in questo luogo incensi ad altri dèi che né loro né i loro padri né i re di Giuda hanno mai conosciuto. Hanno riempito questo luogo con il sangue degli innocenti. Hanno costruito alti luoghi a Baal su cui bruciare i loro figli nel fuoco come offerte a Baal, qualcosa che non ho mai comandato o menzionato, né mi è mai passato per la mente. . Perciò ecco, verranno i giorni – oracolo del Signore – nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innom, ma valle del massacro. E in questo luogo rovinerò i piani di Giuda e di Gerusalemme. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici, per mano di coloro che attentano alla loro vita, e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra».

Perciò ecco, verranno i giorni – oracolo del Signore – nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innom, ma valle del massacro. E in questo luogo rovinerò i piani di Giuda e di Gerusalemme. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici, per mano di coloro che attentano alla loro vita, e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra».

O popolo di Gaza: Non piangiamo per te, Chiunque di voi sia morto, è morto come martire. E chi vive in mezzo a voi, vive a caro prezzo, Piangiamo per noi!

Con tutto il rispetto, le antiche profezie religiose non valgono un centesimo nel mondo reale. Né è necessaria la lungimiranza di Geremia per vedere che le azioni attuali di Israele stanno indebolendo la sua posizione nel mondo. Per quanto riguarda la distruzione, tutti gli stati, i regni e gli imperi cadono, sia quelli del bene che quelli del male. Nessuna nazione dovrebbe mai illudersi di avere una qualche sanzione divina di potere eterno.

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Ieri su “Yediot Akhronot” l’ex generale IDF Ghiora Eiland: “La via per vincere la guerra più rapidamente per noi richiede il collasso di tutti i sistemi dall’altra parte e non solo l’uccisione di militanti di Hamas. La comunità internazionale ci avverte del pericolo di una crisi umanitaria a Gaza e del pericolo di epidemie gravi.

Non dobbiamo farci intimidire. Epidemie nel sud di Gaza avvicineranno la vittoria e ridurranno le perdite di Tzahal.

E no, non è crudeltà per sé, perché la sofferenza dell’altra parte non è un fine, ma solo un mezzo. Possono interrompere la sofferenza con la resa. Sinwar non si arrenderà, ma non c’è motivo per cui altri leader non lo facciano, quando finiranno la benzina, l’acqua e quando le epidemie arriveranno da loro e quando le vite dei loro famigliari saranno in pericolo.

Il governo israeliano deve essere molto più duro di fronte agli americani, almeno per dire la seguente cosa: fino a che non saranno restituiti tutti gli ostaggi, non richiedeteci pause umanitarie.”

In realtà è la Moschea di Gaza quella che hanno  fato saltare

Toccherà anche alle chiese. Anzi, già comincia:

A Gerusalemme, i coloni israeliani stanno espropriando le proprietà dei cristiani armeni: il quartiere armeno ha origine nel IV secolo.

Gli israeliani vorrebbero costruire un hotel di lusso.

“Dall’anno scorso a quest’anno, prima che scoppiasse la guerra a Gaza, tutti i cristiani (cattolici, ortodossi, copti, armeni, protestanti) sono stati oggetto di continue e pesanti provocazioni, episodi aggressivi, profanazioni a chiese e danneggiamenti ad altri luoghi sacri.
Statue di madonne fracassate a bastonate, sputi e offese a preti di passaggio, ostacoli vari e molestie continue”

Israele sta facendo pulizia religiosa.

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