Hillary Clinton

May 1, 2022
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Mi viene da ridere da piangere , non so cosa

H. Clinton un genio della politica, una Santa o una terribile strega. Scopriamolo insieme,,,

 

 

Chissà cosa pensa Hillary Clinton ogni volta che preme il tasto “Invia” dopo aver scritto una email. quella che era una candidata papabile come presidente degli Stati Uniti è stata sottoposta ad un restyling pesantissimo. 

Siamo a 10 giorni dal voto e per colpa della leggerezza commessa nell’aver usato un server privato di posta – e quindi per aver spedito informazioni su cui c’era il timbro “confidenziale” attraverso canali della rete non protetti dal Dipartimento di Stato – siamo di nuovo a parlare del fatto che di Hillary, come sostengono i repubblicani, non ci si può fidare perché tende a nascondere le cose e ad agire al di sopra delle regole. 

A fare come pare a lei. Un’esagerazione per una leggerezza commesa? Certo, ma un guaio a cui Donald Trump si attaccherà con le unghie. La storia ha mille rivoli e di questo si parlerà per almeno un paio di giorni. Vale la pena di ricostruirla. 

Con una mossa a sorpresa, il direttore dell’Fbi James Comey ha comunicato al Congresso che durante l’inchiesta che riguarda le mail di Anthony Weiner e la possibilità che siano state spedite a una minorenne, ha trovato mail provenienti dall’account di Hillary Clinton. 

E lo ha comunicato al Congresso come atto dovuto. Weiner è un ex rappresentante democratico di New York la cui promettente carriera politica è finita malamente a causa della sua ossessione per il sexting (sex texting, ovvero mandare messaggi contenenti foto di se stesso a donne X in rete).

Dopo un primo scandalo nel 2011, che gli costò le dimissioni, un secondo nel 2013, che gli costò la corsa da sindaco della sua città, l’ultima idiozia Weiner l’ha fatta spedendo na foto di sè stesso a una ragazza.

Nella foto, che lo ritraeva a letto, c’era anche il figlioletto – il contenuto della chat pietoso, ma il fatto che Weiner mandi anche in giro le foto di sè, in mutande a letto con suo figlio, è stato giudicato troppo pietoso.

I messaggi di posta elettronica di Hillary Clinton

sono nell’occhio del ciclone per due distinti scandali.

l’FBI ha indagato sulle sue comunicazioni transitate da un server privato mentre era Segretario di Stato, dal gennaio 2009 al febbraio 2013.

Poche settimane prima, Wikileaks ha pubblicato migliaia di email trafugate dal server del direttore della campagna elettorale della candidata democratica, John Podesta.

 

Le tappe che hanno portato all’inchiesta dell’FBI

13 gennaio 2009: un ex consigliere di Bill Clinton registra il dominio clintonemail.com e crea un indirizzo privato per Hillary Clinton; nulla vieta a funzionari pubblici di utilizzare account privati per ragioni di lavoro.

2014: la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti di Bengasi chiede documenti in merito; il Dipartimento di Stato si rende conto che non ci sono tracce degli scambi previsti dall’indirizzo ufficiale di Hillary Clinton.

Dicembre 2014: Barack Obama approva un aggiornamento delle procedure che introduce l’obbligo per i funzionari governativi di inviare allo Stato copia delle loro email di lavoro, se inviate o ricevute su account personali;

Hillary Clinton fornisce 50.000 pagine di email relative a Bengasi.

10 marzo 2015: Clinton dichiara ai giornalisti di aver utilizzato il server privato solo per non dover gestire due diversi sistemi e afferma di aver consegnato oltre 30.000 email di lavoro al Dipartimento di Stato e di averne cancellate altre 31.830 che conisiderava personali.

4 marzo 2015: Clinton twitta: “Voglio che il pubblico veda le mie email. Ho chiesto allo Stato di pubblicarle. Mi hanno detto che le esamineranno al più presto per renderle disponibili.”

 

22 maggio 2015: viene diffuso un primo blocco di email, per la maggior parte relative a Bengasi; si tratta di circa 300 messaggi, ovvero 850 pagine.

26 luglio 2015: Clinton afferma di non aver inviato mail con informazioni riservate dal suo account privato mentre era Segretario di Stato.

8 settembre 2015: Hillary Clinton si scusa per la vicenda delle email con una dichiarazione sulla sua pagina Facebook.

14 gennaio 2016: rispondendo con una lettera in merito all’inchiesta della Commissione parlamentare, l’Ispettore generale dell’intelligence Charles McCullough scrive che alcune delle email transitate dall’account privato di Clinton contevano informazioni riservate o addirittura “top secret”.

4 febbraio 2016: si scopre che anche gli ex Segretari di Stato Colin Powell e Condoleezza Rice avevano ricevuto su account personali dei messaggi con informazioni segrete.

 

Luglio 2016: l’FBI conclude l’indagine sulle email di Hillary Clinton, dichiarando che è stata “estremamente incauta” nel gestire le informazioni riservate, ma il direttore dell’agenzia, James Comey, giudica che non ci sia ragione per procedere.

Ottobre 2016: il direttore dell’FBI James Comey scrive in una lettera al Congresso che sono state rinvenute altre email, rilevanti ai fini della precedente indagine considerata conclusa.

Ma Non basta spuntano altre mail

PASSAGGI DEL PRINCIPALE DISCORSO DELLA NUOVA SEC
PER LO SVILUPPO DELLA GRAN BRETAGNA
 
 
 

RESULTS UNGA IRAN PLOT

 
 
 
 
 
 
 

LIBYAN ELECTIONS INTEL. SID

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Queste di cui sopra sono solamente un esempio della tipologia di corrispondenza intercettata, qualora interessati per scopi didattici vi possiamo fornire altre email più delicare chiedete direttamente all’autore
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