MAIDAN LA VERITA

December 19, 2024
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Aprile 2023

Nei giorni scorsi la procura generale dell’Ucraina ha chiuso le indagini sui fatti di Maidan, nei giorni cruciali della protesta che portò alla fuga del presidente filo-russo Viktor Janukovich, giorni in cui morirono decine di persone (poi denominate i Cento eroi celesti della Rivoluzione della dignità), affermando che tutte le vittime erano state uccise dalla polizia ucraina (e non da agenti o cecchini russi, come qualcuno sosteneva) su ordine delle autorità ucraine, a loro volta ispirate da funzionari dei servizi segreti russi.

MA FU’ PROPRIO COSI?.

dopo quasi un decennio tentiamo di capire cosa è successo veramente

Maidan, una narrazione che cambia a seconda della prospettiva.

Dieci anni fa le proteste di piazza a Kiev e la svolta filo occidentale – Zelensky

paventa una nuova rivoluzione

orchestrata dalla Russia

l 21 novembre del 2013 cominciarono nel centro di Kiev, in Piazza dell’indipendenza (Maidan) le proteste contro la decisione del presidente Victor Yanukovich di non sottoscrivere con l’Unione Europea l’Accordo di associazione (Trattato di Minsk) che avrebbe avvicinato l’ex repubblica sovietica a Bruxelles.

A Kiev si sapeva che Yanukovich non avrebbe ceduto e il fallimento del vertice di Vilnius, in Lituania, dove avrebbe dovuto essere siglata l’intesa, era programmato. Quando arrivò l’ufficialità, iniziarono le manifestazioni di piazza.

Euromaidan e la svolta filo-occidentale

Contro il presidente e il governo del premier (filo russo)  Mykola Azarov, nelle proteste che interessarono la capitale e i maggiori centri nell’ovest del paese, si schierarono l’opposizione, guidata da parte della società civile, una fetta delle élite politico-economiche, l’oligarca Petro Poroshenko, le cancellerie occidentali, presenti con vari rappresentanti sin dal mese di dicembre a Maidan in supporto dei manifestanti, e anche gruppi estremisti di destra, come Pravy Sektor. E Naturalmente la CIA Americana

Ogni tentativo di compromesso politico fallì, il governo fece uso della forza, la piazza insorse, mentre Russia da una parte e Occidente dall’altra si stavano preparando al cambio di regime.

Il bagno di sangue del 19-21 febbraio del 2014 si concluse in realtà con la sottoscrizione di un accordo tra Yanukovich e il trio dell’opposizione, controfirmato dai ministri degli esteri di Francia, Germania e Polonia, che però non venne messo in pratica dopo il rifiuto da parte delle ali radicali di Maidan.

Il presidente fu costretto alla fuga, venne insediato il primo governo guidato da Yatseniuk e Poroshenko, l’oligarca partener degli americani,

eletto subito dopo Presidente.

Se non si hanno chiari questi passaggi, anche  nella progressione delle decisioni prese successivamente a favore dell’America ( LA NULAND + Poroshenko +Biden) contro la Russia, è difficile capire cosa era veramente la RIVOLUZIONE

E come si crearono i presupposti della

occupazione del Donbass da parte di PUTIN.

Il tema dei morti di Euromaidan, oltre che umanamente drammatico, è politicamente sensibile, perché rimanda alla lunghissima polemica tra coloro che sostengono la tesi del “colpo di Stato” (la Russia e i suoi alleati)

e quelli che invece non hanno dubbi sulla natura rivoluzionaria e popolare di quegli eventi (come si diceva, ovviamente gli ucraini ma anche europei e americani).

In questa contrapposizione ha cercato di districarsi uno studioso di origine ucraina, Ivan Katchanovski, docente di Scienze politiche presso l’Università canadese di Ottawa

Nella sua analisi Evidenzia: 

Che il massacro di 50 manifestanti di Maidan il 20 febbraio 2014 è stato un punto di svolta nella politica ucraina e un punto di svolta nel conflitto tra Occidente e Russia sull’Ucraina.

Questa uccisione di massa dei manifestanti e la sparatoria di massa, della polizia, che l’ha preceduta hanno portato al rovesciamento del governo filo-russo di Viktor Yanukovych e hanno dato inizio a una guerra civile nel Donbass nell’Ucraina orientale, all’intervento militare russo in Crimea e nel Donbass e a un conflitto internazionale tra Occidente e Russia sull’Ucraina.

Una indagine promossa dai governi post-Yanukovych e dai media in Ucraina invece dichiara che il massacro è stato perpetrato da cecchini governativi (filo russi)  e unità speciali di polizia su ordine di Yanukovych. Una conclusione è stata accettata quasi universalmente dai governi occidentali, dai media e da molti studiosi.

In questa contrapposizione ha cercato di districarsi uno studioso di origine ucraina, Ivan Katchanovski, docente di Scienze politiche a i Ottawa. Katchanovski ha lavorato a lungo sui materiali ufficiali, analizzando decine di testimonianze, vedendo e rivedendo centinaia di ore di video prodotti in quei giorni fatali sia dalle televisioni di mezzo mondo sia da privati cittadini, per giungere a una conclusione che sta nel mezzo delle due tesi.

Ovvero, che vi furono evidenti violenze da parte della polizia anti-sommossa ma che la totalitàdi quei morti vada attribuita proprio ai militanti dell’ultradestra, decisi a sventare a ogni costo qualunque ipotesi di soluzione negoziata della crisi. “Sulla base delle prove raccolte”, dice Katchanovski, “posso affermare che quasi tutti furono colpiti da cecchini annidati in aree controllate dai militanti dell’ultradestra o in edifici come l’Hotel Ucraina.

Questa indagine accademica conclude che il massacro è stata un’operazione sotto falsa bandiera, pianificata e condotta razionalmente con l’obiettivo di rovesciare il governo e prendere il potere.

Ivan Katchanovski

Ha trovato varie prove del coinvolgimento di un’alleanza di organizzazioni di estrema destra (Finanziata dalla CIA, in particolare Right Sector e Svoboda, e partiti oligarchici, come Fatherland. Tiratori e osservatori nascosti erano localizzati in almeno 20 edifici o aree controllate da Maidan. 

Le varie prove che i manifestanti sono stati uccisi da queste posizioni includono circa 70 testimonianze, principalmente di manifestanti di Maidan, diversi video di “cecchini” che prendono di mira i manifestanti da questi edifici, confronti delle posizioni dei manifestanti specifici al momento della loro uccisione e delle loro ferite d’ingresso e segni di impatto dei proiettili.

Inoltre Lo studio ha scoperto vari video e foto di “cecchini” e osservatori armati di Maidan, con armi americane, in molti di questi edifici.

L’articolo presenta le implicazioni di queste scoperte per comprendere la natura del cambio di governo in Ucraina, la guerra civile nel Donbass, l’intervento militare russo in Crimea e nel Donbass e il conflitto internazionale tra l’Occidente e la Russia sull’Ucraina.

1) Un rapporto di Euromaidan SOS, di altre organizzazioni Maidan e gli avvocati delle vittime del giugno 2015 hanno anche concluso che l’indagine governativa era inefficace e guorviante

Il governo e gli inquirenti non hanno reso pubblici i nomi di questi manifestanti e hanno dichiarato che sono stati uccisi

da tiratori non identificati, hanno suggerito che l’indagine consideri solo le forze governative

2) Monitor, un programma televisivo tedesco, ha presentato nel 2014 le prove della sua indagine che mostravano che gli autori della sparatoria erano manifestanti armati della destra estrema Ucraina che alloggiavano nelle stanze dell’Hotel Ukraina e che l’indagine governativa era totalmente manipolata.

Nei resoconti investigativi della BBC e della Frankfurter Allgemeine Zeitung fatti un anno dopo il massacro è stata confermata la presenza di, estremisti cecchini di destra, armati al Conservatorio di Musica .

3)Un’indagine del New York Times ha concluso che le forze di polizia e lo stesso Yanukovych sono fuggiti per paura che i manifestanti potessero usare armi che sono state sequestrate durante gli attacchi alla polizia e al quartier generale della SBU in diversi regioni dell’Ucraina occidentale.

Allo stesso modo, il Daily Beast riferisce che ha presentato video e foto di <l’unità armata SBU Alfa è la prova che i cecchini Alfa hanno ucciso i manifestanti, anche se foto e video furono girati presso il quartier generale dell’SBU dopo che il massacro era già avvenuto.

Perché di tutto questo si è parlato così poco? “

Euromaidan aveva vinto, chi aveva interesse a sollevare certi problemi?

Nel primo Governo provvisorio dopo la Rivoluzione ebbero incarichi ministeriali diversi esponenti di Svoboda (Destra Nazionalista).

Ma soprattutto a elementi dell’ultradestra andarono posti da cui si potevano facilmente controllare le indagini e il lavoro della magistratura: 

Andrij Parubij, tra i fondatori del Partito social-nazionale, divenne segretario del Consiglio di sicurezza; Makcnic’kyj procuratore generale; e 

Serhy Pashins’kij capo dell’amministrazione presidenziale. In sostanza, le persone che avevano organizzato parte delle violenze di quei giorni vennero incaricate di giudicarle. Come poteva finire?”.

Che dire ??

Le guerre nell’ultimo ventennio le fanno i media, con la complicià della gente estremamente distratta o ginorante.

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