Pesce Dotto

December 8, 2023
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“Il pesce dotto, il pesce povero e gli idilli di Teocrito”

Progetto di informazione scolastica, valorizzazione del patrimonio culturale del settore ittico e promozione di comportamenti alimentari corretti per le scuole medie superiori

animal-1297847_960_720del Comune di BALESTRATE

by Caterina. Bulgarella

Obiettivi:

 

  1. realizzazione di campagne di informazione scolastica volte all’inserimento delle problematiche del settore pesca nell’ambito dell’educazione ambientale;
  2. valorizzazione del patrimonio culturale della gente di mare;
  3. promozione dei comportamenti alimentari corretti e informazione sulle caratteristiche organolettiche del pescato locale.

Mezzi:

 

  1. a) educationals e manifestazioni per gli istituti aderenti;
  2. b) realizzazione di materiale divulgativo in forma multimediale.

 

“Il pesce dotto, il pesce povero e gli idilli di Teocrito”

Progetto di informazione scolastica, valorizzazione del patrimonio culturale del settore ittico e promozione di comportamenti alimentari corretti

per le scuole medie superiori del Comune di BALESTRATE

Tipologia di iniziativa

  • Campagna di informazione scolastica

Obiettivi:


a) realizzazione di campagne di informazione scolastica volte all’inserimento delle problematiche del settore pesca nell’ambito dell’educazione ambientale;
b) valorizzazione del patrimonio culturale della gente di mare;
c) promozione dei comportamenti alimentari corretti e informazione sulle caratteristiche organolettiche del pescato locale.

Mezzi:
a) educationals e manifestazioni per gli istituti aderenti;

b) realizzazione di materiale divulgativo in forma multimediale.


Dati identificativi del soggetto richiedente  e composizione del partenariato. :

Soggetto proponente:  Consorzio intercomunale tintari nebrodi

 Background

Perchè parlare del “pesce dimenticato”? Perchè è una carta vincente da giocare in un momento di crisi dei consumi ittici. Il 2006 ha registrato un forte calo, pari a circa il 9% rispetto all’anno precedente. Un dato preoccupante, la cui causa più immediata va individuata in un sensibile e diffuso incremento dei prezzi, che ha superato mediamente il 7% e raggiunto punte di addirittura il 42% per i molluschi

Come contrastare allora la crisi dei consumi e fronteggiare l’inasprimento dei prezzi? è veramente impossibile fidelizzare i consumatori, convincendoli a godere con buona frequenza del sano piacere del pesce? La soluzione a parere di molti sembra essere a portata di mano e riguarda proprio il “pesce dimenticato”.

La specie ittica più comune nei mari italiani che offre la massima garanzia di freschezza e economicità. Assumendo un ruolo importante in una alimentazione sana ed equilibrata. Aiutando, per merito dell’alta presenza di acidi grassi polinsaturi a prevenire e curare diverse patologie.

Oggi la ricerca scientifica rivaluta questo prelibato prodotto dei nostri mari consigliandoci di inserirlo spesso nella nostra alimentazione. Era uno dei protagonisti indiscussi dell’alimentazione degli antichi romani: il Garum, una salsa piccante e dal forte profumo, diffusamente aggiunta a cibi e bevante. Qualunque sia stata, realmente, la ricetta certo è che il pesce azzurro ne era l’indiscusso protagonista. Questo tipo di pesce ha rivestito per secoli un ruolo di primo piano nell’alimentazione delle popolazioni costiere: grazie alla sua economicità era il cibo quotidiano per una delle comunità più povere, quella dei pescatori. Basti pensare che nelle case più povere l’aringa era appesa alle travi in soffitto, all’altezza d’uomo, per potervi strofinare sopra il pane affinché questo prendesse un poco del sapore del pesce.

Quando intorno al 1700 si diffuse la tecnica di conservazione sott’olio, il pesce azzurro fece le sue prime apparizioni anche sulle tavole delle popolazioni dell’entroterra. La grande gastronomia ha per lungo tempo snobbato questo tipo di pesce regalando esclusivamente alle trattorie locali alcune incredibili preparazioni, trascurando così un eccezionale  patrimonio naturale, tradizionale e gastronomico. Il mar mediterraneo, infatti, offre oltre 500 specie di pesci e un’ ampia scelta di molluschi e crostacei ma purtroppo, di questo ricco  patrimonio ittico sulle nostre tavole arriva solo una minima quantità di cui raramente fa parte fa parte il pesce azzurro.

Sapore deciso e forte, difficoltà nella pulizia per l’esigua dimensione e la qualità di spine sono probabilmente, le ragioni che hanno da tempo orientato ristoratori e consumatori verso la scelta di altro pescato, talvolta di allevamento e di importazione. Una tendenza, questa, che però sta andando via diminuendo, grazie anche ai numerosi interventi di medici e di nutrizionisti che esaltano le proprietà di questo pesce, troppo spesso dimenticato.


Negli ultimi anni, infatti la ricerca medica ha evidenziato l’importanza  del consumo di pesce azzurro quale alimento alternativo ad altri cibi proteici come formaggi,uova o carne. Il pesce azzurro in genere è inoltre un alimento adatto a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia, dai più piccoli ai più grandi ai più anziani, sia per il valore nutrizionale che per le sue carni gustose.

Oltre all’apporto di proteine di elevata qualità, presenta una particolare composizione dei grassi, ricca di acidi grassi insaturi, fra i quali gli Omega 3 capaci di ridurre il livello del colesterolo nel sangue; una dieta ricca di questo tipo di alimenti, allontana, dunque il rischio di malattie cardiovascolari.

L’apporto in calorie fornito da 100 grammi di parte edibile delle più comuni specie di pesci azzurro, senza aggiunta di condimenti oscilla tra le 89 Kilo calorie dell’aguglia e le 168 K calorie dello sgombro. Nelle acciughe, nelle sardine e negli sgombri  sono rilevanti anche le qualità di vitamine B2 e PP e di ferro.

Negli anni sono state riconosciute agli Omega 3, presenti nel pesce azzurro,  altre importanti funzioni biologiche: riduzione della colestorolemia, effetto antiarterosclerotico con la riduzione del rischio di trombi, miglioramento  della circolazione sanguigna, inibizione degli agenti infiammatori in corso di diverse patologie di tipo  osteoarticolare  (artrite reumatoide) gastro-enetrologico e dermatologico. In questo ultimo campo, l’azione degli Omega3 si rivela importante nelle dermatiti per la diminuzione del prurito nonché del trattamento di affezioni legate ad una alternata composizione lipidica dell’epidermite, come nel caso di dermatite seborroica, psoriasi, ecc.


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