Meta Manager

January 11, 2021
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Il mio CV è complicato quando devo presentarlo ci metto molto tempo a dimensionarlo
A seconda dell’utenza elimino argomenti per periodi, poi per categorie, quindi per luogo. dopo avere cancellato una ottantina di pagine me ne restano sempre una ventina da controllare e verificare.
Mi sembra sempre troppo, e così dopo altri omicidi premeditati lo riduco a 5 paginette, dove poi mi convinco non si capisce niente.
Lo stesso problema lo hanno le mie figlie, quando gli chiedono ” che lavoro fa tuo padre?” hanno sempre difficoltà a rispondere”
Ed ad essere onesti anche io ho difficoltà a descrivere il lavoro che faccio.
Guardo il mio interlocutore negli occhi intensamente per entrare in empatia, tentando di percepire cosa gli interessa sapere di me e tento di ridurre gli argomenti solo a questi, ma non ci riesco mai troppo bene.
Un mio amico molto colto in queste cose un giorno mi disse, tu sei un Meta Manager. Io ci misi un poco a capire, poi ho realizzato che forse aveva ragione.
Però come faccio a dire a chi mi chiede , sai sono Un Meta Manager, magari pensa che sono specializzato in matematica, in scienze occulte o che altro.
E’ così che da qualche tempo ho creato una formula immediata è semplice.
Quale è in sintesi la mia professione??, Sono un venditore, vendo intelligenza.
La prima reazione è sempre strana, mi guardano increduli, per la sfacciataggine.
Come vendi intelligenza?? che significa. ??
Non ti pare di essere troppo presuntuoso.??
Poi poco a poco si calmano e tentano loro di entrare in Empatia, per fruire le prodotto che vendo.

Si vendo intelligenza, sono un facilitatore nella soluzione di problematiche complesse e/o anche per me nuove.
Essenziale per me è capire quale è veramente il problema del mio interlocutore.
Anche perchè spesso, loro non hanno ben chiaro il loro problema.
E’ come andare dal medico dandogli gia l’ananmesi e quasi la terapia , e vogliono la terapia che loro hanno già nella loro testa.
Ed è per questo che li lascio parlare, per comprendere quale è davvero la loro malattia.
Se hanno una malattia, se cercano un rimedio veramente.
Prchè a volte è come presentarsi dal dottore con 2 sigarette in bocca e chiedere, dottore vorrei smettere di fumare. Utilizzando il sigaro.
Una delle domande che non manca mai, è quale è la sua specializzazione?
E io rispondo serafico secco, Sono despecializzato.

Sono riuscito negli anni a despecializzarmi, ad eliminare poco a poco tutte le barriere artificiali che creiamo per restringere il problema ad un caso.
Eliminare i percorsi che ti fanno vedere solo la conseguenza della problematica senza risalire alla causa del problema.
E’ proprio così quasi tutti si concentrano sulla conseguenza, e raramente risalgono fino alla causa.
Io tento di individuare subito la causa
Così quando il mio interlocutore potenziale cliente mi descrive la sua problematica io lo ascolto solo per arrivare alla causa. perchè una volta individuata la causa vera del problema, poi risolverla è elementare; soluzioni tecniche banali di scuola che lascio spesso ad altri miei colleghi.
Si deve solo scegliere quale adottare e quale è buona per le capacità economiche e culturali del tuo cliente.

E’ chiaro che per avviare un processo di questo tipo, il tuo client e deve entrare in empatia con te. Lui prima di incontrarmi già ha fatto le sue ricerche.
Anche attraverso miei colleghi o altri miei clienti. Che spesso come le mie figlie non sanno dire molto di me.
E finalmente quelli più coraggiosi o disperati mi contattano.
Vogliono la soluzione subito, il super enalotto.
la bacchetta magica.
Mi guardano intensamente come per dire, se vuoi, puoi farlo.
e spesos convincono anche me

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