Lula: Storia di una Sorte Annunciata.

November 2, 2018
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Lula; Storia di una Sorte Annunciata.

La  storia è semplice  sarà mai possibile un giorno, anche lontano nel mondo, fare  qualcosa indipendentemente, non contro, ma semplicemente diversa  dal volere dei PADRONI DEL MONDO??

Specialmente dopo la fine della guerra fredda tutte le strategie dei Think thank americani sono andati in direzione della destabilizzazione di chi appena respirava. Qualsiasi scusa è stata buona e nei fatti, sotto gli occhi di tutte le democrazie del mondo, sono stati parcellizati tutti gli stati ed i continenti che appena non erano sottomessi. Un’operazione perfetta cominciata da Bush Padre, continuata da Bush Idiota, fino ai nostri giorni.

Lula o per meglio dire il Brasile, è solo un tassello di questa strategia.

Possono permettersi i padroni del mondo di avere fuori porta un paese di più di 200 milioni di persone che pensa in maniera  autonoma ?  E consentire al Brasile di divenire una potenza continentale.?

Ma non se ne parla nemmeno.

La lotta  a Lula è cominciata ancora prima al  suo insediamento. Ed è continuata in maniera scientifica per tutto il tempo dei 2 mandati. La stampa brasiliana (fra cui tele-globo 50 milioni di sharing al giorno (solo in Brasile)  un antico persuasore occulto del Sud America, Facebook Docet) non gli ha perdonato nulla.

L’accusa più grave durante il primo mandato è stata la assunzione del figlio in una società privata partecipata, con uno stipendio di 5 mila dollari al mese. Cominciò una campagna stampa infinita. Alla quale Lula Contadino Pragmatico rispose candidamente in televisione. “”Certo 5 mila euro, al mese, per un giovane anche non troppo intelligente  sono tanti; Ma vi immaginate che scempio avrebbe fatto mio figlio, a capo di una Azienda di stato brasiliana (in quanto figlio mio), con stipendi Americani e liquidazioni a sei zeri””??

Luiz Inacio Lula da Silva, giovane contestatore da sempre, divenuto poi presidente del sindacato dei metalmeccanici (1978), nel 2002 divenne presidente del Brasile con il 61% dei voti. Riconfermato nel 2006 grazie alla sua politica di Pace in opposizione agli attacchi della borghesia e dei latifondisti del paese.

Con il suo fare semplice  e  contadino, in poco tempo riuscì a  dare lavoro a milioni di brasiliani indigenti,  a far crescere il tenore  di vita della media piccola borghesia brasiliana a tenori europei, a mantenere il Reais in parità col Dollaro resistendo, quasi sempre,  a tutti gli attacchi terroristici,  finanziari americani.

Un grandissimo Presidente che senza grandi scossoni ma con immenso pragmatismo, ha indirizzato il Brasile verso una indipendenza economica politica e finanziaria esemplare nel continente sub americano e mondiale.  Certo avrà commesso molti errori, forse anche rubato.!? Ma a fronte dell’epocale lavoro di progressivo riammodernamento del sub continente americano e della rinnovata squisita  dignità riportata nel popolo brasiliano, anche più povero, credo gli si possano perdonare molte cose.

Solo per spirito di verità sintetizziamo alcune delle rivoluzioni operate dal contadino rivoluzionario Lula.

a) la razionalizzazione della logistica dei trasporti su strada ed aerei affidandone la gestione dell’handling all’esercito e ricostituendo le compagnie aeree fallite (tipo Alitalia) , affidandole ai dipendenti (Gol e Tam). Oggi sono  fra le più liquide ed efficenti del mondo. Tutto funzionante, zero scioperi.

b) Il rinnovamento di tutta l’agricoltura; il Brasile oggi è uno dei più grandi esportatori di prodotti sofisticati dell’agro food, compreso piccoli frutti, carne, orticole e Bio certificato. Vedi comparto attorno al lago artificiale di Sao Francisco

c) la razionalizzione del comparto turistico da Salvador de Bahia fino a  Belem; come dire dal Marocco alla Germania.  Vedi Linha verde

d) l’accesso all’università pubblica facilitato  a milioni di giovani indigenti, Prima di Lula le università erano private.

e) lo sviluppo di Petrobas, oggi una delle più grandi compagnie petrolifere Off Shore al mondo

f) l’introduzione del “sistema cambiario diffuso” che ha allargato il mini credito a tutta la classe medio bassa brasiliana.

g) la manutenzioni e la rivitalizzazione  delle cosidette Favelas con l’inserimento di presidi sanitari, scuole parchi giochi etc

 

h) l’incremento esponenziale,del sistema di produzione  energetica tramite : biomasse, Idroelettrico ed eolico.

i) Il recupero dell’amazzonia (Mato Atlantico) devastata dai nuovi coloni gringos e riaffidata agli Indios Nativi Guaranì

l) l’affidamento gratuito di milioni di ettari agricoli ai senza terra (Movimento Sem Terra)

m) la stabilizzazione dei rapporti geopolitici nell’area sub americana. Perù, Venezuela, Paraguay.

La politica di Pace e Lavoro continuò poi con Dilma Rousseff,  già ministro del Welfare, a cui Lula aveva affidato per  otto anni la gestione di immense risorse per migliorare il tenore di vita degli indigenti e della classe medio bassa. Un capolavoro politico “impossibile”

Per tutti i sedici anni di presidenza Lula-Dilma, l’opposizione “ americana” non smise  di costruire scandali politici e porre  sui media (che ricordiamo sono in totale mano della opposizione di destra) qualsiasi illazione riguardo  i privilegi e le ruberie di Lula.

Ma non sono stati trovati conti esteri né movimenti sospetti a suo nome, ma lui, secondo gli inquirenti «non poteva non sapere» del flusso di denaro che arrivava nelle casse del suo partito. «non abbiamo prove, ma siamo profondamente convinti della colpevolezza di Lula».

Risultato ai nostri giorni; Lula viene condannato ed incarcerato per un reato (non provato),  riguardante la presunta regalia di un appartamento (attico)

in un quartiere a Guarujà  fra i più poveri  della seconda periferia triste di San Paolo.

(Certo come presidente per 16 anni del brasile potevano “donargli”  qualcosa più sfiziosa)

Sergio Moro giudice federale che ha avviato l’inchiesta, confessa  che opera  spinto da radicati principi evangelici per cui:

“  La presunzione di innocenza non può  essere considerata un valore «assoluto», si tratta solo di uno «strumento pragmatico», da usare o meno a seconda delle convinzioni del magistrato” è diventato l’eroe della destra brasiliana, l’unico in grado di moralizzare la politica ed in grado tuttavia di  impedire a  Lula  di partecipare alle elezioni del prossimo ottobre.  La logica  evangelica a  forno unico. Perché l’attuale presidente del Brasile Michel Temer  (rappresentante della destra storica brasiliana) con una situazione giudiziaria complicatissima. Fra l’altro  sotto inchiesta per «corruzione passiva», «ostruzione della giustizia» e «partecipazione a un’organizzazione criminale» nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato” e con oltre 10 richieste di impeachment, rimane INTOCCABILE secondo lo stesso  giudice Federale MORO.

Si tratta di colpo di stato alla brasiliana???

NOOO: si tratta semplicemente di destabilizzazione  scientifika  alla amerikana, ovvio.

Um enorme bejao, meu grande  amigao, fica com Deus. Somente Deus è grande.

Salvatore Bulgarella

Riflessioni dal Leviatano Prossimo Moderno

«Il neo imperialismo degli Stati Uniti non apporta nulla, né agli “Stati stabili” né a quelli del “serbatoio delle risorse naturali”. I paesi stabili avranno accesso alle risorse passando attraverso le forze armate statunitensi, mentre quelli del serbatoio delle risorse saranno completamente distrutti o immersi nel caos»” Amen

Lula, il nuovo presidente del Brasile

Fuori Jair Bolsonaro, dentro Luiz Inacio “Lula” da Silva. L’ex sindacalista e presidente del Partito nazionale dei lavoratori è il nuovo presidente eletto del Brasile, dopo aver sconfitto al ballottaggio l’uscente leader di estrema destra, con il 50,9% dei voti. È la prima volta nella storia brasiliana che il presidente uscente non viene riconfermato per il suo secondo turno, ma ancora Bolsonaro non ha ancora ammesso la sconfitta.

Il fallimento di Bolsonaro

Le cittadine e i cittadini brasiliani hanno mandato a casa uno dei leader più disastrosi del Brasile, dopo la fine della dittatura nel 1985. Nei suoi quattro anni di mandato, Bolsonaro ha volontariamente aumentato la deforestazione nella foresta amazzonica, eliminando le leggi sulla protezione delle foreste, attuato una delle peggiori politiche di contenimento del coronavirus al mondo, basata sul negazionismo della pandemia, e aumentato povertà e diseguaglianze nel paese. 

Lula, già presidente del paese tra il 2003 e il 2018, è una figura molto amata proprio per le sue ampie riforme economiche e sociali progressiste e ambientaliste, che hanno ridotto la povertà, la disoccupazione e la deforestazione amazzonica, facendola diminuire fino a soli 4mila chilometri quadrati l’anno nel 2012, dai 27 mila chilometri quadrati all’anno del 2004. Tuttavia, il leader di sinistra è stato criticato e ripudiato a causa di alcuni scandali di corruzione che hanno colpito lui e il suo partito.

Le accuse contro Lula

Nel 2018 il giudice Sergio Moro ha condannato Lula a nove anni e sei mesi di carcere, nell’ambito delle indagini del cosiddetto scandalo Lava Jato, il più grande caso di corruzione dell’America Latina. Al momento della condanna e dell’incarcerazione, Lula era in corsa per la presidenza proprio contro Bolsonaro, situandosi alla testa dei sondaggi, e si preparava a vincere un terzo mandato, ma il procedimento penale è costato la sua esclusione dalle elezioni, spianando la strada alla vittoria di Bolsonaro. 

Lula è stato poi scarcerato nel 2019, perché i procedimenti giudiziari in cui è coinvolto non erano ancora terminati e la Corte suprema ha stabilito che gli imputati di cui ancora non sia stata accertata la colpevolezza possono rimanere in libertà fino alla decisione definitiva. Mentre il 7 marzo 2021, come riporta Reutersla Corte suprema ha annullato tutte le accuse rivolte a Lula, riaprendogli la strada per la corsa presidenziale.

La biografia

Nonostante i suoi 74 anni e 580 giorni di prigione, Lula ha sempre ripetuto di non aver alcuna intenzione di abbandonare la politica. Per moltissimi in tutto il Brasile, Lula rappresenta un modello e un eroe delle classi popolari.

 Settimo figlio di genitori agricoltori e analfabeti, diventò leader del sindacato nel settore metallurgico e, come presidente, trasformò il Brasile in una potenza mondiale grazie all’esportazione delle materie prime. Durante la sua prigionia, centinaia di persone si sono riunite ogni giorno davanti al carcere di Curitiba per chiedere la sua scarcerazione e, appena liberato, ha immediatamente ripreso la sua attività politica aprendo una feroce opposizione a Bolsonaro che lo ha portato alla vittoria elettorale. Lula si insedierà ufficialmente alla presidenza il primo gennaio 2023.

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