Lunga Guerra

December 11, 2023
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Il “Business della Rivoluzione”

L’Ordine Mondiale Imperiale crea la propria opposizione. Il movimento Occupy negli Stati Uniti è infiltrato e manipolato. Le “rivoluzioni colorate” finanziate da Wall Street si svolgono in diversi paesi (ad esempio Egitto, Ucraina, Georgia, Tailandia, ). La CIA attraverso varie organizzazioni di facciata si è infiltrata nei movimenti di massa in diverse parti del mondo. Il Centro per l’Azione e le Strategie Non Violente Applicate (CANVAS), ad esempio, sotto gli auspici dell’OTPOR serbo è un’entità sponsorizzata dalla CIA che si descrive come “una rete internazionale di formatori e consulenti” coinvolta nel “Business della Rivoluzione”. Finanziato dal National Endowment for Democracy (NED), costituisce un gruppo di consulenza, che fornisce consulenza e formazione ai gruppi di opposizione sponsorizzati dagli Stati Uniti in più di 40 paesi. Il suo logo a pugno chiuso è stato adottato da numerosi gruppi “rivoluzionari”.

Le rivoluzioni Colorate sono stato un momento Geopolitico di grande speranza; una serie di proteste e movimenti rivoluzionari, spesso non violenti, sviluppatisi tra il 2003 e il 2005 in alcuni Paesi ex sovietici e poi, per estensione, anche in Libano, Myanmar e Iran; l’aggettivo “colorate” è riferito ai colori eletti a simbolo delle proteste dai manifestanti. A loro volta, una panoplia di media alternativi sostiene le “Rivoluzioni Colorate” come costituenti un “Grande Risveglio”, un movimento di massa diretto contro le fondamenta stesse dell’ordine mondiale capitalista.

In Egitto, ad esempio, diverse organizzazioni coinvolte nella Primavera Araba, tra cui Kifaya e il movimento studentesco del 6 aprile, sono state direttamente sostenute dalle fondazioni statunitensi e dall’ambasciata americana al Cairo.

Per amara ironia, Washington stava sostenendo la dittatura di Mubarak, comprese le sue atrocità, e allo stesso tempo appoggiava e finanziava i suoi detrattori, attraverso le attività di Freedom House (FH) e del National Endowment for Democracy (NED). Entrambe queste fondazioni hanno legami con il Dipartimento di Stato americano e il Congresso americano.

Sotto gli auspici di Freedom House, i dissidenti egiziani e gli oppositori di Hosni Mubarak sono stati ricevuti nel maggio 2008 da Condoleeza Rice al Dipartimento di Stato e al Congresso degli Stati Uniti. La delegazione egiziana pro-democrazia al Dipartimento di Stato è stata descritta da Condoleeza Rice come “La speranza per il futuro dell’Egitto”. Nel maggio 2009, Hillary Clinton ha incontrato una delegazione di dissidenti egiziani (vedi immagine sotto), molti dei quali avevano incontrato Condoleeza Rice un anno prima.

N.R. Le rivoluzioni colorati sono poi finite in unastrage, mancando il supporto dei promotori AMERICANI.

Gli Stati Uniti e i loro alleati sono dietro i terroristi di Al Qaeda che hanno commesso innumerevoli atrocità contro i civili su specifiche istruzioni dell’alleanza militare occidentale.

Né la Siria né l’Iran rappresentano una minaccia per la pace nel mondo. Piuttosto il contrario. La minaccia proviene dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Anche nel caso di una guerra convenzionale (senza l’uso delle armi nucleari), i bombardamenti aerei proposti diretti contro l’Iran potrebbero provocare un’escalation, portandoci infine ad una guerra più ampia in Medio Oriente.

11 Settembre

Ancora si hanno molti dubbi, ma poche certezze Nella storia recente, con l’eccezione dell’Iraq, la cosiddetta sinistra occidentale, vale a dire i “progressisti”, ha espresso il suo sostegno agli interventi militari USA-NATO in Jugoslavia, Afghanistan, Libia e Siria. I “progressisti” sostengono anche la versione ufficiale degli eventi dell’11 settembre. Negano la verità sull’11 settembre. I “progressisti” riconoscono che gli Stati Uniti erano sotto attacco l’11 settembre e che la guerra in Afghanistan era una “guerra giusta”. Nel caso dell’Afghanistan, l’argomento dell’“autodifesa” è stato accettato per oro colato come una risposta legittima agli attacchi dell’11 settembre, senza esaminare il fatto che l’amministrazione statunitense non solo aveva sostenuto la “rete terroristica islamica”, ma era determinante anche per l’insediamento del governo talebano nel 1995-96. Era tacitamente implicito che, sostenendo al Qaeda, l’Afghanistan avesse attaccato l’America l’11 settembre 2001.

QUANTI DUBBI

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Nel 2001, quando l’Afghanistan fu bombardato e successivamente invaso, i “progressisti” sostennero ampiamente la dottrina militare della “giusta causa” dell’amministrazione. 

Sulla scia dell’11 settembre, il movimento contro la guerra contro l’invasione illegale dell’Afghanistan è rimasto isolato. 

I sindacati e le organizzazioni della società civile avevano fagocitato le bugie dei media e la propaganda del governo. Avevano accettato una guerra di vendetta contro Al Qaeda e i talebani. Diversi eminenti intellettuali “di sinistra” hanno sostenuto l’agenda della “guerra al terrorismo

Ha prevalso la disinformazione mediatica. Le persone sono state indotte in errore riguardo alla natura e agli obiettivi alla base dell’invasione dell’Afghanistan. 

Osama bin Laden e i talebani furono identificati come i principali sospettati degli attacchi dell’11 settembre, senza uno straccio di prova e senza affrontare la relazione storica tra Al Qaeda e l’apparato di intelligence statunitense. 

A questo proposito, comprendere l’11 settembre è cruciale per formulare una posizione coerente contro la guerra. L’11 settembre è il pilastro della propaganda di guerra degli Stati Uniti; alimenta l’illusione di un nemico esterno, giustifica l’intervento militare preventivo.

La logica relativa alla Siria era leggermente diversa. I “progressisti” e le tradizionali organizzazioni “contro la guerra” hanno sostenuto le cosiddette forze di opposizione senza riconoscere che il pilastro di queste forze è composto da terroristi affiliati ad Al Qaeda, reclutati, addestrati e finanziati da USA-NATO e dai loro alleati tra cui Israele, Turchia, Qatar. e Arabia Saudita. 

Questi gruppi pacifisti, che in precedenza sostenevano l’intervento della NATO in Libia, incolpano il governo siriano per le atrocità commesse dai ribelli di Al Qaeda sponsorizzati dagli Stati Uniti.

CHISSA’

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