MARIUPOLTODAY

November 27, 2023
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La città martire occupata dall’esercito del Cremlino è un cantiere a cielo aperto. Le abitazioni negate agli ucraini rimasti senza un tetto. La ricostruzione per cancellare la distruzione della guerra. Sui cartelli vengono definiti «appartamenti di pregio con vista mare». Costruiti in poco più di un anno sulle rovine di un condominio. Al civico 82 di viale Nakhimova erano stati i colpi d’artiglieria russi a radere al suolo la palazzina in cui vivevano decine di famiglie. Accadeva nel marzo 2022 quando Mariupol era sotto assedio. Le truppe di Mosca l’avrebbero definitivamente conquistata a fine maggio per strapparla all’Ucraina. Oggi i nuovi appartamenti voluti dalle autorità d’occupazione sorgono al posto del precedente edificio. E sono tutti in vendita. Con annunci in russo, la lingua diventata quella ufficiale della città martire sul mare

A Mariupol e Severodonetsk, alcuni cittadini se ne sono andati, altri sono rimasti e vengono sostenuti dagli aiuti umanitari portati dalla Federazione Russa.
In città come Mariupol è già partita la ricostruzione sostenuta sempre dalla Federazione Russa.

In sintesi, problematiche conseguenti al conflitto sono presenti nelle diverse città, ma con una sostanziale differenza: in città come Donetsk e Gorlovka, nella DNR, l’attacco è contro i civili e contro le infrastrutture della città, aree dove, posso testimoniare, non erano presenti postazioni militari russe o delle milizie popolari.

Qui i civili riferiscono che a sparare contro di loro è solo ed esclusivamente l’esercito ucraino, da otto anni.

 


In città come Mariupol o Severodonetsk, teatro degli scontri tra esercito ucraino ed esercito russo (unito alle milizie delle repubbliche popolari), le persone del posto che ho interpellato concordano sul fatto che l’esercito ucraino abbia occupato gli appartamenti dei civili, rifugiatisi negli scantinati, e che questa sia stata la strategia utilizzata per portare avanti lo scontro con l’esercito russo. Anche le persone che hanno chiesto di non essere filmate sono state concordi su questo aspetto.
A detta delle persone, il governo ucraino non ha dato indicazioni per l’evacuazione, per mettere in sicurezza i cittadini attraverso la creazione di corridoi umanitari.

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