ColoniInsediamenti

November 29, 2023
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BASTA SOSTENERE GLI INSEDIAMENTI ISRAELIANI NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI Da 50 anni Israele sgombera migliaia di palestinesi dalle loro terre, occupandole e usandole illegalmente per creare insediamenti che possono ospitare esclusivamente coloni israeliani. Intere comunità palestinesi risultano sfollate a causa degli insediamenti. Le loro abitazioni e i mezzi di sostentamento sono stati distrutti. I palestinesi subiscono inoltre restrizioni circa la libertà di movimento, l’accesso all’acqua, alla terra e alle altre risorse naturali. Queste comunità sono state anche violentemente attaccate da coloni e militari israeliani. È ora di reagire! Chiediamo al governo di smettere di sostenere l’economia di questi insediamenti che continuano ad alimentare le sofferenze dei palestinesi. La questione non riguarda solo l’occupazione e l’uso illegale della terra palestinese da parte degli israeliani, ma riguarda anche l’ingresso dei prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei mercati di tutto il mondo e le compagnie estere che operano in queste aree. Tutto questo contribuisce al sostentamento e alla prosperità degli insediamenti illegali.

“È tempo di avviare un percorso di giustizia sui crimini di guerra”

Come? Restituendo ai padroni di casa le tere occupate da decenni

Gli Insediamenti dei coloni Israeliani Sionisti in Palestina, Sono il frutto di una politica imperialista ed espansionista e di un lungo processo di colonizzazione. Sono stati condannati dalle Nazioni Unite e sono illegali secondo il diritto internazionale umanitario.
 
Quando si parla di coloni e insediamenti israeliani della Cisgiordania, o West Bank, si intendono le comunità formate da cittadini di Israele nei territori occupati della Palestina sulla sponda occidentale del fiume Giordano dopo la Guerra dei sei giorni del 1967.
 
La loro nascita deriva da un processo di colonizzazione illegale e violento, cresciuto sotto la spinta del partito nazionalista di destra Likud.
 

Nel 1967 Israele nella guerra dei sei giorni approfitta per occupare tutta la Palestina, dopo decenni di trattati diplomatici senza esito. Israele occupa l’85% della Palestina con insediamenti violenti illegali

La spinta ai coloni

La colonizzazione assunse diverse forme. I primi coloni furono i creatori dei kibbutz, forme associative volontarie basate sui valori di proprietà collettiva ed eguaglianza. Poi arrivarono i fondamentalisti di Gush Emunim e infine, tramite riforme e investimenti pubblici, trasferirsi nei territori occupati divenne economicamente vantaggioso e i governi di destra cominciarono a offrire case, istruzioni, servizi e meno tasse a chiunque volesse diventare un colono.

Gli insediamenti, diventati presto villaggi e città, si svilupparono attorno alle uniche risorse naturali della Cisgiordania, per monopolizzare le fonti d’acqua e i territori fertili.

E nonostante l’area sia sotto il controllo amministrativo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), l’unica istituzione governativa palestinese riconosciuta a livello internazionale e principale rivale politico di Hamas, gli insediamenti non hanno mai riconoscono l’Anp, ma sono totalmente assimilati all’economia, alla politica e all’autorità di Israele.

 

Negli ultimi anni, Tel Aviv ha addirittura annesso una parte della Cisgiordania altamente popolata da israeliani alla municipalità di Gerusalemme.

Perché sono illegali

Gli insediamenti sono quindi il frutto di una politica imperialista ed espansionista e di un lungo processo di colonizzazione. Le violenze e le violazioni dei diritti umani compiute nel processo coloniale, che dura ancora oggi, sono state condannate anche dall’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhcr) e vengono riconosciute come una delle ragioni che hanno portato alla radicalizzazione dei miliziani di Hamas, come sostenuto dal segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Inoltre, la loro creazione è completamente illegale, perché in diretta violazione delle disposizioni del diritto internazionale. L’articolo 49 comma 6 della quarta Convenzione di Ginevra, ratificata da Israele, sancisce che “la potenza occupante non potrà procedere alla deportazione o al trasferimento di una parte della sua popolazione civile nel territorio da essa occupato”. A questa si aggiunge la risoluzione 446 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1979, che ne ha esplicitamente riconosciuto l’illegalità.

Oggi La presenza Dei padroni di casa Palestinesi è ridotta a poche briciole

I Coloni Sionisti, fatti entrare da tutte le parti del mondo dai vari governi Israeliani Sionisti succedutesi, con grossi premi; non solo hanno occupato, ma hanno chiuso con muri di 6 metri i possedimenti occupati illegalmente. 720 kimlometri di barriere che rinchiudo i padroni di casa in una vera e propria prigione

La violenza dei Coloni è scientifica e progressiva nell’intento di fare fuggire i proprietari devastano i terreni di coltura, come in questo caso che distruggono gli oliveti padronali

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