Spose bambine

November 7, 2025
Nel mondo più di 250 milioni di donne sono state costrette a sposarsi prima del quindicesimo anno di età, spesso contro la loro volontà. In molti casi, poi, il matrimonio forzato segue il rapimento delle future spose, che vengono costrette ad avere rapporti sessuali contro la propria volontà.

Un fenomeno orripilante che ancora oggi affligge questo pianeta e che tenteremo di analizzare in questo blog.

Salvatore Bulgarella

Per capire bene occorre partire molto da lontano e i documenti più verosimili emergono dalle scritture delle religioni Monoteiste. La Bibbia ib particolare 

La Bibbia non definisce esplicitamente un’età minima per il matrimonio, ma i riferimenti culturali e le pratiche sociali dell’antico Vicino Oriente suggeriscono che i matrimoni avvenivano in età che oggi considereremmo molto giovani, anche se non si parla di “spose bambine” nel senso moderno e patologico del termine. 
Ecco alcuni aspetti chiave:

Nel suo insieme la Bibbia presenta come un dato positivo e voluto da Dio la sessualità e il suo esercizio, ma sa che essa possiede anche un lato oscuro e pericoloso da controllare e regolare attraverso norme ben precise.

In un mondo segnato dal patriarcalismo, sono numerose le leggi che proibiscono l’uso violento della sessualità o il suo esercizio all’interno dello stretto ambito familiare.

Eppure, se si sono fatte le leggi, la realtà deve aver presentato degli aspetti non corretti e che vengono varie volte condannati, ma talvolta anche approvati in quanto posti sulla linea della continuazione della storia della salvezza e della sopravvivenza di Israele all’interno di un mondo ostile.

  • Contesto Culturale: Nell’antico Israele, come in molte culture dell’epoca, il matrimonio era spesso un accordo familiare o tribale piuttosto che una scelta individuale basata sull’amore romantico. L’età del matrimonio era determinata dalla maturità fisica e dalla capacità di svolgere i ruoli sociali e riproduttivi.
  • Maturità Fisica: Le ragazze venivano considerate pronte per il matrimonio solitamente dopo la pubertà. L’obiettivo primario era la procreazione e la continuazione della famiglia e del lignaggio.
  • Fidanzamento e Matrimonio: Era comune un periodo di fidanzamento (che era un legame giuridico vincolante) seguito dal matrimonio vero e proprio, quando la sposa veniva portata nella casa dello sposo. Durante il periodo di fidanzamento, la ragazza rimaneva a casa dei genitori e si evitavano i rapporti sessuali.
  • Riferimenti successivi (Talmud): I testi rabbinici successivi (Talmud) indicano che una ragazza poteva essere fidanzata molto presto (anche prima dei 10 anni e un giorno, a volte), ma il matrimonio (l’inizio della vita coniugale) avveniva generalmente più tardi, attorno ai 12-14 anni, o comunque dopo l’inizio della pubertà. 
In sintesi, la Bibbia riflette le norme culturali del suo tempo, dove l’età matrimoniale era significativamente più bassa rispetto agli standard moderni, con le ragazze che si sposavano non appena considerate fisicamente mature per la procreazione e la vita familiare. 

Il Corano , una innovazione temporale della Bibbia,  considera il matrimonio islamico un contratto bilaterale che richiede il consenso di entrambi gli sposi, anche se in passato la sua espressività è stata mediata dalla figura del tutore (wali) per la donna. Oltre al consenso, sono necessari la presenza di testimoni, una dote (mahr) per la sposa e la pubblicizzazione attraverso una festa. L’obbligatorietà del consenso è un principio fondamentale, pertanto un matrimonio non è valido se manca. 

  • Tutore (Wali): Storicamente, specialmente per la sposa, è richiesta la presenza di un tutore (il padre, un parente maschio o un giudice) che garantisce che il matrimonio sia voluto e che si svolga in modo consapevole.
  • Pubblicizzazione: Il matrimonio deve essere reso pubblico, solitamente attraverso un banchetto nuziale, per rendere noto lo stato civile degli sposi. 

L’argomento è certamente molto discusso dai Rabbini nella Torah Ebrea

Cosa può dirci allora questo brano sulla concezione biblica del sesso prematrimoniale? In un suo articoloRav Elchanan Samet spiega:

 

“Qual è la punizione inflitta a una fanciulla sedotta? Assolutamente nessuna. Anche il seduttore non è punito; piuttosto, egli deve pagare il padre della fanciulla sedotta per risarcirlo della sua perdita […]. Vediamo, allora, che i rapporti sessuali consensuali tra un uomo e una vergine non fidanzata, sebbene non certo adeguati dal punto di vista morale, non costituiscono un crimine. La Torah affronta la questione rigorosamente dalla sola prospettiva economica”.

 

Pur se è doveroso contestualizzare ai tempi passati i passi delle scritture delle 3 religioni monoteiste, traspare comunque, (a parte alcuni passi del Talmud ebreo anche recenti) che Il rapporto matrimoniale Umo-Donna da una parte deve essere Consensuale, dall’altro deve avvenire almeno in un periodo Post Pubertà. 

Pubertà Femminile; un altro argomento  che si pone a infinite considerazioni ed interpretazioni che affronteremo in un altro Blog.

Certamente però possiamo affermare che nella storia delle scritture non è un “Comandamento”. Nel senso che le 3 Religioni monoteiste non incidono in maniera sostanziale nel fenomeno dell Spose Bambine che si è evoluto senza sosta  fino ai Nostri giorni

I matrimoni Precoci nella storia più recente

Assodato che le religioni sono pressochè ininfluenti sul fenomeno dei Matrimoni precoci, possiamo dire  allora che è l’uomo che nella sua raffigurazione Patriarcale ne è la causa sostanziale. 

Gia dall’inizio dell’Età del Bronzo, quando le società agricole divennero stanziali. Il sistema patriarcale si basava sul predominio maschile in ambito familiare, politico e sociale, con il padre che deteneva autorità su tutti i membri della famiglia e trasmetteva nome e diritti attraverso la linea maschile. Questa struttura, formalizzata nel corso dei secoli, ha influenzato leggi, morale e organizzazione sociale, relegando le donne a ruoli subordinati. Anche se il patriarcato giuridico è stato smantellato in molte aree, persistenze culturali come stereotipi e differenze nei ruoli di genere continuano a esistere. 

Questo potere diviene più  o meno pesante nell’ambito delle singole confessioni religiose. La dove il Patriarca della Comunità Sociale, dei villaggi sperduti o delle metropoli moderne utilizza la religione interpretandola a suo piacere; spesso per dominare la donna in tutti i momenti della vita sociale. Cotume, Abbigliamento, Sesso, Personalità, Potere. fino alla Subordinazione più spinta.

 

Gli uomini quindi come categoria sociale opprimono individualmente e collettivamente tutte le donne come categoria sociale appropriandosi della loro forza riproduttiva e produttiva, controllando i loro corpi, le loro menti, la loro sessualità e spiritualità principalmente attraverso mezzi “pacifici” come la legge e la religione.

In questo contesto, il maschile diventa la norma, il parametro, il modello o il paradigma dell’umanità mentre il femminile è “l’Altro” che si costituisce in relazione al “Uno” che è l’uomo.

In questo contesto il fenomeno delle Spose Bambine è presente già dal Medio Evo

Il matrimonio sanciva di fatto il passaggio della bambina dalla potestà del padre a quella del marito.

Durante il Medioevo questo fenomeno rientrava nella quotidianità, ma anche fra Settecento e Ottocento l’età nuziale poteva partire per le donne dai 12 anni in diversi stati (es. Inghilterra, Regno di Napoli…), addirittura nelle famiglie reali, o comunque dotate di ricchezze e poteri, si celebravano matrimoni fra bambini o fra bambine e adulti.

Probabilmente anche tra i nostri bis o tris nonni forse troviamo qualche storia triste di matrimoni combinati perché anche in Italia in passato era nella norma che ragazze giovanissime, non ancora maggiorenni sposassero persone più grandi di loro rendendole schiave di ruoli già descritti per loro da una società culturalmente arretrata e con usanze discutibili.

Durante il Medioevo questo fenomeno rientrava nella quotidianità, ma anche fra Settecento e Ottocento l’età nuziale poteva partire per le donne dai 12 anni in diversi stati Europei, compreso Italia.

Sebbene oggi sia pratica rara e illegale nella maggior parte del mondo, il matrimonio precoce era una normalità in molti stati nel passato, incluso il Medioevo e fino al XVIII e XIX secolo, o ai nostri giorni, come accadde ad esempio nel 1900, quando una bambina di 12 anni sposò un giovane di 26 anni.

L’età nuziale poteva variare notevolmente a seconda delle classi sociali. Le donne di estrazione borghese e rurale tendevano a sposarsi in un’età più matura rispetto alle donne delle classi più agiate che si sposavano anche in giovanissima età. 

 

Riguardo l’Italia, Non che in Italia fino a cento anni fa i matrimoni con ragazze minorenni fossero rarissimi, anche se il filtro “morale” della tradizione cattolica ha impedito che le bambine di 10 anni andassero in spose con normalità.

A proposito vi consiglio di leggere

Storie di spose bambine nella Sicilia

senza diritti

Sembrava avesse sessant’anni quando è arrivata in consultorio invece ne aveva trenta: sul volto i segni della solitudine e di una decina di figli, con il più grande si toglie meno di 15 anni. Quando ebbe il primo ciclo è stata data in sposa a un amico del padre, un uomo di vent’anni più vecchio, perché così funziona, e si è trovata bambina e madre. Questa donna è palermitana, fin dalla nascita è stata trattata come un oggetto, e come un oggetto ha vissuto finché uno dei suoi piccoli non è volato dalla finestra all’alba del Duemila. Solo allora le istituzioni si sono accorte di lei, di loro. “Ma è così devastata – spiega l’assistente sociale – che non c’è modo di recuperarla, oggi lei e il marito hanno perso la potestà”.

Continuiamo questo blog nei prossimi Post relativi ai seguenti argomenti

  1. Statistica  mondiale dei matrimoni perecoci
  2. Quanti matrimoni precosi avvengono in Asia Africa
  3. Perchè in alcuni paesi il Matrimonio è pressochè  una necessità
  4. Quanti matrimoni Precosi IN Europa e Stati Uniti Oggi

Grazie per la lettura: 

Salvatore bulgarella