DIVERSI

March 26, 2023
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COME MASSACRIAMO IL CONGO

Alto Congo confine RWANDA

Le multinazionali Europee Russe, Americane e Cinesi hanno sede in RWANDA. CREANO LE BANDE GUERRIGLIERE NELLE MINIERE a confine del Congo. per il controllo dei loro siti. LE BANDE assumono una sigla terroristica. Requisicono i bambini nei villaggi se si rifiutano ammazzano le madri. ILCOLTAN è ISTANTANEAMENTE radioattivo, I bambini si ammalano in pochi mesi

https://rumble.com/v2ewmue-congo-coltan.html

Transizione Ecologica… Gli stronzi che comprano auto a batteria sono gli stessi che piangono le morti in mare di questi poveri cristi

Coltan Congo

Queste sono le condizioni di estrazione del coltan nella RDC. È così che l’Africa viene derubata alla cieca.

COLTAN CONGO

DELTA DEL NIGER

peggio dei campi di fuoco milioni di ettari di un Paradiso terrestre autentico. LI abbiamo fatti diventare un inferno. Con la popolazione costretta a fuggire a causa di tutte le malattie, dal tumore ai polmoni a tutto quello che si puà immaginare. Dei veri e propri crimini umanitari

 

 

Che cosa è l’OPL245

Nigeria – Il caso ENI/OPL 245. La dimensione dell’Affare. La dimensione della presunta tangente. La dimensione dei territori Grande 3 volte la SICILIA. IL PROCESSO PER CORRUZIONE SI COMPLETA CON ASSOLUZIONE AGIP

Lo scorso fine luglio, la Procura della Repubblica di Milano e il governo nigeriano hanno fatto appello alla sentenza di assoluzione con formula piena di tutti gli imputati della vicenda Opl 245 pronunciata dal settimo collegio del tribunale il 17 marzo 2021. Fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, quindi, si celebrerà un processo d’appello sempre a Milano.

In attesa che anche i procedimenti in Nigeria e in Olanda seguano il loro corso, abbiamo provato a fare un po’ d’ordine sulla complessa vicenda di presunta corruzione che vedeva coinvolti l’Eni, il gigante petrolifero anglo-olandese Shell e loro top manager. Partendo dalla lontana genesi di questa storia, mettiamo in fila i fatti. è l’immenso blocco petrolifero acquisito nel 2011 dalle oil major Eni e Shell, una sorta di Eldorado offshore dell’oro nero.

OPL245 è il più grande blocco petrolifero della Nigeria, situato nel Golfo di Guinea, a 150 chilometri al largo della costa. Consta di due campi petroliferi, Etan e Zabazaba, con riserve stimate e mai provate fino a 9 miliardi di barili di petrolio. Secondo la multinazionale anglo-olandese Shell le riserve accertate e i gas condensati associati ammontano a meno di un miliardo di barili equivalenti, ma l’esplorazione dei due campi non è stata ancora completata.

Una vicenda giudiziaria nata per caso

Subito dopo la firma dell’accordo nell’aprile 2011, il mediatore russo Ednan Agaev si rivolge a un tribunale di New York per richiedere il pagamento di 65 milioni di dollari di commissione dalla Malabu per l’intermediazione svolta. Il giudice lo rimanda alla Corte di Londra, ma la citazione viene pubblicata. Quindi anche il mediatore nigeriano Emeka Obi a Londra fa causa alla Malabu chiedendo ben 215 milioni di dollari, che un giudice congela sul conto fiduciario del governo nigeriano alla JPMorgan di Londra, dove Eni aveva versato 1,1 miliardi di dollari. Dopo due tentativi falliti di spostare i soldi pagati per la licenza in Svizzera e poi in Libano su un conto di una società diversa dalla Malabu, ma collegata al console italiano in Nigeria Gianfranco Falcioni, alla fine 801 milioni di dollari ancora liberi sono trasferiti alla Malabu in Nigeria.

Alla fine del 2012, si svolge la causa tra la Energy Venture Partners  di Obi e la Malabu di Etete e i verbali del processo vengono resi noti. Nel 2013, ReCommon e alcuni suoi partner inglesi presentano un esposto alla Procura di Milano, alla Metropolitan Police di Londra, al dipartimento di Giustizia e alla Security and Exchange Commission negli Usa. Da questi esposti partono varie indagini. Obi vince la causa in via definitiva e sorprendentemente gli vengono assegnati 110 milioni di dollari di commissione, denaro che sposta subito in Svizzera. Nel 2014, la Procura di Milano riesce a sequestrare la rimanenza sul conto di Londra e anche i soldi in Svizzera. Le indagini vanno avanti e l’FBI riesce a tracciare tutti gli spostamenti di denaro in dollari. Nel 2015, le autorità inglesi chiudono il caso, ma in Nigeria cambia il governo e così parte una valida cooperazione con l’Italia sul caso. Sono tracciati tutti gli spostamenti degli 801 milioni di dollari arrivati nel Paese: più di mezzo miliardo era finito alle società dell’imprenditore Aliyu Abubakar, vicino al governo Jonathan. Il resto ad Etete, che si lancia in spese smodate e salda debiti passati. Nel 2015, sempre da un esposto di ReCommon e dei suoi partner, nasce un’inchiesta su Shell e i suoi manager anche in Olanda. Nel febbraio del 2016, un raid congiunto della polizia olandese e della guardia di finanza italiana nella sede centrale della società all’Aja porta al sequestro di numerose prove. Allo stesso tempo il governo nigeriano muove un’azione civile di asset recovery contro la Malabu a Londra e riesce a farsi assegnare gli 85 milioni di dollari sequestrati. Nel 2017 Adoke Bello fa causa contro il nuovo ministro della giustizia per fermare l’indagine penale in Nigeria, che però continua. Nel dicembre del 2017 si materializza il rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione internazionale da parte della Procura della Repubblica di Milano. Corruzione internazionale è una tipologia di reato diverso da corruzione “domestica”, in quanto emana dal dettato della Convenzione OCSE contro la corruzione di pubblici ufficiali stranieri, recepito nel nostro codice penale.

Il video è Molto esplicativo

NIGER OPL245

LA GRANDE EROINA ADAMA AFRICA

https://rumble.com/v2ewnks-africa-la-grande-adama-una-eroina-dei-ns-tempi.html

AFGHANISTAN DOPO LA CIVILIZZAZIONE

https://rumble.com/v2ewoi4-afghanistan-dopo-la-ns-civilizzazione.html

Afghanistan

FESTA PRIMAVERA AFRICANA DURA 30 Giorni

FESTA DELLA PRIMAVERA AFRICANA

AFRICA 2043


Un giorno qualcuno lo spieghera

QUALCUNO SA SPIEGARLO^?????

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