Bad Crimes

August 28, 2023
Spread the love

Un elenco di nefandezze dei Cristiani Timorati da Dio

La orrida tragedia del Congo Belga

Nel 1885 nacque lo stato libero del Congo. In realtà si trattava di un possedimento personale del re Leopoldo II del Belgio, che oppresse senza pietà i suoi immensi domini nel continente africano

La fotografia risale al 1900 circa e mostra un gruppo di congolesi, accusati di vari delitti e oppressi dalle catene, al fianco di due membri della Force Publique, l’odiata polizia coloniale

I lettori che nel luglio del 1897 aprirono il giornale The Aborigines’ Friend si ritrovarono davanti la vivida descrizione di un orrore avvenuto nella lontana Africa. Era la storia di uno spietato sopruso, causato dalla brama di caucciù. L’autore dell’articolo riferiva cosa accadeva ai membri di un villaggio quando si rifiutavano di raccogliere quella preziosa linfa: «Gli si fa la guerra. Gli distruggono le risaie e gli rubano il cibo. Gli abbattono i plataneti, anche se non hanno ancora fruttato, spesso gli incendiano le capanne e gli si portano via gli oggetti di valore. A volte gli indigeni sono costretti a versare un pesante risarcimento. In genere i capi li pagano con filo di ottone e schiavi e, se non ci sono schiavi a sufficienza, sono costretti a vendere le loro mogli».

Chi non riusciva a garantirne una certa quantità era punito con una violenza disumana: agli uomini venivano tagliate le mani o i piedi, alle donne erano asportati i seni, e non c’era alcuna pietà neanche nei confronti dei bambini. Contro i ribelli si ricorreva a spedizioni punitive, alla distruzione di villaggi, a massacri e torture indicibili. Qualsiasi abuso nei confronti dei nativi era consentito e anzi incentivato, al fine di governare con il terrore un’efficientissima macchina di sfruttamento.

A scrivere era il missionario svedese Edvard Vilhelm Sjöblom. Il missionario narrava anche che un giorno, mentre tutti gli abitanti di un villaggio ascoltavano le sue prediche, erano arrivati alcuni soldati ad arrestare un anziano. Uno di loro aveva detto a Sjöblom: «Voglio uccidere quest’uomo perché se n’è stato tutto il giorno a pescare al fiume. Non è andato a raccogliere il caucciù». E aveva aperto il fuoco contro di lui, nonostante le proteste del missionario, per poi «ordinare a un bambino, di otto o nove anni, di tagliare la mano all’uomo cui aveva sparato. Non era ancora morto e, quando vide il coltello, provò a scansare la mano. Il bambino gliela mozzò con uno sforzo non indifferente».

Era quanto succedeva nel cosiddetto “Stato libero del Congo”, una colonia belga i cui abitanti venivano crudelmente sfruttati, privati delle loro terre, mutilati, massacrati. La notizia non era certo nuova, perché così si comportavano i Paesi colonialisti. Era strano, però, che venisse divulgata, malgrado colui che era a tutti gli effetti il proprietario del Congo avesse cercato in ogni modo di mettere a tacere le voci di tali atrocità. Il proprietario in questione era nientemeno che Leopoldo II, re del Belgio. E il Congo era la maschera dietro cui nascondeva la sua insaziabile avidità.

Morel aveva ottenuto che il caso del Congo entrasse nell’agenda del parlamento inglese, e Londra aveva commissionato un rapporto al console britannico del Congo, Roger Casement, uomo di incredibile onestà e serietà, che sarebbe divenuto famoso per quel rapporto del 1903-1904 con il quale si giocò la sua carriera diplomatica. Nel rapporto Casement parlava di sfruttamento, infanticidio, stupri, mutilazioni (come quella del ragazzo «a cui i soldati, assieme agli ufficiali bianchi, avevano lacerato le mani a calci di fucile contro un albero»). Casement avrebbe fatto una brutta fine: in seguito all’esperienza in Congo e nelle piantagioni di caucciù peruviane divenne un tenace anticolonialista e, da irlandese, nel 1916 appoggiò l’insurrezione antibritannica di Dublino, che lo condusse alla forca.

Alla campagna di denuncia si unirono pure i socialisti, i liberali progressisti, gli scienziati, gli artisti e i letterati come il francese Charles Péguy («Non è il Congo Belga, è il Congo leopoldiano», dirà). L’appoggiarono i religiosi sgomenti, come il gesuita belga Vermeersch, professore all’Università cattolica di Lovanio, o il pastore, giurista e storico statunitense G.W. Williams. Quest’ultimo accusò «il governo personale in Congo di Sua Maestà », «sovrano senza morale, che lega i prigionieri come buoi, con catene che gli si conficcano nella carne […] compra schiavi a tre lire l’uno […] e importa donne per fini immorali». O come il missionario, anch’egli statunitense, William Sheppard, il quale riferisce come «si affumichino le mani e i piedi mozzati per non farli imputridire dal caldo».

L’agente Moray poi confessò che il suo distaccamento era stato mandato in un villaggio per controllare se gli indigeni stessero raccogliendo il caucciù. In caso contrario, avrebbero dovuto «ucciderli tutti, uomini, donne e bambini». Li avevano trovati seduti tranquillamente. Moray racconta: «Ci lanciammo su di loro e li massacrammo senza pietà». Quando, un’ora più tardi, giunse un loro superiore, disse: «“Benissimo, però non basta”. E ci ordinò di mozzare la testa agli uomini e appenderle sulle palizzate attorno al villaggio […] E di tagliarla anche a donne e bambini, e appendere queste ultime in forma di croce».

LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA CHE RACCONTÒ L’ORRORE DEL COLONIALISMO IN CONGO

RIMEDI ????

Alice Seeley nacque a Malmesbury, in Inghilterra, il 24 maggio del 1870, da Aldred e Caroline Seeley. Nel 1889, all’età di diciannove anni, entrò nel servizio civile. Alice donava il proprio tempo libero al lavoro da missionaria presso la Regent’s Park Chapel a Lamberth. Poco tempo dopo decise di lasciare il servizio civile per entrare nel Doric Lodge, un istituto di addestramento del RBMU, organizzazione che si occupava dell’Africa ed in modo particolare del Congo. Nel 1894 conobbe il futuro marito John Hobbis Harris.

Nel 1897, dopo quasi sette anni di tentativi, la richiesta di Alice di recarsi in Congo fu accettata. Poco tempo dopo, il 6 maggio del 1898, Alice e John si sposarono. La felice relazione porterà alla gioia di quattro figli: Alfred John, Margaret Theodora, Katherine Emmerline e Noel Lawrence. Il 10 maggio del 1898, quattro giorni dopo il matrimonio, Alice e John partirono per l’Africa, in una sorta di luna di miele. Arrivarono in Congo il 4 agosto 1898, tre mesi dopo la partenza dall’Inghilterra.

Alice rimase sconvolta e disgustata da quello che quotidianamente vedeva nel cosiddetto Stato Libero del Congo. Inizialmente lei ed il marito si erano posizionati in una zona tribale nei pressi del fiume Lulanga, un affluente del Congo. Dal 1901 si spostarono nella zona di Baringa, villaggio sulle sponde del fiume Maringa. Durante il suo periodo in Congo, Alice insegnò l’inglese ai bambini del posto, ma il suo contributo più importante fu quello di fotografare le ferite riportate dai nativi congolesi ad opera degli agenti e soldati di Re Leopoldo II del Belgio. L’atrocità più famosa e scioccante era legata al taglio delle mani e dei piedi. Nel 1904 due uomini giunsero alla sua missione da un villaggio attaccato dagli uomini di Leopoldo. Uno dei due uomini reggeva un piccolo fascio di foglie che all’apertura rivelò la mano e il piede mozzato di un bambino. I soldati di Leopoldo II Re del Belgio, mai dimenticarlo, avevano mutilato ed ucciso sia la moglie che la figlia di Nsala, l’uomo che reggeva i resti della bimba avvolte in un fascio di foglie. Stravolta, inorridita, disgustata ma fortemente motivata a far conoscere al mondo gli orrori compiuti nella colonia privata del re del Belgio, Alice convinse Nsala a posare con i resti di sua figlia nella veranda della sua casa per una fotografia che attraverserà lo spazio e il tempo. Inizialmente le fotografie ebbero una diffusione limitata alle sole riviste della Missione per il Congo Belga. Nel 1906 i coniugi Harris visitarono gli Stati Uniti. John scrisse d’aver presentato le immagini ad oltre 200 incontri in 49 città. Nel dicembre dello stesso anno, il quotidiano americano New York Times utilizzò le fotografie della famiglia Harris per illustrare articoli sulle atrocità in Congo. Le fotografie riempirono le pagine del quotidiano per un’intera settimana.

Sull’onda del risentimento mondiale, nel 1908 il parlamento belga costrinse il re a cedere lo Stato Libero del Congo al governo del Belgio. Il paese fu ribattezzato Congo Belga.

Negli anni successivi John e Alice Harris ricoprirono molti ruoli nelle associazioni per la Riforma del Congo. Nel 1933, John Harris fu nominato cavaliere per i suoi servigi all’umanità, divenendo Sir John Harris. Nel contempo Alice divenne Lady Alice Harris.

Molti commentatori e storici ritennero che Alice avrebbe dovuto ricevere un onore personale per essere stata una delle prime persone ad utilizzare la fotografia in una campagna per i diritti umani.

BIBLIOGRAFIA

  • Pavlakis, Dean (2015). British Humanitarianism and the Congo Reform Movement,1896-1913. Farnham, Surrey, UK: Ashgate
  • Sliwinski, Sharon (2006). “The Childhood of Human Rights: The Kodak on the Congo”. Journal of Visual Culture
  • Peffer, John (2008). “Snap of the Whip/Crossroads of Shame: Flogging, Photography, and the Representation of Atrocity in the Congo Reform Campaign”. Visual Anthropology Review
  • Hunt, Nancy Rose (2008). “An Acoustic Register, Tenacious Images, and Congolese Scenes of Rape and Repetition”. Cultural Anthropology
  • Wylie, Lesley (2012). “Travel Writing and Atrocities: Eyewitness Accounts of Colonialism in the Congo, Angola, and the Putumayo”. Nineteenth-Century Contexts
  • Maria Petringa. Brazza, A Life for Africa, 2006
  • David Van Reybrouck, Congo, trad. Franco Paris, Milano, Feltrinelli, 2014
  • IL PENSIERO

    IL PENSIERO

    Spread the love L’infinito è immenso e non ha dimensione Ma il pensiero può percorrerlo in un attimo E dargli la forma che vuole Salvatore Bulgarella Please follow and like…


  • Proposta Turismo Governo

    Proposta Turismo Governo

    Spread the love Proposta Al Governo Renzi:Strategie Sviluppo Turistico Italia Relatore e progettista. Salvatore Bulgarella Analisi situazionale Nonostante l’immenso patrimonio artistico culturale, la varietà delle risorse paesaggistiche e gastronomiche, il…


  • Mozambico Paradiso

    Mozambico Paradiso

    Spread the love Mozambico in Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in mare aperto. Dell’arcipelago…


  • Trip Notes (Inside Mozambique1)

    Trip Notes (Inside Mozambique1)

    Spread the love Il Mozambico è un Paese dell’Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in…


  • Occidente Violento

    Occidente Violento

    Spread the love Riportiamo Alcune Episodi inerenti la guerra in Ukraina, ed alcune inteviste fatte nel corso degli anni ad Eminenti Politici: Segretari di stato, Capi Di stato. Che mostrano…


  • Nominalismo

    Nominalismo

    Spread the love L’armonia; e la regolarità rappresentano delle categorie semplici di maniera L’rregolarità invece sottolinea l’inquetudine latente, una verità diversa ma non per questo arbitraria. Salvatore Bulgarella – Visita…


  • MISIÓN SECTOR PESCA PERU

    MISIÓN SECTOR PESCA PERU

    Spread the love PRESENTAZIONE PROGETTO STRATEGICO DELLA FILIERA PESCA PERUVIANA, Analisi Mercato Europeo, Commessa da Eurochambres, Governo Peruviano, Al Invest   ANALISI MERCATO SEAFOOD EUROPEO SVILUPPATO PER GOVERNO PERUVIANO MISIÓN…


  • Mission Libya The Truth

    Mission Libya The Truth

    Spread the love https://salvobulgarella.com/wp-content/uploads/2021/05/gheddafi-video-3.mp4 Il report riguarda, la ricostruzione progressiva delle “ragioni” che hanno portato l’Occidente tramite la Nato, Compresa l’Italia all’aggressione dello stato Libico. Provocando 50 mila morti, ed…


  • Peru

    Peru

    Spread the love Please follow and like us:


  • Adrenochrome

    Adrenochrome

    Spread the love Milioni di bambini vengono rapiti e trafficati ogni anno.  HTS TRATTA SESSUALE E TRATTA SESSUALE DI MINORI LAVORO FORZATO SERVITÀ PER DEBITO LAVORO MINORILE FORZATO SERVITÙ DOMESTICA…


  • JFK la Verità

    JFK la Verità

    Spread the love Limiti alla crescita, cambiamenti climatici, digitalizzazione di ogni cosa e censura mondiale: tutto ciò porta al WEF e al culto dei Behemoth che lo comandano “Limits to…


  • HAMASTRAPPOLA

    HAMASTRAPPOLA

    Spread the love Piano di Hamas: Noto a Israele da Oltre un Anno “Israele conosceva il piano d’attacco di Hamas da oltre un anno”, rivela il New York Times. Lo prova un documento di…


Please follow and like us: