QSionismo

June 30, 2025

I QUATTRO MITI

Non è un caso che quando qualcuno cerca di analizzare la natura del sionismo – le sue origini, la sua storia e le sue dinamiche – ci si imbatta in persone che vogliono spaventarlo o minacciarlo.

Recentemente, gli organizzatori di una manifestazione sulle richieste del popolo palestinese ne hanno parlato in un’intervista alla stazione radio di Los Angeles KPFK, e sono stati sommersi da minacce telefoniche anonime di attentati.

Negli Stati Uniti o nell’Europa occidentale, non è facile diffondere informazioni sulla natura del sionismo o analizzare i fatti specifici che indicano il sionismo come movimento politico. Persino l’annuncio di forum o assemblee autorizzate sul tema nelle università provoca invariabilmente una campagna volta a impedire la discussione. I manifesti vengono strappati non appena vengono affissi.

Volantini di giovani picchetti sionisti irrompono nei raduni per strapparli. Distruggono i tavoli dove sono esposti i documenti. Compaiono articoli e opuscoli che denunciano gli oratori come antisemiti o, nel caso di quelli di origine ebraica, come rinnegati.

Una tale diffusa animosità e calunnia contro gli antisionisti è dovuta all’enorme contrasto tra la finzione ufficiale sul sionismo e sullo Stato di Israele e la pratica barbara della sua ideologia coloniale e del suo apparato repressivo. Le persone rimangono scioccate quando hanno l’opportunità di ascoltare o leggere il secolo delle persecuzioni subite dai palestinesi.

Ecco perché i difensori del sionismo cercano istantaneamente di evitare un’analisi coerente e imparziale della storia del virulento sciovinismo del movimento sionista e dello Stato che ne incarna i valori.

Tutto questo viene rappresentato dalla narrazione Sionista in 4 Miti.

Quotidianamente sbandierati dai media internazionali totalmente nelle loro manil

I Quattro miti hanno principalmente plasmato la coscienza della maggior parte della nostra società riguardo al sionismo sono i seguenti

Il primo è quello di “Una terra senza popolo per un popolo senza terra”. Un mito coltivato assiduamente dai primi sionisti per creare la finzione che la Palestina fosse un luogo remoto e desolato in attesa di essere occupato.

A questa finzione seguì rapidamente la negazione dell’identità, della nazionalità o del legittimo titolo su quella terra da parte dei palestinesi, che vi abitano da tempo immemorabile..

Il secondo è il mito della democrazia israeliana.

Innumerevoli servizi giornalistici e riferimenti allo Stato di Israele, in televisione o sulla stampa, includono il ritornello che si tratti dell’unica democrazia “autentica” in Medio Oriente.

In realtà, Israele è democratico quanto lo stato di apartheid del Sudafrica. Le libertà civili, le procedure giudiziarie e i diritti umani fondamentali sono negati per legge a coloro che non soddisfano i requisiti razziali e religiosi. Migliaia di giovani palestinesi sono detenuti in modo brutale nelle carceri di Israele. senza avere accesso al supporto legale. SEQUESTRATI e non PRIGIONIERI.

Il terzo mito è quello della “sicurezza” come forza trainante della politica estera israeliana.

I sionisti sostengono che il loro stato debba essere la quarta potenza militare al mondo perché Israele è stato costretto a difendersi dall’imminente minaccia delle masse arabe primitive e piene di odio, appena nate. A atale scopo possono detenere più di 100 bombe atomiche. Ufficialmente non dichiarate senza alcun controllo da parte dlle autorità internazionali; a cui invece si sottopone regolarmente l’IRAN

Il quarto mito è che il sionismo sia l’erede morale delle vittime dell’Olocausto.

Questo è il più diffuso e insidioso dei miti sul sionismo. Gli ideologi di questo movimento si sono avvolti nel sudario collettivo dei sei milioni di ebrei caduti vittime dello sterminio nazista. La crudele e amara ironia di questa falsa affermazione risiede nel fatto che il movimento sionista fu attivamente in combutta con il nazismo fin dall’inizio.

Con quest’ultimo Mito i Sionisti rappresentano il livello della loro crminalità diffusa.

La questione della sicurezza è stato l’argomento utilizzato per coprire il sistematico massacro di popolazione civile in tutta la Palestina, in Libano e nel Medio oriente in generale, per confiscare terre palestinesi e arabe, per espandersi nei territori circostanti ed erigere nuovi insediamenti, per deportare e torturare sistematicamente i prigionieri politici.

Con la totale complicità di tutte le classi dirigenti occidentali che si sono susseguite, che si affrettano sempre a precisare che Israele «ha diritto di difendersi»

Un patto militare con il nazismo

Sono in pochissimi a sottolineare che

SIONISMO E NAZISMO SONO STATI PERFIDI COMPLICI.

L’11 gennaio 1941, Isaac Shamir (successivamente Primo Ministro di Israele) propone un patto militare formale tra l’Organizzazione Militare Nazionale (NMO), ovvero l’Irgun sionista, e il Terzo Reich nazista.

Questa proposta divenne nota come Documento di Ankara perché fu scoperta dopo la guerra negli archivi dell’ambasciata tedesca in Turchia. Il testo recita quanto segue:

“L’evacuazione delle masse ebraiche dall’Europa è una precondizione per la risoluzione della questione ebraica; ma ciò può essere possibile e completo solo attraverso l’insediamento di queste masse nella patria del popolo ebraico, la Palestina, e attraverso l’istituzione di uno Stato ebraico entro i confini storici…

“L’NMO, ben consapevole della benevolenza del governo del Reich tedesco e delle sue autorità nei confronti dell’attività sionista in Germania e dei piani di emigrazione sionista, ritiene che:

“1. Potrebbero sussistere interessi comuni tra l’instaurazione di un Nuovo Ordine in Europa secondo la concezione tedesca e le autentiche aspirazioni nazionali del popolo ebraico incarnata dall’OMN.

2. Sarebbe possibile una cooperazione tra la nuova Germania e un rinnovato Ebraismo nazional-popolare, e

3. L’istituzione di uno Stato ebraico storico su base nazionale e totalitaria, vincolato da un’alleanza con il Reich tedesco, potrebbe essere nell’interesse del mantenimento e del rafforzamento di una futura posizione di potere tedesco nel Vicino Oriente.

Perfidia sionista

La perfidia sionista – il tradimento delle vittime dell’Olocausto – fu il culmine del loro tentativo di identificare gli interessi ebraici con quelli dell’ordine costituito.

Oggi, i sionisti collegano il loro Stato al braccio coercitivo dell’imperialismo americano – dagli squadroni della morte latinoamericani alle operazioni segrete.

La CIA in quattro continenti.

Questa sordida storia affonda le sue radici nella demoralizzazione dei fondatori del sionismo, che rifiutavano la possibilità di superare l’antisemitismo attraverso la lotta popolare e la rivoluzione sociale.

Moses Hess, Theodor Herzl e Haim Weizmann scelsero la parte sbagliata delle barricate, quella del potere statale, del dominio di classe e dello sfruttamento.

Sostenevano un presunto dilemma tra l’emancipazione dalla persecuzione e la necessità di un cambiamento sociale.

Comprendevano appieno che la coltivazione dell’antisemitismo e la persecuzione degli ebrei erano opera della stessa classe dirigente di cui cercavano il favore.

Sette anni dopo, i sionisti emularono i nazisti, la cui protezione avevano cercato e talvolta ottenuto, coprendo la Palestina insanguinata con molteplici Lidice97, costringendo 800.000 persone all’esilio.

I sionisti si rivolsero ai nazisti con lo stesso spirito con cui si erano rivolti a Von Plehve, agendo sulla perversa convinzione che l’odio per gli ebrei fosse utile. Il loro obiettivo non era salvare, ma costringere i pochi eletti ad arruolarsi, mentre gli altri venivano abbandonati al loro agonizzante destino.

Il sionismo cercava corpi con cui colonizzare la Palestina e preferiva milioni di cadaveri ebrei a qualsiasi riscatto che potesse insediarli altrove.
Se mai ci fosse stato un popolo in grado di comprendere il significato della persecuzione, il dolore di essere rifugiati perpetui e l’umiliazione del disprezzo, quello sarebbero stati gli ebrei.

Invece di mostrare compassione, i sionisti celebrarono la persecuzione degli altri, proprio come avevano prima tradito gli ebrei e poi li avevano umiliati. Hanno scelto un solo popolo come vittima per infliggergli i piani dei conquistatori.

Hanno condannato gli ebrei sopravvissuti a un nuovo genocidio contro il popolo palestinese, coprendosi, con feroce ironia, con il mantello collettivo dell’Olocausto.

Diviene indispensabile a questo punto fare chiarezza.

Fino a che punto erano collusi gli Ebrei Sionisti con il Regime Nazista di Hitler- ?

Perchè tutto questo è stato nascosto fino ai nostri giorni?

Cosa era il Protocollo di Hankara?

Cosa era il Protocollo dei Saggi?

Cosa era l’Accordo di Haavara?

Tenteremo nel prossimo Blog di esporre tutti i perfidi accordi fra Ebrei ed il Nazismo, evidenzianone la complicità Criminale

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