Hamas Stranissimo

December 27, 2023
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Tutte le volte che tentiamo di analizzare, Hamas, i suoi comportamenti, i suoi alleati ed i suoi PROTETTORI.

Ci troviamo di fronte a delle dichiarazioni che partono dall’EVIDENZA e pochissime che partono dalle cause dell’Esistenza  Di Hamas.

Come un gruppo di tifosi, che chiama HAMAS TERRORISTA. a prescindere. 

In questo post e negli altri precedenti tenteremo di costruire in maniera progressiva di affrontat la problermatica, a meno di pregiudizi, ma utilizzando semplicemente i fatti, i documenti disponibili, anche se sono di difficile reperimento.

E vorremo cominciare da una riflessione

Sapete che Israele sta combattendo per difendersi dal terrore di Hamas, che si oppone alla volontà onnipotente di Israele di impadronirsi di tutta la terra palestinese e di trasferire il resto del popolo palestinese, che Ben Gurion non era riuscito in nessun modo a espellere nella guerra di indipendenza del 1948.

o la Nakba della Palestina, che ha visto un’intelligente pulizia etnica del pacifico popolo palestinese, con Israele che si è impadronito di circa l’80% del mandato palestinese. ?

La Palestina fu ripulita nel 1948, 

i neo-storici israeliani furono tra i primi ad affermare questo fatto molto semplice: i massacri, la forza e l’intimidazione furono i mezzi per raggiungere quel risultato storico.

 Dopo due decenni Israele ha conquistato il resto della Palestina, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, che rappresenta appena un quinto della terra della Palestina. A poco a poco il movimento di liberazione nazionale palestinese, l’OLP, si convinse che la soluzione “realistica” di rinunciare alla terra del 1948 e creare uno stato sui confini del 1967 fosse una soluzione praticabile. 

Tuttavia, Israele non è mai stato sulla stessa lunghezza d’onda. Dopo gli accordi di Oslo, gli israeliani sono diventati più decisi a portare avanti una nuova, astuta e paziente pulizia etnica in Cisgiordania se non anche a Gaza.

Ma, c’è un PROBLEMA Alla politica mainstream americana non piace parlare del passato. Preferiscono partire sempre dal “qui e ora”, ma chi può biasimarli?

Quando tutti sanno che ciò comporterebbe l’inizio di tutta quella storia noiosa

su come hanno condotto una favolosa guerra di genocidio contro i nativi,

poi hanno importato alcuni milioni dall’Africa per essere ridotti in schiavitù nel tempio degli incredibili paradisi della democrazia americana. Come potrebbe un uomo ragionevole aspettarsi che la politica americana si innamori degli studi storici?

Ma anche parlando al Presente, Soprattutto al presente c’è qualcosa che stride con evidenza.

Ad esempio una dei rappresentanti più autorevoli del Partito Republicano Americano. (Candidato alla Presidenza degli Stati Uniti) Newton Leroy Gingrich. Recita.

<quello palestinese è un popolo inventato> ; I palestinesi non esistono e il processo di pace in Medio Oriente è un’illusione. Perchè i Palestinesi non esistono.

A partire da queste considerazioni diffuse su tutto il mondo terraque. Senza contrapposizioni. E’ facile capire quale è l’atteggiamento intimo, di TUTTO l’occidente rispetto alla problematica Palestinese

Quasi più nessuno sottolinea che:

Israele non è stato creato per ordine delle Nazioni Unite nel 1947. È stato creato il 14 maggio 1948 quando la leadership sionista sotto Ben-Gurion ne dichiarò unilateralmente l’esistenza, senza definirne i confini. È importante sottolineare che a quel tempo gli ebrei possedevano solo il 7% della terra della Palestina e che la Risoluzione 181 non divideva la Palestina né conferiva alla leadership sionista alcuna autorità legale per la sua dichiarazione unilaterale.

Nel conflitto che ne seguì, più di 750.000 arabi subirono la pulizia etnica dalla Palestina . Il diritto al ritorno è un diritto legale riconosciuto a livello internazionale e garantito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dal Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, riconosciuto esplicitamente nel caso dei rifugiati palestinesi per la prima volta nella Risoluzione 194 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dell’11 dicembre 1948.

Non è difficile capire che a fronte di queste mostruose STORTURE STORICHE. I Palestinesi, cioè i Padroni di casa; Cioè Gli arabi, gli Ebrei Nativi ed i Copti (i Cristiani d’Egitto)  possano di tanto in tanto ribellarsi e chiedere di riavere . LA LORO TERRA. Lo fanno con il cattivo appoggio degli altri stati Musulmani confinanti, o con Partiti politici Vincenti, creati all’uopo di volta in Volta da Israele e Stati Uniti, Come vedremo.  E chi si ribella come gli Schiavi Romani, come Spartaco, Sono definiti dall’Occidente “terroristi”. Sono marchiati come TERRORISTI e tali restano nella memoria collettiva per sempre.

Ed allora tornando ad Hamas ed al loro capo Attuale “Haniya, Hamas”, tentiamo di capire. Se è veramente un Terrorista,, Uno schiavo, Un Rivoluzionario. come e quando è arrivato al Governo della Palestina e con quali complicità

Fatah e Hamas sono due partiti politici Palestinesi. 

Noi li etichettiamo ” Fazioni Terroristiche” (siamo bravissimi con le etichette)

Fatah, come organizzazione laica nata nel 1959, grazie alla volontà di un gruppo di attivisti palestinesi, tra cui Arafat.

Hamas nasce  più tardi sorretto dai Fratelli Musulmani Palestinesi.

Ma il vero movimento politico con un’ampia visione strategica ed interna rimane fino al 1992 Fatah; Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).

Hamas solo dal 2000 comincia ad avere un peso politico riconosciuto in Palestina, e poi nel 2006  ottiene il 44% dei voti contro il 41 di OLP che comincia da quel momento a scomparire. Ci sono parecchie opinioni rispetto al successo di HAMAS: e molte di queste conducono ad elezioni etero dirette da Agenti Esterni. Indovinate chi?

Da allora Hamas domina ogni aspetto della vita nella Striscia di Gaza: l’educazione, l’amministrazione degli ospedali e del sistema sanitario, la riscossione delle tasse, la sicurezza e il controllo dei confini con Israele e Egitto.

Fa continue dichiarazioni di LIBERAZIONE, Minacce roboanti, e di tanto in tanto lancia qualche missile sull’esercito israeliano. Dove però non si fanno mai vittime.

La cosa più inquietante è che ogni volta che Hamas Opera. Israele Occupa Nuovi Territori per RIVALSA. 

In Poco Tempo i media hanno spostato la narrazione identificando i nuovi attori al posto dei tradizionali. Non è più guerra fra Israele e Palestina. Ma Fra Israele ed Hamas: i Terroristi di Hamas.

Ci si chiede però cosa ha fatto Hamas concretamente per la liberazione dei territori Palestinesi  Occupati da sempre da Israele. A vedere le cartine praticamente NULLA.

Anzi a guardare bene con l’ultimo Piano di spartiziojne di Trump del 2020, Non solo la Palestina PERDE il 76% dei territori, ma nei territori rimanenti gli insediamenti dei Coloni Palestinesi è cresciuta a forza di centinania per mese; anche dopo il 7 Ottobre 2023. 

A pensar male viene quasi da pensare che Hamas Si sia dimostrata un partner eccellente di Netanihau & C.

“Hamas, con mio grande rammarico, è una creazione di Israele”, ha detto al Wall Street Journal

nel 2009 Avner Cohen, un ex funzionario israeliano per gli affari religiosi

che ha lavorato a Gaza per più di due decenni. A metà degli anni ’80,

Cohen scrisse addirittura un rapporto ufficiale ai suoi superiori avvertendoli di non giocare al divide et impera nei territori occupati, sostenendo gli islamisti palestinesi contro i laici palestinesi. 

“Io… suggerisco di concentrare i nostri sforzi sulla ricerca di modi per spezzare questo mostro prima che questa realtà ci venga in faccia”, ha scritto

A Cohen fanno eco molteplici funzionari Israeliani  come Brig o Il generale Yitzhak Segev, che era il governatore militare israeliano a Gaza all’inizio degli anni ’80. Segev, ad un giornalista del New York Times confessa, che Israele ha contribuito a finanziare il movimento islamico palestinese come “contrappeso” ai laici e alla sinistra dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e del partito Fatah, guidato da Yasser Arafat (che lui stesso ha riferitoSi apre in una nuova schedaad Hamas come “una creatura di Israele”).

“Il governo israeliano mi ha dato un budget”, ha confessato il generale di brigata in pensione, “e il governo militare dà alle moschee”.

Il quadro generale: 

“Devi ammettere che nessuno ha le mani pulite, che tutti noi siamo complici in una certa misura”, ha detto OBAMA durante un’intervista a Pod Save America , uno spettacolo condotto da assistenti dell’ex presidente.

Quelle di cui sopra non sono solo supposizioni ma anche delle costatazioni, tuttavia non sono suffcienti a capire e mostrar gli intecci di Hamas con stutture Esterne.

Spesso la narrazione dice che è l’Iran a finanziare Hamas. Non solo possibilissimo ma anche provato ampiamente. Però anche qua ci sono delle cose che tornano poco. Per esempio  la cospicua eliminzazione di alcune sanzioni finanziarie, all’Iran volute da Obama

Una notizia che lascia oltremodo perplessi è, riportata dal Fatto Quotidiano;

Nel 2018 le foto di 15 milioni di dollari in contanti trasportati in valigette nere attraverso il valico di Erez, che separa Israele da Gaza, sono comparse su tutti i media israeliani. Ancora prima, nell’estate del 2016, il governo guidato da Benjamin NetanyahuNaftali Bennett e Avigdor Lieberman, ha permesso ad altre valigie piene di denaro del Qatar di entrare nella Striscia, con il pretesto di sostenere progetti infrastrutturali urgenti.

Con il placet di Netanyahu, dunque, il denaro qatariota arrivava nelle casse di Hamas e con esso il gruppo terroristico si armava e comprava il sostegno della popolazione ridotta nella povertà più assoluta, distribuendo il denaro agli impiegati pubblici sotto forma di stipendi, alle famiglie più bisognose sotto forma di aiuti economici e ai civili feriti e ai familiari dei morti palestinesi durante gli scontri con le forze di sicurezza israeliane sotto forma di risarcimenti.

COME MAI?

All’epoca si era già capito dove si voleva andare a parare.

Il piano di Bibi Netyanhu era semplice: consentire al Qatar di finanziare e rafforzare la presenza di Hamas a Gaza per danneggiare l’Autorità nazionale palestinese presieduta da Abu Mazen. Inoltre – almeno nei progetti del premier israeliano – ciò avrebbe dovuto contenere la violenza di Hamas e al tempo stesso si sarebbe scongiurata la soluzione “due popoli due Stati” sostenuta dalla comunità internazionale.

Considerazioni confermate l’8 ottobre 2023 da Times of Israel, una della maggiori testate giornalistiche Israeliane, che Titola “

La politica del premier di trattare il gruppo terroristico come un partner, a scapito di Abbas e dello Stato palestinese, ha provocato ferite che Israele impiegherà anni per guarire.”

e continua

” Per anni, i vari governi guidati da Benjamin Netanyahu hanno adottato un approccio che divideva il potere tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, mettendo in ginocchio il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas e compiendo mosse che sostenevano il gruppo terroristico Hamas.

L’idea era quella di impedire ad Abbas – o a chiunque altro nel governo della Cisgiordania dell’Autorità Palestinese – di avanzare verso la creazione di uno Stato palestinese.”

Affermazioni che lasciano senza parole specialmente se si considera come ufficialmente videne definito HAMAS DA NETANYAHU. Ma il cronista continua 

” Nella maggior parte dei casi, la politica israeliana è stata quella di trattare l’Autorità Palestinese come un peso e Hamas come una risorsa. Il parlamentare di estrema destra Bezalel Smotrich, ora ministro delle finanze del governo intransigente e leader del partito Sionismo religioso, lo ha affermato lui stesso nel 2015.

Ma Non Basta l?articolo di Interceptor Afferma

IL PRESIDENTE ISRAELIANO ISAAC Herzog 

ha affermato questa settimana che, per quanto riguarda l’esercito, c’è poca differenza tra la popolazione civile di Gaza e Hamas, che governa il territorio assediato dal 2007. 

I leader israeliani sembravano credere che questo calcolo strategico potesse durare indefinitamente.

“Hanno stabilito che questa situazione di costante instabilità politica e violenza è preferibile rispetto alla conclusione di una sorta di accordo politico più ampio che porterebbe effettivamente a un risultato finale per portare la pace tra israeliani e palestinesi”, ha detto l’analista politico palestinese Yousef Munayyer a Deconstructed di The Intercept. podcast questa settimana. “E hanno scelto questa strada piuttosto che quella, e penso che ne stiamo vedendo i risultati in piena mostra negli ultimi giorni.”

Hamas, in questo senso, è stata una presenza conveniente per Israele, i cui leader hanno favorito il gruppo militante rispetto all’Autorità Palestinese, o AP, lo pseudo-governo istituito durante il processo di pace di Oslo per amministrare i territori palestinesi fino ai dettagli di un governo sovrano. Lo Stato palestinese potrebbe essere negoziato. Sebbene Hamas sia stato per anni il nemico n. 1 nella retorica israeliana, offrendo una copertura a Israele per mantenere il suo blocco e uccidere periodicamente centinaia di civili palestinesi a Gaza, ha anche offerto a Israele un alibi per evitare di rispettare il suo presunto impegno nei confronti dello Stato palestinese. .

Insomma

Un comodo spauracchio

Israele occupa illegalmente Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est dal 1967.

Per decenni ha mantenuto sia gli insediamenti che una presenza militare regolare all’interno di Gaza, come continua a fare negli altri territori che occupa. La situazione è cambiata nel 2005, quando Israele ha smantellato gli insediamenti a Gaza, ha ritirato l’esercito e ha intrapreso quella che ha definito una politica di “disimpegno”. 

Da allora, Israele ha spesso sostenuto che non sta più occupando la Striscia, anche se controlla praticamente ogni accesso di persone e merci in entrata e in uscita da essa. (Gaza è ancora considerata occupata secondo il diritto internazionale, dato il dominio quasi totale di Israele su di essa, come evidenziato questa settimana dall’annuncio che avrebbe tagliato l’elettricità, il carburante e il cibo dalla Striscia in seguito all’attacco di Hamas.)

“Gli Stati Uniti sono intervenuti direttamente e hanno cercato di avviare un cambio di regime”, ha detto a The Intercept Tareq Baconi, segretario del think tank palestinese Al-Shabaka. “C’è stato un momento in cui Hamas stava sviluppando una piattaforma politica che avrebbe potuto portarci in una posizione molto diversa. Ciò è stato completamente bloccato dagli americani, in primis dall’amministrazione Bush. Quindi l’idea che questo fosse qualcosa di inevitabile non è vera e rimuove la responsabilità americana nel portarci ovunque siamo”.

“Da un lato, sì, Hamas, e il governo di Hamas della Striscia di Gaza in particolare, è stato un grande vantaggio, soprattutto perché ha permesso a Israele di credere di poter mettere in gabbia due milioni di palestinesi”, ha detto Baconi. 

“Ci sarebbero state escalation di violenza di tanto in tanto, ma fondamentalmente, [Israele] sarebbe riuscito a separare con successo la Striscia di Gaza dal resto della Palestina. 

E avrebbe potuto farlo solo avendo Hamas al potere perché può affermare che c’è questa organizzazione terroristica assetata di sangue che è decisa alla sua distruzione che giustifica il blocco e fa dimenticare al mondo che il blocco e gli sforzi per strangolare Gaza sono iniziati ben prima che Hamas fosse ancora esistente. stabilito.”

Insomma a vederlo da questo punto di vista, sembrerebbe che HAMAS, finanziata da Netanyahu ed america tramite Qatar ed Iran. potesse rappresentare il  Comodo Idiota per Israele. Un accordo non tacito dal momento che Netanyahu,

 Il quadro è stato così favorevole che Benjamin Netanyahu, allora primo ministro e ora di nuovo in carica, avrebbe affermato:Si apre in una nuova schedain una riunione del 2019 del suo partito di destra Likud,

“coloro che vogliono contrastare la creazione di uno stato palestinese dovrebbero sostenere il rafforzamento di Hamas e il trasferimento di denaro ad Hamas”.

 

Come ISraele HA CREATAO E FINANZIATO HAMAS

La sua strategia verso Hamas si è completamente ritorta contro Israele. Come lo spiega?

Per quanto riguarda Gaza, la politica di Netanyahu, a differenza di quella del precedente governo, è esplicitamente stata quella di rafforzare Hamas per approfondire la tensione tra Hamas e l’Autorità Nazionale Palestinese di Ramallah, che è comunque il nostro principale interlocutore dagli Accordi di Oslo. Sotto Netanyahu, un governo di coloni e fascisti ha pensato di poter utilizzare Hamas per indebolire l’Autorità Palestinese. Ecco il risultato. Mi rattrista usare queste parole, ma lo faccio perché amo il mio Paese e penso che questo debba essere detto. AFFERMA

Nitzan Horowitz, Ex ministro della Salute di Benjamin Netanyahu

e conclude

La dottrina di Netanyahu – espressa molto chiaramente ai membri del Likud nel 2019 – era di rafforzare Hamas pagando all’organizzazione milioni di dollari ogni mese per cercare di creare un cuneo tra i palestinesi di Gaza e quelli della Cisgiordania. Va detto che non era solo in questa visione.

Anche parte dell’establishment militare la pensava così – Israele aveva avuto successo in un’operazione piuttosto pesante contro Hamas qualche anno fa e credeva che questo sarebbe stato sufficiente a dissuadere l’organizzazione terroristica.

A questo Punto Mi viene un Dubbio. 

se è verosimile, come sembra da più fonti, che Hamas sia la più recente INVENZIONE di Israele, non è che forse, per caso; non voglio pensare male, ma a volte pensando male si indovina;

dicevo; non è che forse Hamas sia stato anche uno strumento strategico per Israele, per conseguire alcuni obiettivi territoriali. Per spiegare al mondo di essere di tanto in tanto vittima del terrorismo e che per difendersi aveva necessità vitale di OCCUPARE ALTRI TERRITORI.??

E quindi non erano le sue azioni di occupazione ma leggittima difesa o Rivalsa.?

Se fosse così è verosimile supporre che anche il 7 Ottobre possa essere un’azione del genere finita male.

Non abbiamo abbastanza documenti per provare questa Insolenza (a fronte delle vittime) e quindi vi lasciamo alle Vostre considerazioni. Qualora avessimo aggiornamenti verosimili,. Vi aggiorniamo. Grazie

Però riportiamo integralmente una Inchiesta di CNN (USA)

 

 

Valigie con 15 milioni di dollari in contanti dal Qatar portano sollievo a Gaza

CNN — 

Dopo mesi di trattative, il Qatar ha consegnato a Gaza 15 milioni di dollari, con l’obiettivo di pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici di Gaza e di alleviare la situazione umanitaria.

Il denaro, inviato in contanti in tre grandi valigie, è stato portato a Gaza giovedì attraverso Israele dall’inviato del Qatar a Gaza, Mohamed Al Emadi.

L’emittente pubblica Israel TV è stata la prima a mostrare una foto delle valigie e una fonte governativa a conoscenza della questione ha confermato l’autenticità della foto.

Le immagini scattate a Gaza nel fine settimana mostravano funzionari pubblici palestinesi in fila per ricevere il denaro, con alcuni che sventolavano banconote da 100 dollari. Hamas ha ordinato agli uffici postali di rimanere aperti venerdì e sabato – il fine settimana abituale a Gaza – per gestire l’erogazione del denaro, ha riferito un portavoce di Hamas alla CNN.

Intervenendo domenica presso una centrale elettrica a Gaza, Al Emadi ha dichiarato: “La politica dello Stato del Qatar a sostegno della causa palestinese negli ultimi anni non lascia spazio a dubbi o spiegazioni”.

Il trasferimento di denaro arriva poche settimane dopo che il Qatar ha iniziato a inviare a Gaza il combustibile di cui c’era urgente bisogno per alimentare la centrale elettrica dell’enclave costiera. La fornitura di combustibile ha aumentato l’elettricità a Gaza da circa quattro ore al giorno a otto ore, nel tentativo di alleviare la crisi umanitaria.

I negoziati per il pacchetto finanziario per Gaza erano iniziati mesi prima, in seguito alla decisione dell’Autorità Nazionale Palestinese di tagliare gli stipendi dei dipendenti di Gaza lo scorso anno, ha riferito alla CNN una fonte del governo israeliano a conoscenza della questione.

A fine giugno, il Ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha incontrato il Ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani a Cipro per finalizzare l’accordo finanziario, secondo il sito di notizie israeliano Walla! News. Lieberman si trovava a Cipro per un incontro trilaterale con i Ministri della Difesa greco e cipriota.

Il ministro dell’Istruzione israeliano di destra, Naftali Bennett, che ha criticato qualsiasi accordo con Hamas, ha riconosciuto le comunicazioni tra Liebermann e al-Thani quando ha dichiarato domenica alla Radio israeliana che i due erano al “culmine dei loro contatti” a luglio.

L’approvazione dell’accordo è arrivata ad agosto durante una riunione del gabinetto di sicurezza ISRAELIANO.

Il trasferimento ha scatenato critiche nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu; gli oppositori lo hanno accusato di essere debole nei confronti di Hamas, dopo l’aumento delle tensioni degli ultimi mesi, che ha visto anche una serie di lanci di razzi contro Israele da parte di militanti di Gaza.

Parlando sabato sera prima di un volo per Parigi, Netanyahu ha difeso l’iniziativa, aCredo che in questo momento sia la mossa giusta”.

Bennett ha denunciato alla radio israeliana il trasferimento di milioni di dollari a Gaza come “denaro per la protezione”.

“Nel breve termine, si abitua la controparte al fatto che può ricorrere alla violenza per portare avanti i propri interessi”, ha affermato.

Bennett ha sostenuto un approccio più duro nei confronti di Hamas, soprattutto dall’inizio delle proteste settimanali

Ahmad Majdalani, membro del Comitato Esecutivo dell’OLP, ha dichiarato: “Il finanziamento di Hamas da parte del Qatar è un metodo da contrabbandieri e mafiosi. Da quando in qua a Israele importa di Hamas?”

Majdalani ha accusato gli Stati Uniti di aver orchestrato il pagamento, aggiungendo che Hamas stava lavorando per essere parte integrante della proposta di pace dell’amministrazione Trump. Sia l’Autorità Nazionale Palestinese che Hamas hanno ripetutamente respinto qualsiasi proposta avanzata dagli Stati Uniti.

COINCIDENZE STRANISSIME

Per concludere dopo evere elencato tutte le stranezze Precedenti ed in contemporanea della Fantomatica strage del 7 Ottobre.  riportiamo un altro episodio in COINCIDENZA; il 22 settembre 2023 qualche giorno prima della strage. durante il suo discorso alla 78ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA),  il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato una nuova mappa che cancella  la Palestina .

L’illustrazione mostrava un “nuovo Medio Oriente” in cui la Cisgiordania occupata e la Striscia di Gaza sembravano far parte di Israele.

Anche una precedente mappa errata, presentata da Netanyahu, includeva i territori palestinesi come parte di Israele nel 1948. 

Israele non controllava la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, né la Striscia di Gaza dopo la sua violenta creazione nel 1948, sull’80% della Palestina storica. Le occupò illegalmente nel 1967 e continua a farlo in quella che è nota come la più lunga occupazione della storia moderna. 

Quasi a volere anticipare, quallo che sarebbe successo a Gaza e poi, più avanti in Siria, Libano, Iran Etc. Una precognizione? un incubo… o un progetto ben Articolato.

Durante la presentazione della mappa di venerdì, Netanyahu ha promosso con entusiasmo la riorganizzazione della regione basata sullo stabilimento di legami con i paesi arabi, in particolare con l’Arabia Saudita . 

“Non c’è dubbio: gli Accordi di Abramo hanno segnato l’alba di una nuova era di pace”, ha affermato. “Credo che siamo sull’orlo di una svolta ancora più drammatica: una pace storica tra Israele e Arabia Saudita”.

Le sue dichiarazioni giungono nel contesto dei colloqui sponsorizzati dagli Stati Uniti tra Israele e Arabia Saudita per stabilire relazioni formali.

Questa settimana, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha lasciato intendere che si stanno avvicinando sempre di

Il suo discorso arriva un giorno dopo che il presidente palestinese Mahmoud Abbas  si è rivolto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite , affermando che la pace in Medio Oriente non sarà realizzabile finché ai palestinesi non saranno concessi pieni diritti e uno Stato.

“Chi pensa che la pace possa prevalere in Medio Oriente senza che il popolo palestinese possa godere pienamente dei suoi diritti legittimi e nazionali si sbaglia”, ha affermato Abbas.

Riportiamo qui di seguito un Link Dello STORICO Israeliano RAZ,

che Spiega i Rapporti HAMAS NETANYAHU

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